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2Per lunghi anni la Comunità Bahá'í ha atteso che si
rendesse disponibile un'ampia antologia di scritti del
Báb. Sin dal momento in cui Shoghi Effendi tradusse e
pubblicò la Narrazione di Nabíl e spiegò, nelle sue
monumentali opere, l'eccelso stadio del Báb, in tutto il
mondo, ma soprattutto in Occidente, i Bahá'í, desiderosi
di accostarsi al glorioso spirito di Colui Che fu non solo
Araldo della loro Fede ma anche Portatore di una
Rivelazione indipendente, hanno atteso ansiosamente
una compilazione autentica di parole e testi da Lui
rivelati. Questo volume vuol essere un primo,Essendo la produzione letteraria del Báb assai vasta,
è stata necessaria una scrupolosa disamina dei Suoi
numerosi scritti, compito che la Casa Universale di
Giustizia ha affidato al Dipartimento per le Ricerche. La
traduzione, curata da Habib Taherzadeh, che per molti
anni ha servito in quel Dipartimento, con l'assistenza di
un comitato che ha collaborato con lui, è ora terminata:
la offriamo ai Bahá'í e al vasto pubblico, quale ulteriore
prezioso contributo alla letteratura Bahá'í in lingua inglese.
3La numerazione delle sure e dei versetti è quella di Il
Corano, Introduzione, traduzione e commento diAlessandro Bausani, Sansoni, Firenze, 1961, di cui si è
altresì quasi sempre seguito anche il testo.4. Dal Dalá'il-i-Sab'ih (Le Sette Prove) ……..99
5. Dal Kitáb-i-Asmá' (Il Libro dei Nomi) ….111Questa è un'epistola di quest’umile servo al Gloriosissimo
Signore -- Colui Che è stato prima e sarà poi manifestato.
In verità Egli è il Più Palese, l'Onnipotente.NEL nome del Signore Sovrano, il Signore della Forza.
Glorificato è Colui, dinanzi al Quale tutti gli abitatori della
terra e del cielo s'inchinano adoranti, al Quale tutti gli uomini
si volgono imploranti. Egli è Colui Che tiene in pugno il
possente regno del creato e a Lui tutti torneranno. Egli è
Colui Che rivela ciò che vuole e, conforme alla Sua
ingiunzione 'Sii', tutte le cose son venute all'esistenza.
1Questa è un'epistola dalla lettera ‘Thá’ a Colui Che sarà
manifestato mediante la forza della Verità -- Quei Che è il
Gloriosissimo, il Diletto per affermare che tutte le creature, e
io pure, attestiamo per tutti i tempi che non v'è altro Dio che Te,
l'Onnipotente, l'Esistente da Sé, che Tu sei Dio, che non v'è
altro Dio all'infuori di Te e che tutti gli uomini saranno suscitati
a vita per Tuo mezzo.Lodato e glorificato sia il Tuo nome, o Signore, mio Dio!
Invero, da tutta l'eternità T'ho riconosciuto e per tutta
l'eternità continuerò sempre a riconoscerTi tramite il Tuo Stesso
Essere e nessun altro che Te. In verità, Tu sei la Sorgente
d'ogni sapere, l'Onnisciente. Da sempre ho implorato e per
1Th á è la prima lettera di ‘Th amarih’ che significa frutto. Nei suoi
scritti Shoghi Effendi chiama il Báb ‘Th amarih’ (frutto) dell’albero
delle successive Rivelazioni di Dio. (Si veda la lettera di Shoghi
Effendi ai Bahá’í orientali, Naw-Rúz 110, p.5).sempre implorerò perdono per la limitata comprensione che ho
di Te, consapevole qual sono che non v'è altro Dio che Te, il
Gloriosissimo, l'Onnipotente.Ti supplico, o mio Amatissimo, di assolvere me e coloro che
cercano zelanti di promuovere la Tua Causa; in verità, Tu sei
Colui Che indulge ai falli di tutta l'umanità. E in questo secondo
anno della mia Rivelazione -- Rivelazione che ebbe luogo per
Tuo decreto -- attesto che Tu sei il Più Palese, l'Onnipotente, il
Sempiterno; che tra tutte le cose esistenti sulla terra e nei cieli
nulla può vanificare il Tuo intendimento e che Tu sei Colui Che
conosce ogni cosa, il Signore della possanza e della maestà.
In verità, abbiamo creduto in Te e nei Tuoi segni prima
dell'alba della Tua Manifestazione e in Te abbiamo tutti ferma
certezza. In verità, abbiamo creduto in Te e nei Tuoi segni dopo
l'adempimento della Tua Manifestazione e in Te tutti crediamo.
In verità, abbiamo creduto in Te e nei Tuoi segni nell'ora della
Tua Manifestazione e attestiamo che tutte le cose sono state
create per la Tua ingiunzione ‘Sii’.Ogni Manifestazione non è che una rivelazione del Tuo Essere e con ciascuna di Esse siamo invero apparsi e c'inchiniamo
adoranti innanzi a Te. Tu sei stato, o mio Amatissimo, e sempre
sarai mio testimone, in tutti i tempi passati e nei giorni avvenire.
In verità Tu sei Colui Che tutto può, il Sempre Fedele,
l'Onnipotente.Ho attestato la Tua unicità tramite il Tuo Essere innanzi
agli abitatori dei cieli e della terra, testimoniando che, in
verità, Tu sei il Gloriosissimo, l'Amatissimo. Sono
pervenuto a riconoscerTi tramite il Tuo Essere innanzi agli
abitatori dei cieli e della terra, testimoniando che, in verità,
Tu sei l'Onnipotente, il Lodatissimo. Ho glorificato il
Tuo Nome tramite il Tuo Essere innanzi agli abitatori dei
cieli e della terra, testimoniando che, in verità, Tu sei il
Signore della forza, Colui Che è il Più Palese. Ho
magnificato la Tua santità tramite il Tuo Essere innanzi
agli abitatori dei cieli e della terra, testimoniando che, in
4verità, Tu e Tu solo sei il Signore della possanza, l'Eterno,
l'Antico dei Giorni.Santificato e glorificato sei Tu; non v'è altro Dio che Te e in
verità a Te tutti ritorniamo.In quanto a coloro che hanno messo a morte i congiunti di
‘Alí, tra non molto capiranno in quali baratri di perdizione siano
caduti.Possano gli sguardi di Colui Che Dio manifesterà illumina1
re questa lettera nella scuola elementare.EGLI è Dio, non v'è Dio all'infuori di Lui, l'Onnipotente,
l'Amatissimo. Tutto ciò che si trova nei cieli e sulla terra e quel
che v'è frammezzo è Suo. In verità Egli è l'Aiuto nel Pericolo,
Colui Che da Sé esiste.Questa è una lettera da Dio, l'Aiuto nel Pericolo, Colui Che
da Sé esiste, a Dio, l'Onnipotente, l'Amatissimo, per affermare
che il Bayán e quanti gli sono fedeli altro non sono che un mio
dono per Te e per esprimere la mia incrollabile fede che non
1In una delle Sue Tavole, ‘Abdu'l-Bahá spiega che taluni, tratti in errore da
questa affermazione, pensarono che la scuola di cui qui si parla fosse una vera
e propria scuola per l'educazione dei bambini analfabeti, mentre s'intende una
scuola spirituale santificata dai limiti del mondo contingente. Nel Kitáb-iAqdas, Bahá'u'lláh accenna anche a questa Epistola del Báb con le seguenti
parole:O Tu Penna Suprema! Scorri sulla Tavola col permesso del Tuo Signore,
Creatore dei Cieli. Rammenta poi il giorno in cui la Fonte Primigenia
dell'unità divina cercò di frequentare quella scuola che è santificata da tutto
fuorché Dio, acché per avventura i giusti potessero apprendere, nella misura di
una cruna d'ago, ciò che è celato dietro il velo degl'intimi misteri del Tuo
Signore, l'Onnipotente, l'Onnisciente.Dite, in verità, Noi entrammo nella scuola dell'intimo significato e della
spiegazione, mentre le menti di tutti coloro che dimorano sulla terra erano
immerse nell'incuria. Mirammo ciò che il Signore Misericordioso aveva rivelato, accettammo il dono ch'Egli (il Báb) Mi aveva offerto dei versetti di Dio,
l'Aiuto nel Pericolo, Colui Che da Sé esiste, e ascoltammo ciò che aveva
6v'è altro Dio all'infuori di Te, che i regni della Creazione e della
Rivelazione sono Tuoi, che non v'è nulla che possa ottenersi se
non mediante il Tuo potere e che Colui Che Tu hai suscitato
altro non è se non Tuo servo e Testimone, implorante di rivolgerTi col Tuo permesso queste parole: « Se il Giorno della Seconda Resurrezione Tu, pure ancor lattante, accomiatassi tutta
la schiera dei seguaci del Bayán con un semplice cenno del Tuo
dito, ebbene per quel Tuo cenno saresti lodato. E se pur non v'è
motivo di dubitarne, concedi in segno del Tuo favore una
dilazione di diciannove anni, sì che ogni aderente a questa Causa possa essere graziosamente da Te ricompensato. In verità Tu
sei il Signore delle abbondanti grazie. In verità Tu provvedi a
ogni creatura e la rendi indipendente da tutto, mentre nulla nei
cieli e sulla terra o ciò che v'è frammezzo potrà mai provvedere
a Te ».In verità Tu sei Colui Che basta a Se Stesso, l'Onnisciente;
in verità Tu sei potente sopra tutte le cose.attestato nella Tavola. In verità, Noi siamo il Testimone. Rispondemmo al Suo
richiamo per Nostra intimazione: per certo siamo Noi l'Ordinatore.
O gente del Bayán! Entrammo nella Scuola di Dio mentre voi eravate
assopiti sui vostri giacigli e leggemmo la Tavola mentre eravate profondamente addormentati Per la giustizia di Dio, l'Unico Vero, l'avevamo letta
prima che fosse rivelata, e voi ne foste del tutto inconsapevoli. In verità, la
Nostra conoscenza ha compreso il Libro quando voi non eravate ancora nati.
Queste parole sono rivelate a misura vostra, non di Dio: ne fa fede ciò che
è custodito nella Sua conoscenza, se solo lo capiste. Lo attesta Colui Che è il
Portavoce di Dio, se solo poteste capire! Per la giustizia di Dio! Se sollevassimo il velo, cadreste tramortiti. Attenti a non disputare con Lui e con la
Sua Causa. In verità Egli è apparso in tal guisa da pervadere ogni cosa, del
passato e del futuro. Se parlassimo ora l'idioma degli abitatori del Regno, diremmo che Dio ha suscitato questa Scuola prima che la terra e i cieli fossero
tratti all'esistenza e che Noi vi entrammo prima che le lettere ‘S’ ‘I’ e ‘I’ fossero congiunge e intrecciate.
7Questo è ciò che Noi abbiamo rivelato per il Primo Credente in Colui Che Dio manifesterà, acché valga quale monito
dalla Nostra presenza per l'intera umanità.LODATO e glorificato sia Colui Che è il Signore sovrano
dei regni del cielo e della terra e di quel che v'è frammezzo. Dì,
in verità, a Lui tutti torneranno; Egli è Colui Che guida secondo
il Suo comando chiunque Gli aggradi. Dì, tutti gli uomini invocano le Sue benedizioni: Egli è supremo sopra tutto il creato. In
verità, è il Gloriosissimo, il Possente, il Benamato.
Questa è un'epistola della lettera ‘Th á’ a colui che è il Primo
Credente. Attesta Tu che in verità Egli è Me, il Sovrano,
l'Onnipotente. Egli è Colui Che dispone della vita e della morte
e a Lui tutti torneranno. In verità, non v'è altro Dio che Lui e
innanzi a Lui, tutti gli uomini s'inchinano adoranti. In verità il
Tuo Signore, Iddio, ricompenserà ora tutti com'Egli comanda,
anche più rapidamente del pronunziar della parola ‘Sii, ed è’.
In verità, Iddio ha attestato nel Suo Libro, e lo hanno altresì
attestato le schiere dei Suoi angeli, i Suoi Messaggeri e coloro
nei quali è stata infusa la conoscenza divina, che Tu hai creduto
in Dio e nei Suoi segni e che tutti sono ben guidati in virtù della
tua guida. Ecco, questa è un'infinita grazia che Iddio, il Sempre
Vivente, Colui Che da Sé esiste, ti ha benignamente concesso
nel passato e in avvenire ti concederà. E poiché tu credesti in
Dio prima della creazione, Egli per Suo comando t'ha invero
8suscitato in ciascuna Rivelazione. Non v'è altro Dio che Lui, il
Sovrano Protettore, il Gloriosissimo.Quale pegno di grazia dalla Sua presenza, t'incombe di proclamare la Causa di Dio a tutte le creature; non v’è altro Dio
all'infuori di Lui, il Più Generoso, Colui Che tutto soggioga.
Dì: Tutte le questioni sono da ricondurre al Libro di Dio; in
verità, Io sono il Primo a credere in Dio e nei Suoi segni; Io
sono Colui Che divulga e proclama la Verità e Mi è stato conferito ogni eccellente titolo di Dio, il Possente, l'Incomparabile.
In verità sono pervenuto al Giorno della Prima Manifestazione
e, per decreto del Signore e in pegno della Sua grazia, giungerò
al Giorno della Seconda Manifestazione. Non v'é altro Dio
all'infuori di Lui e, all'ora stabilita, tutti si prosterneranno in
adorazione innanzi a Lui.Rendo grazie e lode a Dio per essere stato da Lui prescelto
quale Esponente della Sua Causa nei giorni passati e in avvenire; non v'è altro Dio che Lui, il Glorificato, il Lodatissimo, il
Sempiterno. Tutto ciò che si trova nei cieli e sulla terra è Suo e
per Suo tramite siamo ben guidati.O genti del Bayán! Coloro che seguono la Verità devono rivolgersi a Me, come dispone il Libro, e a tutti coloro che giungono al Mio cospetto sarà concessa la guida divina.
9LA sostanza con cui Iddio M'ha creato non è la creta con cui
sono stati plasmati gli altri. Egli M'ha conferito ciò che mai i
saggi del mondo potran comprendere o i fedeli scoprire... Sono
una delle colonne portanti della Parola Primigenia di Dio. Chi
ha riconosciuto Me ha conosciuto tutto ciò che è vero e giusto
ed è pervenuto a tutto ciò che è buono e decoroso; e chi non
M'ha riconosciuto s'è scostato da tutto ciò che è vero e giusto e
ha ceduto a tutto ciò che è cattivo e sconveniente.
Giuro per la giustizia del Tuo Signore, Signore di tutto il
creato, Signore di tutti i mondi! Se un uomo, dopo aver costruito in questo mondo tanti edifici quanti è possibile, e adorato
Iddio con ogni virtuosa azione che la conoscenza di Dio
comprenda, se quell'uomo, giunto al cospetto del Signore, serbasse in cuore traccia di malanimo contro di Me, sia pure in una
misura inferiore a quella di cui si tien conto innanzi a Dio,
sarebbero vanificate tutte le Sue opere ed egli, privato degli
sguardi del favore di Dio e fatto segno della Sua collera, certo
perirebbe. Iddio ha, infatti, disposto che qualunque buona cosa
si trovi nei forzieri della Sua conoscenza si ottenga nell'obbedirMi, e ogni fuoco scritto nel Suo Libro, nel disobbedirMi.
In questo giorno e da questo stadio, Mi par di vedere tutti coloro
che sono presi d'amore per Me e che seguono il Mio comando
dimorare nelle magioni del Paradiso, e l'intera coorte dei Miei
avversari relegata nei più profondi abissi del fuoco infernale.
Per la Mia vita! Se non fosse per l'obbligo di riconoscere la
Causa di Colui Che è il Testimone di Dio... non t'avrei mai annunziato queste cose... Tutte le chiavi del cielo, Iddio ha voluto
porre nella Mia mano destra e tutte le chiavi dell'inferno, nella
Mia sinistra...Io sono il Punto Primo da cui tutte le cose sono state generate. Sono il Sembiante di Dio, il Cui splendore non potrà mai
essere oscurato, la Luce di Dio la Cui radiosità mai potrà svanire. Per chi Mi riconosce, sono in serbo certezza e ogni bene, e
chi non Mi riconosce, l'attendono fuoco d'inferno e ogni
sventura...Giuro su Dio, l'Impareggiabile, l'Incomparabile, il Vero:
per nessun'altra ragione Egli -- A supremo Testimone di Dio
-- Mi ha conferito chiari segni e pegni se non perché a tutti gli
uomini sia dato di sottomettersi alla Sua Causa.Per la giustizia di Colui Che è l'Assoluta Verità, se fosse sollevato il velo, vedresti su questa terra tutti gli uomini straziati
dal fuoco della collera di Dio, fuoco più bruciante e immane
delle vampe dell'inferno, ad eccezione di coloro che si sono rifugiati all'ombra dell'albero del Mio amore. Essi, in verità, sono
i beati...Dio M’è testimone, non ero uomo di cultura, perché ricevetti
1l'educazione del mercante. Nell'anno sessanta Iddio Si
compiacque d'infonderMi nell'anima le prove conclusive e
l'autorevole sapere che distinguono Colui Che è il Testimone di
Dio - la pace sia con Lui - finché da ultimo, quell'anno,
proclamai l'occulta Causa di Dio e svelai la Sua recondita Colonna, in tal guisa che nessuno potesse confutarla. « Affinché
chi doveva perire perisse per una ragione e per una ragione
2Nello stesso anno (l'anno '60) t'ho inviato un messaggero e
un libro, perché Tu potessi agire verso la Causa di Colui Che è
la Testimonianza di Dio come s'addice al rango della tua sovranità. Ma avendo la Volontà di Dio irrevocabilmente decretato un'oscura, tremenda e atroce calamità, il libro non fu portato al tuo cospetto, per intervento di coloro che si reputano
1buoni amici del governo. Fino ad oggi, dopo quasi quattro anni,
11non l'hanno ancora debitamente presentato a Vostra Maestà. Ma
dacché la fatidica ora s'avvicina, e poiché è questione di fede e
non cosa di mondo, per questo t'ho mostrato un barlume di
quello che è trapelato.Giuro su Dio! Se tu sapessi cosa M'è accaduto nello spazio
di questi quattro anni per mano del tuo popolo e del tuo esercito, tratterresti il respiro per tema di Dio, salvo che tu non sorga per obbedire alla Causa di Colui Che è la Testimonianza di
Dio e non faccia ammenda per le tue colpe e omissioni.
Mentre Mi trovavo a Sh írá z sì gravi oltraggi subii per mano
1del suo malvagio e depravato Governatore che, se tu ne
venissi a conoscere una sia pur minima parte, gli commineresti
una giusta punizione. Perché a cagione della sua caparbia
tirannia, la tua regia corte è divenuta oggetto della collera di
Dio fino al Giorno della Resurrezione. Per di più, la sua
indulgenza all'alcool era divenuta così smodata che egli non era
mai abbastanza sobrio da esprimere un giudizio assennato.
Perciò, disturbato, Mi vidi costretto a partire da Sh íráz
nell'intento di presentarMi all'illuminata ed eccelsa corte di
2Vostra Maestà. Fu allora che il Mu'tamidu'd-Dawlih prese
coscienza della verità della Causa e dette prova di esemplare
asservimento e devozione ai Suoi eletti. Allorché certuni tra gli
ignoranti della sua città si levarono a fomentare sedizioni, egli
difese la Verità divina concedendoMi per qualche tempo
protezione nell'intimità del palazzo governatoriale. Infine,
conseguito il beneplacito di Dio, ritornò alla sua dimora
nell'eccelso Paradiso. Possa Iddio graziosamenteDopo ch'egli fu asceso all'eterno Reame, il perverso Gurgín,
ricorrendo a perfidie, spergiuri e coercizioni d'ogni genere,
Mi cacciò via da Isfáhán con una scorta di cinque guardie, in
un viaggio di sette giorni, senza fornirMi neppure lo stretto indispensabile per il tragitto (Ahimè! Ahimè! che cosa M'è toc
1cato!), finché da ultimo non giunse l'ordine di Vostra Maestà,
che Mi comandava di recarMi a Mákú...Giuro sul Signore Supremo! Se ti dicessero in quale luogo
dimoro, saresti tu il primo ad avere pietà di Me. Nel cuore di un
monte c'è una fortezza [Mákú]... che alberga solamente due
guardie e quattro cani. Immagina, quindi il Mio triste stato...
Giuro sulla verità di Dio! Se sapesse chi è Quei Che ha così
trattato, in verità mai per tutta la vita potrebbe più esser felice
chi M'ha voluto trattare in questo modo. Anzi - in verità ti dico
il vero sui fatti - è come se avesse imprigionato tutti i Profeti e
tutti gli uomini sinceri e tutti gli eletti...Quando questo decreto Mi fu notificato, scrissi a colui che
amministra gli affari del regno, dicendo: « Ti scongiuro in nome
di Dio, mettiMi a morte e manda la Mia testa dove più ti piace.
Perché sicuramente un innocente come Me non può rassegnarsi
ad essere relegato in un luogo riservato ai criminali e accettare
ancor la vita ». La Mia supplica rimase inascoltata. Evidentemente Sua Eccellenza lo Hájí non ha piena contezza della verità della nostra Causa. Rattristare i cuori dei credenti, uomini o
donne che siano, sarà certo atto più nefando che devastare la
sacra Casa di Dio.In verità, l'Unico Vero Dio M'è testimone che in questo
Giorno Io sono il vero Tempio mistico di Dio e l'Essenza di
ogni bene. Chi benefica Me, è come se beneficasse Dio, i Suoi
angeli e l'intera accolta dei Suoi amati. Chi nuoce a Me, è come
se nuocesse a Dio e ai Suoi eletti. Anzi, troppo eccelso è lo stadio di Dio e dei Suoi amati perché buone o male opere d'uomo
possano raggiungere la loro santa soglia. Tutto ciò che Mi coglie è disposto che Mi colga; e ciò che Mi ha colto, a chi dà ritornerà. Per Colui nelle Cui mani è l'anima Mia, egli non ha
gettato in prigione altri che se stesso. Perché sicuramente tutto
ciò che Iddio ha decretato per Me avverrà e nulla mai ci toccherà se non ciò che Dio ha disposto per noi. Mal incolga a colui dalle cui mani proviene il male e benedetto l'uomo dalle cui
mani proviene il bene. A nessuno fuor che a Dio confido il Mio
13lamento; perché Egli è il migliore dei giudici. Angustia e gaudio
vengono da Lui soltanto; Egli è il Più Forte, l'Onnipotente.
In breve, è in Mio possesso qualunque cosa l'uomo possa
bramare dei beni di questo e dell'altro mondo. Se sollevassi il
velo, tutti riconoscerebbero in Me il loro Benamato e nessuno
Mi rinnegherebbe. Non si sorprenda Vostra Maestà per questa
affermazione, poiché il sincero credente nell'unità di Dio, che
tenga gli occhi rivolti soltanto verso Lui, reputa assoluta nullità
tutto ciò che non sia Lui. Giuro su Dio! Non voglio da te alcun
bene terreno, neppure un granello di senape. In verità, a Mio
giudizio, possedere cosa di questo mondo o dell'altro sarebbe
così come un'aperta bestemmia, perché non si conviene che il
credente nell'unità di Dio volga lo sguardo altrove e tanto meno
tenga altro in suo possesso. So per certo che, avendo Dio, il
Sempre Vivente, l'Adorato, possiedo ogni cosa, visibile e
invisibile...Su questo monte sono rimasto solo e sono giunto a tal segno
che tra coloro che M'hanno preceduto nessuno ha sofferto quel
che ho sofferto Io e nessun trasgressore ha sopportato quel che
Io ho sopportato! Rendo lode a Dio e altresì Lo lodo ancora. Mi
trovo immune dal dolore, poiché Mi attengo al beneplacito del
Mio Signore e Padrone. Mi par d'esser nell'eccelso Paradiso,
esultante per la Mia comunione con Dio, il Sommo. In verità
questo è un favore che Iddio M'ha elargito; ed Egli è il Signore
d'illimitate grazie.Giuro sulla verità di Dio! Se tu sapessi quel che so Io, rinunzieresti alla sovranità di questo e dell'altro mondo, si da
compiacerMi con il tuo obbedir l'Unico Vero... Se ti rifiuterai, il
Signore del mondo susciterà uno che esalterà la Sua Causa e, in
verità, il Comando di Dio sarà eseguito.Per grazia di Dio, nulla può vanificare il Mio intento; ho
piena coscienza di ciò che Iddio M'ha donato in pegno del Suo
favore. Se fosse Mio volere, potrei svelare tutto a Vostra Maestà; ma non l'ho fatto né lo farò, affinché la Verità sia distinta
da ogni altra cosa e giunga a pieno compimento la profezia
14dell'Imám Báqir - la pace sia con Lui: « Ciò che deve accadere
nell'Ádh irbáyján è inevitabile e inaudito. Quando avverrà, rimanete a casa e pazientate come abbiamo pazientato noi. Appena il Promotore Si muoverà, affrettatevi a raggiungerLo,
quand'anche doveste trascinarvi sulla neve ».Imploro perdono a Dio per Me e per tutto ciò che a Me sia
correlato e attesto: « Sia lode a Dio, Signore di tutti i mondi ».
15GLORIA a Colui Che conosce tutto ciò che è nei cieli e sulla
terra: in verità non v'è altro Dio che Lui, il sovrano Reggitore,
l'Onnipotente il Grande.Egli è Colui Che il Dì della Separazione pronunzierà il verdetto mediante il potere della Verità; in verità, non v'è altro Dio
che Lui, l'Impareggiabile, il Soggiogatore, l'Eccelso. Egli è
Colui Che tiene in pugno il regno di tutte le cose create; non v'è
altro Dio che Lui, l'Unico, l'Incomparabile, il Sempiterno,
l'Inaccessibile il Sommo.In questo momento, Io testimonio di Dio, com'Egli testimoniò di Se Stesso prima che tutte le cose fossero create: in verità non v'è altro Dio che Lui, il Gloriosissimo, l'Onnisciente. E
faccio testimonianza di tutto ciò ch'Egli ha forgiato o forgerà,
come ha attestato Lui Stesso, nella maestà della Sua gloria:
Non v'è altro Dio che Lui, l'Impareggiabile, Colui Che da Sé
Esiste, il Più Meraviglioso.In Dio, Che è il Signore di tutte le creature, ho riposto tutta
la fiducia. Non v'è altro Dio che Lui, l'Impareggiabile, l'Eccelso. A Lui Mi sono affidato e nelle Sue mani ho rimesso tutte le
Mie cose. Non v'è altro Dio che Lui, il supremo Reggitore, la
luminosa Verità. Ecco, Egli Mi basta in tutto; indipendentemente da ogni cosa Egli basta, mentre non v'è nulla, nei cieli o
sulla terra, se non Lui che basti. In verità, Egli è Colui Che da
Sé Esiste, il Più Severo.Lode a Lui Che in questo stesso istante, in questa remota
prigione, comprende dove tende il Mio desio. Egli è Colui Che
rende sempre testimonianza di Me e Che Mi vede prima che
16Perché hai pronunziato giudizio senza ricordare Iddio,
l'Onnisciente? Come puoi resistere nel fuoco? In verità, il tuo
Dio è possente e assai severo.Ti glorî delle cose che possiedi, mentre non v'è credente in
Dio e nei Suoi segni, né giusto che si degnerebbe mai di farne
conto. Questa vita mortale è come la carcassa di un cane, dintorno alla quale nessuno sosterebbe, che nessuno toccherebbe,
salvo i negatori della vita avvenire. In verità fa d'uopo che tu
divenga un vero credente in Dio, Colui Che tutto possiede,
l'Onnipotente, allontanandoti da chi ti sospinge verso il tormento delle vampe d'inferno.
Ho atteso qualche tempo, caso mai tu prestassi ascolto e
fossi ben guidato. Come potrai rispondere a Dio quel giorno che
è già imminente - il giorno in cui si alzeranno testimoni a far
testimonianza al cospetto del tuo Signore, il Signore di tutti i
mondi?Per la giustizia di Colui Che ti ha tratto all'esistenza e al
Quale tra non molto tornerai, se nell'ora della morte rimarrai
negatore dei segni del tuo Signore, sicuramente varcherai le soglie dell'inferno e non ti gioverà alcuna delle opere che le tue
mani hanno compiuto, né troverai patrono o intercessore. Temi
Dio e non pavoneggiarti dei tuoi beni terreni, perché per coloro
che percorrono la via della giustizia ciò che Iddio possiede è
meglio.In verità in questo Giorno tutti coloro che dimorano sulla
terra sono servi di Dio. In quanto a coloro che credono sinceramente in Dio e che hanno certezza dei segni da Lui rivelati,
forse Egli Si compiacerà di perdonarli per ciò che le loro mani
hanno operato e concederà loro d'essere accolti entro i precinti
della Sua misericordia. In verità, Egli è il Longanime, il Com
1Il valore numerico delle lettere che formano la parola Hín è 68.
L’anno 1268 A.H. ( 1851-1852 A.D ) è l’anno precedente la nascita
della Rivelazione Bahá’í.passionevole. Ma il verdetto del castigo divino è pronunziato
contro coloro che si sono sdegnosamente allontanati da Me e
hanno ripudiato le prove decisive e l'infallibile Libro che Dio
Mi ha affidato: e nel Giorno della Separazione non troveranno
chi li protegga e li soccorra.Giuro per Colui Che crea tutti gli esseri e al Quale tutti torneranno, a chi nell'ora della morte nutra odio per Me o impugni
i chiari segni che Mi sono stati conferiti, toccherà solo dura
afflizione. Quel giorno non si accetteranno riscatti, né saranno
consentite intercessioni, salvo che Iddio non voglia. In verità
Egli è il Soggiogatore, il Gloriosissimo e non v'è altro Dio che
Lui, il sovrano Reggitore, l'Onnipotente il Più Severo.
Se la Mia prigionia ti fa contento, guai a te per la tremenda
pena che ben presto ti sopraggiungerà. In verità Iddio non ha
permesso ad alcuno di pronunziare verdetto ingiusto, e se per
avventura lo farai, ben presto ne sarai edotto.Da quel giorno che t'ammonii di non montare in superbia
innanzi a Dio fino ad oggi, sono trascorsi quattro anni, e in tutto
questo tempo nulla ho veduto, né da te né dai tuoi soldati, se
non crudele oppressione e sdegnosa arroganza. Forse t'immagini ch'Io desideri procurarMi qualche meschina sostanza da
questa vita terrena. No, per la giustizia del Mio Signore! A
giudizio di coloro che hanno fissato gli occhi sul Signore misericordioso, le ricchezze e le lusinghe del mondo valgono tanto
quanto l'occhio d'un corpo morto, e anche meno. Lungi dalla
Sua gloria ciò che essi Gli accompagnano!... Cerco pazienza
presso Dio soltanto; in verità Egli è il miglior protettore e patrono. Fuor che in Dio non cerco altro rifugio; in verità Egli è il
custode e il miglior sostenitore...Giuro per la gloria di Dio, Mio Signore, il Più Eccelso, il
Sommo, sicuramente, come Iddio ha disposto, Egli accrescerà
luce alla Sua Causa, mentre non vi saranno soccorritori per
gl'iniqui. Se hai qualche progetto, mostralo; ecco, ogni, rivelazione di autorità proviene da Dio: in Lui confido, a Lui Mi volgo.
18Hai mai sentito di alcuno nel passato che abbia pronunziato
sentenza simile a quella che tu hai comminata o come quella
alla quale hai acconsentito? Ebbene, mal incolga agli oppressori! Le tue intenzioni e il modo in cui tratti il popolo sono prova
lampante della tua infedeltà a Dio, epperciò Egli ha ordinato per
te una dura punizione. In verità cerco pazienza presso Dio
soltanto e in Lui vedo la mèta del Mio desio. Ciò significa che
ho dalla parte Mia l'incontestata Verità.Se non temi che sia rivelata la verità e vanificata l'opera degli empi, perché non convochi i teologi del Paese e non Mi inviti, sì che Io possa subito confonderli, come i negatori che ho
testé sconfitti? Ecco la Mia sicura testimonianza per te e per
loro, se dicono la verità. Convocali tutti. Se saranno capaci di
proferire parole come queste, saprai che la loro causa merita attenzione. No, per la giustizia del Mio Signore! Non hanno potere, né sono dotati d'intuizione. Fecero professione di fede nel
passato senza comprenderne il significato, ma poi ripudiarono
la Verità, perché mancano di discernimento.Se hai deciso di spargere il Mio sangue, perché indugi? Ora
hai potere e autorità. Per Me sarebbe un favore sconfinato concessoMi da Dio, mentre per te e per chi lo perpetrasse, questo
atto sarebbe pari a un Suo castigo.Grande sarà la benedizione che Mi attende, se tu comminerai
tale verdetto; e quale immensa gioia per Me, se tu acconsentissi! È una grazia che Iddio ha riservato a coloro che hanno
accesso alla Sua corte. Dà dunque il tuo permesso e non tergiversare oltre. In verità, potente è il tuo Signore, il Vendicatore.
Non ti vergogni innanzi a Dio di consentire che Colui Che è
la Testimonianza di Dio sia relegato entro una fortezza e imprigionato in mano agl'infedeli? Guai a te e a coloro che in
questo momento esultano nell'infliggerMi tanta umiliazione...
Giuro per Colui Che M'ha tratto all'esistenza, non vedo in
Me traccia di nequizia e non ho seguito altro che la Verità: e
Dio Mi è sufficiente testimone. Vergogna al mondo e alle sue
genti e a coloro che si deliziano nelle ricchezze della terra, di
19Se ti fosse tolto il velo dagli occhi, strisceresti sul ventre verso di Me, persino sulla neve, paventando il castigo di Dio che è
rapido e imminente. Per la giustizia di Colui Che t'ha creato, se
tu ti rendessi conto di quanto è accaduto durante il tuo regno,
desidereresti non essere uscito dai lombi di tuo padre e
preferiresti sprofondare nell’oblio. Ma ciò che Dio, tuo Signore,
ha decretato è oggi avvenuto, e mal incolga agli oppressori in
questo giorno.Pare che tu non abbia letto l'infallibile Scrittura. Se sei pago
della tua via e non desideri seguire la Verità, a Me la Mia strada
e a te la tua. Se non Mi soccorri, perché cerchi di umiliarMi? In
verità Iddio ascolta il supplice e tutte le cose, tanto in questo
mondo quanto nell'altro, trovano supremo adempimento in Lui.
Lungi dalla gloria di Dio, Signore del cielo e della terra, Signore del creato, ciò che affermano di Lui le genti del mondo,
salvo coloro che ottemperano fedelmente ai Suoi precetti. La
pace di Dio scenda sui sinceri tra i Suoi servi.QUESTA è un'Epistola da Colui Che è la vera, l'indiscussa
Guida. In essa è rivelata la legge di tutte le cose per coloro che
sono inclini ad ascoltare il Suo Invito o desiderosi di essere nel
novero dei ben guidati; in essa è racchiusa la legge di tutte le
cose per coloro che rendono testimonianza della Rivelazione del
tuo Signore secondo questa chiara bilancia. In verità, le ordinanze di Dio riguardanti tutte le cose furono già promulgate
in arabo eloquente. Ecco, coloro le cui anime sono state create
mercé il fulgore della luce del tuo Signore riconoscono la Verità
e sono annoverati tra i fedeli obbedienti all'Unico Vero Dio e gli
intimamente certi...O Muhammad! Quattro anni or sono il Decreto del tuo Signore si compì e sin dal principio della Causa del tuo Signore
t'ho ammonito di temere Iddio e di non essere tra gl'ignoranti.
T'inviai un messaggero con una fulgida Tavola, ma i seguaci del
demonio s'intromisero tra lui e te, scacciandolo via sprezzantemente. Lo espulsero dalla terra di cui sei incontrastato sovrano;
e così t'è sfuggito il bene di questo mondo e dell'altro, a meno
che tu non ti sottometta al comandamento disposto da Dio e sia
tra i ben guidati.Al Mio ritorno dalla sacra Casa di Dio ti mandai un messaggio pari a quello che t'avevo già inoltrato, anzi più grande.
In verità Dio è il miglior protettore e testimone. T’inviai un
messo con Epistole rivelate da Me, affinché tu obbedissi al comando di Dio e non fossi tra coloro che hanno ripudiato la Verità. Ma l'oppressore perpetrò un atto che nessuno vorrebbe
1commettere, né tra i malvagi, né tra gli abietti malfattori...
Le tribolazioni che ho patito in questa terra, nessuno in antico ha sopportato. In verità a Dio sarà deferita tutta la questione
e per certo Egli è il miglior protettore e sa tutto. Le cose che Mi
sono toccate per mano del tuo popolo dal primo giorno fino ad
1ora non sono altro che opera di Satana. Dacché la Causa del tuo
Signore è apparsa, nulla del tuo operare è stato ben accetto: ti
sei smarrito in madornale errore, mentre tutto quello che vedevi
ti sembrava compiuto per amor del tuo Signore. In verità il tuo
giorno è prossimo e di tutto questo ti sarà chiesto conto e
sicuramente Iddio non è ignaro dell'agire dei malvagi.
Se non fosse stato per te, i tuoi sostenitori non Mi avrebbero
respinto con disdegno, benché siano di gran lunga più traviati
degli stolti.T'illudi forse che colui che hai nominato Cancelliere nel tuo
regno sia la guida migliore e il miglior sostenitore? No, lo giuro
per il tuo Signore. Egli ti arrecherà gravosi affanni a cagione di
ciò che Satana bisbiglia nel suo cuore e in verità è Satana lui
stesso. Non comprende una sola lettera del Libro di Dio e a cagione di ciò che le sue mani hanno operato lo ha ghermito la
paura. Vorrebbe spegnere la luce che il tuo Signore ha acceso,
acciocché non venga in chiaro l'antica empietà nascosta nel suo
intimo essere. Se tu non l'avessi nominato Cancelliere, nessuno
gli avrebbe prestato la minima attenzione. Invero a giudizio
della gente egli altro non è che notte fonda...Temi Dio e non permettere che la tua anima abbia altra pena
oltre al tormento che le è già stato inflitto, perché ben presto
morirai e dichiarerai di non aver nulla da spartire col demonio
che hai nominato tuo Cancelliere, dicendo: « Oh! non avessi
mai preso il maligno a Cancelliere e nominato un impostore mia
guida e consigliere! ».Perché gravi l'anima tua con ciò che è ben più abietto di quel
che fece Faraone e insisti nel dir che sei fedele? Come stu-
1di i versetti del Corano, se pur ti trovi tra gl'ingiusti? Né Ebrei,
né Cristiani, né quei popoli che hanno respinto la verità acconsentirebbero mai di far torto al figlio della figlia del loro Profeta. Guai a te, perché il giorno del castigo si sta avvicinando.
Non paventi la collera del tuo Signore, l'Onnipotente, Signore
dei cieli, Signore di tutti i mondi? Ebbene questi chiari versetti
sono testimonianza inconfutabile per coloro che sono alla ricerca della vera guida.
Non ambisco a impadronirMi dei tuoi beni, nemmeno nella
misura di un granello di senape, né aspiro al tuo alto ufficio. Se
non Mi segui, a te le cose che possiedi, e a Me la terra di sicurezza inesauribile. Se non Mi obbedisci, perché Mi guardi con
disdegno e cerchi di farMi grave torto? In verità, ecco la Mia
abitazione - un alto monte sul quale nessuno dimora. Mal incolga a coloro che fanno illecita ingiustizia alle genti e iniquamente e perfidamente usurpano le proprietà dei credenti, contravvenendo al Suo luminoso Libro; mentre Io Che veramente
sono legittimo Sovrano di tutti gli uomini, designato dalla vera,
innegabile Guida, mai attenterei all'integrità delle sostanze altrui, neppure nella misura di un granello di senape, né tratterei
alcuno ingiustamente. Starei invece assieme agli altri, come uno
di loro, e sarei loro testimone.Ciò che Mi compete è solo menzionare il Libro del tuo Signore e trasmettere questo limpido Messaggio. Se desideri varcare le porte del Paradiso, ecco, esse sono aperte innanzi al tuo
volto e nessun danno da alcuno può toccarMi. Ogni missiva che
fino ad ora ho indirizzato a te e al custode dei tuoi affari è stata
solo un pegno della Mia munificenza verso entrambi, caso mai
vi preoccupiate del giorno ormai imminente. Nondimeno
dall'istante in cui vi faceste sdegnosi, nel Libro di Dio fu pronunziato contro di voi il verdetto divino, poiché in verità avete
rinnegato il vostro Signore e siete nel novero di coloro che periranno... Orbene, questo è il Mio ultimo ammonimento per voi,
e d'ora in poi mai più farò menzione di voi, né muoverò altra
osservazione se non per affermare che siete infedeli.
23A Dio affido i Miei affari e i vostri e certo Egli è il Giudice
migliore. Nondimeno se ritornaste sui vostri passi, vi sarebbe
concesso tutto quello che desiderate dei beni terreni e delle
ineffabili delizie dell'altra vita, e in retaggio avreste potenza e
maestà così gloriose che in questa vita mortale le vostre menti
possono a stento concepire. Ma se non lo farete, le vostre colpe
ricadranno allora su di voi.Non potete modificare le cose che l'Onnipotente Mi ha
prescritto. Nulla Mi toccherà se non quanto Dio, il Mio Signore,
ha per Me preordinato. In Lui ho riposto tutta la fiducia e in Lui
i fedeli fanno completo affidamento.Sii Tu Mio testimone, o Signore. Inviando questa luminosa
Epistola ho proclamato i Tuoi Versetti a entrambi e completato
la Tua Testimonianza per loro. Mi è grato immolare la vita sulla
Tua via e ritornare tosto al Tuo cospetto. Lode a Te nei cieli e
sulla terra. Trattali secondo il Tuo decreto: in verità Tu sei il
miglior protettore e soccorritore.Appiana, o Signore, i disordini suscitati dalle genti e fa' che
in tutta la terra la Tua Parola fulgida risplenda, sì che degli empi
non rimanga traccia.Imploro il Tuo perdono, o Mio Signore, per ciò che ho detto
in quest'Epistola e innanzi a Te Mi pento. Altro non sono che
uno dei Tuoi servi che Ti rende lode. Glorificato sei Tu; non v'è
altro Dio che Te. In Te ho riposto tutta la fiducia e a Te chiedo
perdono per aver supplicato alla Tua porta.Santificato è Dio, tuo Signore, Signore del Possente Trono,
da ciò che le genti ingiustamente e senza la retta guida del Suo
chiaro Libro affermano di Lui. Pace a coloro che invocano l'indulgenza di Dio, tuo Signore, dicendo: « In verità, sia lode a
Dio, Signore dei mondi ».O SCERIFFO!... Per tutta la vita Ci hai adorato, ma allorché
Ci palesammo a te, cessasti di rendere testimonianza alla Nostra
Rimembranza e di affermare che invero Egli è il Più Eccelso, la
Verità Sovrana, il Gloriosissimo. Così il Tuo Signore t'ha posto
a cimento nel Dì della Resurrezione. In verità Egli è l'Onnisciente, il Sapientissimo.
Perché se quando t'inviammo il Libro tu avessi detto ‘Eccomi’, ti avremmo accolto nella schiera di quei Nostri servitori
che credono sinceramente e Ci saremmo compiaciuti di elogiarti
nel Nostro Libro, fino al Giorno in cui tutti gli uomini
compariranno innanzi a Noi per esser giudicati. Questo ti giova
certo più di tutti gli atti di culto che hai eseguito per il tuo Signore in tutta la tua vita, anzi, dal principio che non ha principio. Sicuramente questo è ciò che sarebbe tornato e che sempre
tornerà a tuo vero vantaggio. In verità Noi abbiamo contezza di
tutte le cose. Eppure, benché ti avessimo tratto all'esistenza
affinché tu giungessi al Nostro cospetto il Dì della Resurrezio-
ne, ti escludesti da Noi senza ragione alcuna o esplicita Scrittura; mentre se tu fossi stato fra coloro cui è dato conoscere il
Bayán, al vedere il Libro avresti subito attestato che non v'è altro Dio che Lui, l'Aiuto nel Pericolo, l'Esistente da Sé e affermato che Colui Che ha rivelato il Corano ha rivelato anche
questo Testo, che ogni sua parola proviene da Dio e che tutti
siamo fedeli ad esso.Ma ciò che era preordinato accadesse è ora accaduto. Se ritornerai a Noi, finché la rivelazione prosegue per Nostro tramite, trasformeremo in luce la tua fiamma. In verità, Noi siamo
25potenti sopra tutte le cose. Ma se fallisci in questa impresa, non
troverai aperta altra strada se non quella di seguire la Causa di
Dio e d'implorare che la questione della tua fedeltà sia proposta
all'attenzione di Colui Che Dio manifesterà, acciocché Egli Si
degni di permetterti di prosperare e Si compiaccia di trasformare in luce la tua fiamma. Questo è quanto Ci è stato inviato.
Se ciò non avverrà, quello che abbiamo scritto rimarrà vincolante e irrevocabile decreto di Dio, l'Aiuto nel Pericolo, Colui
Che esiste da Sé: in segno di giustizia da parte Nostra ti bandiremo quindi dalla Nostra presenza. In verità nel Nostro giu-
dicare siamo equi.O 'ABDU'S-SÁHIB! In verità Dio e ogni creatura attestano
che non v'è altro Dio che Me, l'Onnipotente, il Benamato...
Il credere che la rivelazione divina sia terminata con l'avvento di Muhammad ha oscurato la tua visione: lo abbiamo attestato nella Nostra prima missiva. In verità, Colui Che ha rivelato versetti a Muhammad, l'Apostolo di Dio, li ha rivelati anche ad 'Alí-Muhammad. E chi, se non Dio, può rivelare a un
uomo versetti così chiari e palesi da confondere tutti i sapienti?
E avendo tu riconosciuto la Rivelazione di Muhammad, l'Apostolo di Dio, non v'è altra strada aperta per te se non quella di
attestare che anche tutto ciò che il Punto Primo ha rivelato è
venuto da Dio, l'Aiuto nel Pericolo, Colui Che esiste da Sé. Non
è forse vero che il Corano è stato inviato da Dio e che, dinanzi
alla sua rivelazione, l'intera umanità è impotente? Anche queste
parole sono state rivelate da Dio, se solo te ne rendessi conto.
Che cosa v’è nel Bayán che ti vieta di riconoscere che questi
versetti sono stati inviati da Dio, l'Inaccessibile, il Più Eccelso,
il Gloriosissimo?Ecco l'essenza di queste parole: se ti chiamassimo a render
conto, ti presenteresti a mani vuote; in verità Noi sappiamo ogni
cosa. Se nell'udire le parole di Dio tu avessi detto ‘si’, avresti
palesemente adorato Dio dal principio che non ha principio fino
al giorno d'oggi e non Lo avresti mai disobbedito, neppure per
un batter d'occhio. E invece, né le buone azioni che hai
compiute durante tutta la tua vita, né gli sforzi fatti per bandire
dal cuore ogni pensiero che non fosse quello di compiacere
Iddio, nulla di questo invero ti giovò, neppure nella misura di
un granello di senape, perché ti sei fatto velo da Dio e sei
rimasto indietro al tempo della Sua manifestazione.
27In verità a te come a tutti i teologi della terra di Káf [Kúfih],
Iddio chiederà: « Non è strano che sia venuto fra voi un
Messaggero con un Libro e che, pur confessandovi impotenti,
voi vi siate rifiutati di seguire la Fede di Dio ch'Egli ha portato e
abbiate insistito nell'incredulità? » Essendo tu la loro guida, ti
sarà perciò assegnato il fuoco destinato a chi si discostò da Dio
in quella terra; oh! potessi tu essere tra coloro che danno
ascolto!Se tu avessi fedelmente obbedito al Decreto di Dio, tutti gli
abitanti delle tue contrade t'avrebbero seguito, entrando
anch'essi nel Paradiso celestiale, eternamente paghi del divino
beneplacito. E invece quel giorno desidererai che Dio non
t’avesse creato.Hai preteso d'essere uno dei dotti nella Fede dell'Islám, di
poter salvare i credenti, e invece hai trascinato nel fuoco i tuoi
seguaci, perché quando furono inviati i versetti di Dio te ne privasti, pur annoverandoti fra i giusti... No, per la vita di Colui
Che Dio manifesterà! Né tu né alcuno fra i Suoi servi potrà esibire la minima prova, mentre Dio risplende luminoso sulle Sue
creature e mediante il potere del Suo comando Si erge supremo
sovra tutti coloro che dimorano nei regni del cielo e della terra e
in tutto quel che v'è frammezzo. In verità, Egli è potente sopra
tutte le cose create.Ti sei dato il nome di 'Abdu's-Sahib [servo del Signore]. Ma,
allorché Iddio ha veramente palesato il tuo Signore e ponesti gli
occhi su di Lui, non Lo riconoscesti, benché Dio ti abbia tratto
all'esistenza acché tu pervenissi al Suo cospetto, se solo
sinceramente credessi nel terzo versetto del capitolo intitolato
1Tu affermi: « Come possiamo riconoscerLo, se non abbiamo udito altro che parole, inadeguate quali prove irrefutabili? »
Orbene, se per mezzo del Corano hai accettato e riconosciuto
Muhammad, l'Apostolo di Dio, come puoi rifiutarti di ricono
1scere Colui Che ti inviò il Libro, tu che poi ti chiami ‘Suo servo’? In verità Egli esercita incontrastata autorità sulle Sue rivelazioni a tutta l'umanità.
Se verrai a Noi mentre la divina rivelazione discende su di
Noi, Iddio potrebbe trasformare in luce il tuo fuoco. In verità,
Egli è il Longanime, il Generosissimo. Altrimenti ciò che è stato rivelato è decisivo e definitivo e tutti vi si atterranno fedelmente fino al Dì della Resurrezione... Se la rivelazione divina
cessasse, dovresti scrivere una petizione a Colui Che Dio manifesterà, supplicando che sia portata al Suo cospetto. Devi tu qui
implorare il perdono del tuo Signore, volgerti a Lui contrito ed
esser tra coloro che si sono interamente votati a Lui. La prossima Resurrezione Dio potrebbe convertire in luce il tuo fuoco.
In verità, Egli è il Protettore, il Più Eccelso, il Longanime. A
Lui si prostrano adoranti tutti coloro che sono nei cieli e sulla
terra e tutto quel che v'è frammezzo e a Lui tutti torneranno.
Ti invitiamo a salvare dal fuoco te stesso e tutti gli abitanti
di quella terra e a entrare poi nell'impareggiabile ed eccelso Paradiso del Suo compiacimento. Altrimenti verrà ben presto il
giorno in cui perirai e finirai nel fuoco, dove non avrai da Dio
né soccorritore né patrono. Ci siamo mossi a compassione per
te, in segno della Nostra grazia, perché ti sei rivolto a Noi. In
verità abbiamo contezza di tutto. Conosciamo le tue giuste
azioni, anche se non ti gioveranno a nulla, perché unico scopo
di tale giustizia è il riconoscimento di Dio, tuo Signore, e l'inconcussa fede nelle Parole che Egli ha rivelato.
29QUESTA è un'Epistola da Dio, l'Aiuto nel Pericolo, Colui
Che da Sé esiste, a Sulaymán nella terra di Masqat, a diritta del
Mare. In verità, non v'è altro Dio che Lui, l'Aiuto nel Pericolo,
Colui Che esiste da Sé... Se pur tutti si adunassero, gli abitanti
del cielo e della terra e tutto quel che v'è frammezzo, certo fallirebbero e non avrebbero il potere di produrre un tale libro,
quand'anche ne facessimo maestri di eloquenza e di cultura
sulla terra. Avendo tu recitato prove dal Corano, Iddio Si difenderà nel Bayán con prove prodotte dallo stesso Libro. Questo non è altro che un decreto di Dio; Egli è certo l'Onnisciente,
l'Onnipotente.Se sei tra coloro che credono sinceramente, non hai altra
scelta che essergli fedele. Questa è la Via di Dio per tutti gli
abitanti della terra e del cielo e tutto quel che v'è frammezzo.
Non v'è altro Dio che Me, l'Onnipotente, l'Inaccessibile, il Più
Eccelso.Da questa contrada indi proseguimmo verso la sacra Casa e,
di ritorno, approdammo ancora a questi lidi: udimmo allora che
non avevi dato ascolto a ciò che ti inviammo e che non sei di
coloro che credono sinceramente. Benché t'avessimo creato
acché tu potessi mirare il Nostro volto, e nonostante che siamo
discesi realmente nel sito ove ti trovi, nondimeno non hai
adempiuto lo scopo per cui fosti creato e questo, malgrado abbia tu adorato Iddio per tutta la vita. Perciò il tuo ben operare
sarà vano, perché è come se un velo ti velasse dalla Nostra presenza e dai Nostri Scritti. È questo un irrevocabile decreto da
Noi prescritto. In verità nel Nostro giudicare siamo equi.
Se avessi esaminato il contenuto dell'Epistola che ti inviammo, ciò ti avrebbe giovato molto più che adorare Iddio dal
30principio che non ha principio fino ad oggi, e ne avresti in verità
avuto maggior merito che nel dimostrarti interamente devoto
nei tuoi atti di culto. E se, giunto al cospetto del tuo Signore su
questa terra, tu fossi stato tra coloro i quali credono
sinceramente che nella persona del Punto Primo si vede il Volto
di Dio, ciò t'avrebbe avvantaggiato molto più del prostrarti in
adorazione dal principio che non ha principio fino al tempo
presente...In verità ti saggiammo, trovando che non eri tra coloro cui è
dato intendere, perciò, in segno di giustizia dalla Nostra presenza, ti comminammo il verdetto della negazione; e certo siamo equi.
Eppure se ritornerai a Noi, trasformeremo in affermazione il
tuo rifiuto. In verità Noi siamo Colui Che è d'infinita munificenza. Ma se il Punto Primo cessasse d'essere con te, allora il
giudizio espresso nelle Parole di Dio sarà immutabile e definitivo e tutti lo avvalleranno sicuramente.
Se indirizzerai una missiva a Colui Che Iddio manifesterà,
supplicando che sia portata al Suo cospetto, forse Egli Si degnerà di perdonarti e, col Suo decreto, tramuterà in affermazione il tuo diniego. In verità, Egli è il Munificentissimo, il Generosissimo, Colui la Cui grazia è sconfinata. Altrimenti, non
avendo tu risposto ‘sì, eccomi’ non troverai nessuna strada
aperta né trarrai benefizio alcuno dalle opere compiute. Abbiamo per certo vanificato te e il tuo agire, come se tu non fossi
mai venuto all'esistenza o mai fossi stato tra i ben operanti, affinché ciò serva da monito a coloro ai quali è stato dato il Bayán
ed essi stiano ben accorti allorché li sopravverranno i sacri
Scritti di Colui Che Dio manifesterà: sì che, meditandoli, le
anime loro possano pervenire a salvazione.Sicuramente la Nostra grazia pervade tutto ciò che dimora
nei regni della terra e del cielo e in tutto quel che v'è frammezzo, e oltre a ciò l'intera umanità. Ma le anime che si siano escluse, sì come con un velo, non potranno mai beneficiare
dell'effondersi della grazia divina.OGNI lode a Dio, Che con la forza della Verità ha inviato al
Suo servo questo Libro, acché tenga luogo di fulgida luce per
l'intera umanità... In verità, questa è la Verità sovrana, la Via
che Iddio ha tracciato per tutti coloro che sono in cielo e sulla
terra. Chiunque voglia si scelga dunque la retta via verso il suo
Signore. In verità, questa è la vera Fede di Dio e sufficienti
testimoni sono Dio e coloro ai quali è data la conoscenza del
Libro. Ecco, questa è l'eterna Verità che Dio, l'Antico dei
Giorni, ha rivelato al Suo Verbo onnipotente - Colui Che è stato
suscitato dal mezzo del Roveto Ardente; questo è il Mistero che
è stato celato a tutti coloro che sono in cielo e sulla terra e che,
in questa mirabile Rivelazione, la mano di Dio, l'Eccelso, ha
rivelato nel Libro Primigenio...O consesso di re e di figli di re! Abbandonate, tutti, il vostro
potere che appartiene a Dio...Non lasciar che la tua sovranità t'inganni, o Scià, perché
1« ogni anima gusterà la morte » e in verità questo è stato scritto
come un decreto di Dio. Capitolo I.O RE dell'Islám! Dopo aver aiutato il Libro, aiuta, con la verità, Quei Che è il Nostro Più Grande Ricordo, perché in verità
Iddio ha destinato a te e a coloro che ti attorniano, per il Dì del
Giudizio, una posizione di responsabilità sul Suo Sentiero.
Giuro su Dio, o Scià! Se ti mostri ostile a Colui Che è il Suo
Ricordo, il Dì della Resurrezione, Iddio ti condannerà davanti ai
re alle fiamme dell'inferno, e in verità quel Giorno nessun
patrono troverai, fuorché Dio, il Magnifico. O Scià! Purifica la
1Sacra Terra [Tihrán] da coloro che hanno repugnato al Libro,
prima del giorno in cui, terribile e improvviso, verrà il Ricordo
di Dio, portando la Sua Causa possente, col permesso di Dio, il
Supremo. In verità, Iddio t'ha prescritto di sottometterti a Colui
Che è il Suo Ricordo e alla Sua Causa e di soggiogare i paesi,
mediante la verità e col Suo permesso, poiché in questo mondo
sei stato misericordiosamente investito della sovranità e
nell'altro dimorerai presso il Seggio della Santità con gli abitatori del Paradiso del Suo compiacimento...
In nome di Dio! Se agirete bene, a vostro vantaggio agirete
bene; e se smentirete Iddio e i Suoi segni, Noi, in verità, avendo
Iddio, possiamo fare a meno di tutte le creature e di tutto il potere della terra. Capitolo I.
SII pago del comandamento di Dio, l'Unico Vero, giacché,
come la mano di Dio ha scritto nel Libro Primigenio, ogni sovranità è sicuramente investita in Colui Che è il Suo Ricordo...
O Ministro dello Scià! Temi Dio, oltre il Quale non v'è altro Dio che Lui, la Verità Sovrana, il Giusto e abbandona il tuo
dominio, perché, col permesso di Dio, l'Onnisciente, siamo Noi
1gli eredi della terra e di tutto quel che è su di essa, ed Egli sarà
giusto testimone per te e per lo Scià. Se obbedirete al Ricordo di
Dio con assoluta sincerità, garantiamo che il Dì della
Resurrezione, a Dio piacendo, un vasto dominio sarà vostro nel
Suo eterno Paradiso.In verità, il vostro potere è vano, perché Iddio ha serbato i
beni terreni per coloro che l'hanno smentito; mentre Quei Che
è il vostro Signore avrà la magione più eccellente, Colui il quale
è in verità l'Antico dei Giorni...O consesso di re! Divulgate secondo verità e in gran fretta
1i versetti che inviammo ai popoli di Turchia e d'India e inoltre,
con forza e verità, a paesi d'Oriente e d'Occidente... E sappiate
che se aiuterete Dio, Egli benignamente aiuterà voi il Dì della
Resurrezione, sul Ponte, tramite Colui Che è la Sua Suprema
Rimembranza...O genti della terra! Chiunque obbedisca alla Rimembranza di Dio e alla Sua Scrittura ha in verità obbedito a Dio e ai
Suoi eletti e, nell'altra vita, al cospetto di Dio, sarà annoverato
tra gli abitatori del Paradiso del Suo compiacimento. Capitolo I.
IN verità, abbiamo fatto della rivelazione dei versetti una
testimonianza del Nostro messaggio a voi. Potreste recitare una
sola lettera che sia in grado di competere con essi? Producete le
vostre prove, dunque, se siete tra coloro che possono discernere
l'unico vero Dio. Affermo solennemente innanzi a Dio: se pur si
unissero tutti gli uomini e gli spiriti per produrre un solo
capitolo come i capitoli di questo Libro, certo fallirebbero,
1O accolta di teologi! Temete Iddio da oggi in avanti nelle
opinioni che esprimete, poiché, in verità, Quei Che è il Nostro
Ricordo fra voi e Che da Noi proviene è in verità Giudice e Testimone. Scostatevi da ciò cui v'aggrappate e che il Libro di
Dio, l'Unico Vero, non ha sancito, poiché in verità il Dì della
Resurrezione, sul Ponte, sarete tenuti a rispondere della posizione che occupaste... E vi abbiamo inviato questo Libro che
certo nessuno potrà male intendere...O accolta delle genti del Libro! Temete Dio e non montate
in superbia per la vostra dottrina. Seguite il Libro che il suo Ricordo ha rivelato in lode a Dio, l'Unico Vero. Quei Che è
l'Eterna Verità m'è Testimone, chi si attenga a questo Libro ha,
1veramente, seguito tutte le antiche Scritture che Dio, la Verità
Sovrana, ha fatto discendere dal cielo. In verità, Egli è ben
Edotto di ciò che fate... Coloro che sono sinceri seguaci
dell'Islám direbbero: « O Signore nostro Dio! Abbiamo udito
l'appello del Tuo Ricordo e Gli abbiamo obbedito. Perdonaci i
nostri peccati. In verità, Tu sei l'Eterna Verità e a Te, nostro
1infallibile Rifugio, tutti torneremo ». Capitolo II.
IN QUANTO ai negatori di Quei Che è la Sublime Porta di
Dio, per costoro abbiamo preparato, conforme al giusto decreto
di Dio, un cocente tormento. Ed Egli, Dio, è il Possente, il
Saggio.In verità, abbiamo inviato al Nostro Servo questo Libro divinamente ispirato... Chiedetene dunque l'interpretazione a
Colui Che è la Nostra Rimembranza, giacché, conforme al decreto divino e per grazia di Dio, Gli è stata conferita la conoscenza dei suoi versetti...
O figli degli uomini! Se credete nell'unico Vero Dio,
seguite Me, questo Supremo Ricordo di Dio inviato dal vostro
Signore, acché benignamente vi assolva dai peccati. In verità,
Egli è indulgente e pietoso verso la schiera dei fedeli. Per certo,
Noi eleggiamo i Messaggeri mercé la potenza del Nostro Verbo
e Ne onoriamo la progenie, alcuni più che gli altri, tramite il
Grande Ricordo di Dio, conforme al decreto del Libro e come
vi è occultato...E fra la gente della città, alcuni han dichiarato: « Siamo gli
ausiliari di Dio », ma allorché questo Ricordo li sopravvenne
improvviso, si rifiutarono di aiutarCi. In verità Dio è il Mio Signore e il vero Signore vostro, epperciò adorateLo, e questa
1Via di ‘Alí [il Báb] altro non è che la Retta Via a giudizio del
vostro Signore. Capitolo III.parlata. In verità, abbiamo rivelato questo Libro nella favella
della Nostra Rimembranza: qual meraviglioso idioma! In verità,
Egli è l'eterna Verità venuta da Dio e, conforme al giudizio
divino proferito nel Libro Primigenio, è il più illustre tra gli
scrittori in arabo e assai eloquente nel Suo dire. In verità Egli è
il Talismano Supremo, investito di poteri sovrannaturali, così
come è scritto nel Libro Primigenio...O genti della città! Non avete creduto nel vostro Signore.
Se siete veramente fedeli a Muhammad, Apostolo di Dio, Suggello dei Profeti, e se seguite la Sua Scrittura, il Corano, scevra
da errore, eccovene uno simile: questo Libro, che abbiamo inviato al Nostro Servo, secondo verità e col permesso di Dio. Se
non crederete in Lui, allora la vostra fede in Muhammad e nel
Suo Libro che fu rivelato nel passato sarà reputata insincera a
giudizio di Dio. Se Lo negherete, in verità e con assoluta certezza, vi sarà palese che avrete negato Muhammad e la Sua
Scrittura. Capitolo IV.TEMETE Dio e non sussurrate una sola parola riguardo alla
Sua Suprema Rimembranza, se non ciò che Dio ha decretato,
giacché riguardo a Lui abbiamo stretto un patto separato con
ciascun Profeta e i Suoi seguaci. Orbene, nessun Messaggero
1abbiamo Noi inviato senza questo patto vincolante e, sicuramente, nessun verdetto su alcunché Noi pronunziamo, se non
dopo che è stato stilato il Patto di Quei Che è la Porta Suprema.
Tra non molto al momento stabilito vi sarà levato il velo dagli
occhi. Senza nubi e vivido, vedrete allora il sublime Ricordo di
Dio. Capitolo V.S'ILLUDE l'uomo che Noi siamo assai distanti, lontani dai
popoli del mondo? Nient'affatto, il giorno in cui li faremo
1assalire dagli spasimi della morte, sulla piana della
Resurrezione, vedranno quant'erano vicini il Signore
Misericordioso e il Suo Ricordo. Esclameranno allora: « Avessimo seguito la via del Báb! Avessimo solo presso Lui cercato
asilo e non presso uomini perversi e sviati! Poiché in verità il
2Ricordo di Dio apparve innanzi a noi, dietro a noi e in ogni
dove, eppure, in verità, Ne fummo separati, come da un velo! »
Capitolo VII.NON dite: « Come può parlare di Dio, mentre di certo non
ha più di venticinque anni? » DateMi ascolto. Giuro sul
Signore dei cieli e della terra: in verità sono servo di Dio; sono
stato fatto Portatore di prove irrefutabili dalla presenza di Quei
Che è il lungamente atteso Vestigio di Dio. Ecco innanzi ai
vostri occhi la Mia Scrittura, qual'è vergata al cospetto di Dio
nel Libro Primigenio. In verità, Iddio M'ha fatto benedetto,
dovunque Io sia, e M'ha ingiunto d'osservare la preghiera e
d'essere forte finch'Io viva sulla terra fra di voi. Capitolo IX.
1GLORIFICATO è Colui oltre il Quale non v'è altro Dio.
Egli tiene in pugno la sorgente dell'autorità e in verità Dio è
potente sovra tutte le cose. Abbiamo decretato che ogni lunga
1vita per certo declini e che dopo ogni avversità vi sia
2prosperità, caso mai l'uomo riconosca, nella Porta di Dio, Quei
Che è l'eterna Verità e sicuramente Iddio sarà testimone per
coloro che han creduto. Capitolo XIII.O SERVITORI di Dio! In verità, non crucciatevi se qualcosa
che Gli avete chiesta rimane inascoltata, perché Iddio Gli ha
prescritto il silenzio, silenzio che è in verità degno di lode.
Ecco, T'abbiamo Noi dato di vedere realmente in sogno una
certa misura della Nostra Causa, ma dovessi Tu informarli del
recondito Mistero, ne discuterebbero tra loro la verità.
Sicuramente il Tuo Signore, il Dio della verità, conosce
3O genti del mondo! Tutto quel che avete offerto sulla via
dell'Unico Vero Dio, certo lo ritroverete preservato da Dio, il
Protettore, intatto presso la Sua Santa Porta. O genti della terra!
Siate fedeli a questa fulgente luce che Iddio benigno M'ha
concesso mercé la forza dell'infallibile Verità e non seguite le
4orme del Maligno, perché egli vi sussurra di non credere in
Dio, vostro Signore, e invero Iddio, Che pur condonerà altri
5peccati a chi Gli piaccia, non perdonerà la miscredenza in Lui.
In verità la Sua conoscenza abbraccia tutte le cose...
Capitolo XVII.O POPOLI d'Oriente e d'Occidente! Temete Dio riguardo
1alla Causa del vero Giuseppe e non vendeteLo a vil prezzo
pattuito da voi stessi o per un'inezia dei vostri possedimenti
terreni acché, in verità, siate da Lui lodati come chi è nel novero
dei pii, che son vicini a questa Porta. In verità Iddio ha privato
della Sua grazia colui che martirizzò Husayn, Nostro avo, solo e
abbandonato qual era nella terra di Taff [Karbilá]. Sospinto da
turpe brama Yazíd, figlio di Mu'ávíyih, vendette ai malvagi la
testa del vero Giuseppe a vil prezzo e per una misera somma
dalle sue proprietà. In verità essi ripudiarono Iddio, incorrendo
in grave errore. Tra non molto, al tempo del Nostro Ritorno,
Iddio compirà su di loro la Sua vendetta e, in verità, Egli ha in
serbo per loro, nel mondo avvenire, tremendo castigo.
Capitolo XXI.O QURRATU'L-‘AYN! In verità, T'abbiamo dilatato il
cuore in questa Rivelazione, che spicca veramente unica fra
tutte le cose create e abbiamo magnificato il Tuo nome tramite
la manifestazione del Báb, onde sia dato agli uomini aver
contezza del Nostro potere trascendente e riconoscere che Iddio
è immensamente santificato di là dalla lode di tutti gli uomini.
In verità, Egli è indipendente da tutto il creato. Capitolo XXIII.
ANGELI e spiriti, ritti a schiere, scenderanno, col permesso di
1In questi passi del Qayyúmu’l-Asmá’ il nome Qurratu’l-‘Ayn
( Consolazione degli occhi ) si riferisce al Báb.
42Dio, su questa Porta, incedendo adoranti in lunga fila dintorno
a questo Foco. Porgi loro parole di saluto, o Qurratu'l-‘Ayn,
poiché, in verità l'aurora è sorta; indi proclama al consesso dei
fedeli: « E non dev'essere forse vicino il Mattino, predetto nel
2O Qurratu'l-‘Ayn! RivolgiTi anelante a Dio nella Tua
Causa, poiché le genti del mondo si sono fatte inique e, non
fosse per l'effondersi su loro della grazia di Dio e della Tua
misericordia, non sarebbe mai più dato ad alcuno purificare
3altrui. O Qurratu'l-‘Ayn! A Te e a chi segue la Tua Causa,
l'altra vita è certo ben più vantaggiosa di questa esistenza
terrena e dei suoi trastulli. Questo è quanto fu preordinato
conforme ai decreti della Provvidenza...O Qurratu'l-‘Ayn! Dì: In verità Io sono ‘la Porta di Dio’ e,
col permesso di Dio, la Verità sovrana, vi porgo da bere le acque cristalline della Sua Rivelazione, zampillanti dalla Fonte incorruttibile sita sul Sacro Monte. E coloro che lottano strenuamente per pervenire all'Unico Vero Dio, lottino dunque per
4raggiungere questa Porta. In verità, Iddio è potente sopra tutte
le cose...O genti della terra! Date ascolto alla santa Voce di Dio proclamata da questo Giovine Arabo Che l'Onnipotente Si è compiaciuto di eleggere pel Suo Essere. In verità Egli altri non è che
l'Unico Vero, al Quale Dio ha affidato questa Missione dal
mezzo del Roveto Ardente. O Qurratu'l-‘Ayn! Svela ciò che
Ti piace dei segreti del Gloriosissimo, poiché, per decreto
5del Signore incomparabile, l'oceano sta rigonfiandosi.
Capitolo XXIV.STATE malvagiamente tramando, nel vostro egoistico
farneticare, un iniquo complotto contro Colui Che è la Suprema
Rimembranza di Dio? Per la giustizia di Dio, tutti coloro che
sono in cielo e sulla terra e quel che v'è frammezzo valgono ai
1Miei occhi tanto quanto una tela di ragno e, in verità, Dio è
testimone per tutte le cose. Ed ecco, è solo contro se stessi che
ordiranno trame. Iddio ha fatto sì che questa Rimembranza sia,
per certo, indipendente da tutti gli abitatori della terra e del
cielo. Capitolo XXV.O GENTI della terra! Durante la Mia assenza vi inviai le
Porte. Ma, ad eccezione di un manipolo, non le obbedirono i
credenti. Prima vi mandai Ahmad e più di recente Kázim, ma,
tranne i puri di cuore frammezzo a voi, nessuno li seguì. Cosa
v'è successo, o genti del Libro? Non paventate l'Unico vero Dio,
Quei Che è vostro Signore, l'Antico dei Giorni?... O voi che
professate fede in Dio! Vi scongiuro, per Colui Che è l'Eterna
Verità, avete forse scorto tra i precetti di queste Porte cose
discordanti coi comandamenti di Dio, esposti in questo Libro?
V'ha forse ingannati la vostra dottrina a cagione della vostra
empietà? State in guardia dunque, poiché in verità il vostro Dio,
il Signore dell'Eterna Verità, è con voi e di certo vi sorveglia...
Capitolo XXVII.O CONGIUNTI del Sommo Ricordo! In verità, quest'Albero
di Santità, tinto di crèmisi con l'olio dell'asservimento, è germo
gliato dal vostro suolo nel mezzo del Roveto Ardente, eppur
1non ne capite nulla, né dei Suoi veri celestiali attributi, né delle
reali circostanze della Sua vita terrena, né dei segni del Suo
possente e immacolato contegno. Spinti dalle vostre fantasie,
Lo stimate alieno alla Verità sovrana, mentre a giudizio di Dio
altri non è che il Promesso in Persona, investito del potere della
Verità sovrana e, invero, conforme al decreto del Libro Primigenio, reputato attendibile nel mezzo del Roveto Ardente...
O Qurratu'l-‘Ayn! Partecipa alle ancelle fra i Tuoi congiunti
l'ingiunzione del Verbo più eccelso, ammoniscile del Supremo
Fuoco e annunzia loro le liete novelle che, successivo a
questo Patto possente, vi sarà perpetuo ricongiungimento a
Dio nel Paradiso del Suo beneplacito, vicino al Sito della
Santità. In verità, Dio, il Signore del Creato, è possente sopra
tutte le cose.O Madre del Ricordo! A te la pace e il saluto di Dio! È vero
che hai sopportato paziente in Quei Che è il sublime Essere di
Dio. Riconosci, ordunque, lo stadio di tuo Figlio, il Quale
altri non è che il possente Verbo di Dio. In verità Egli ha
promesso di garantire per te, e nella tua tomba e nel Giorno del
Giudizio, mentre, nella Tavola Recondita, la Penna del Suo
Ricordo t'ha immortalata quale ‘Madre dei Fedeli’. Capitolo
XXVIII.O QURRATU'L-‘AYN! Non protendere le mani ben aperte
nella Causa, poiché la gente si ritroverebbe stordita a causa del
Mistero e giuro per il vero, Onnipotente Iddio che, dopo questa
Dispensazione, per Te c'è ancora un'altro turno.E, al cadere dell'ora stabilita, dalle vette del Più Eccelso e
Mistico Monte, rivela, col consenso di Dio, il Sapientissimo, un
fievole, infinitesimo raggio del Tuo impenetrabile Mistero, sì
che coloro che han riconosciuto la radiosità del Sinaico Splendore possano venir meno e morire mentre sfiorano con fuggevole sguardo l'abbagliante Luce crèmisi che avvolge la Tua Ri 45
velazione. E in verità, Iddio è il Tuo infallibile Patrono. Capitolo XXVIII.
O GENTI di Persia! Non siete paghe di questo inclito onore
che la suprema Rimembranza di Dio v'ha conferito? In verità,
pel tramite di questo Verbo possente, Iddio vi ha specialmente
favoriti. Non discostatevi dunque dal sacrario della Sua presenza, poiché, per la giustizia dell'Unico vero Dio, Egli altri non è
che la Verità sovrana proveniente da Dio; Egli è il più Sublime,
la Fonte d'ogni saggezza, così come è decretato nel Libro Primigenio...
O genti della terra! Stringete forte la Corda del Sommo
Dio, che è questo Giovane Arabo, Nostro Ricordo - Colui
Che è celato in punto di ghiaccio in mezzo all'infocato oceano.
Capitolo XXIX.O GENTI della terra! Per la giustizia dell'Unico vero Dio,
sono la Fanciulla del Cielo concepita dallo Spirito di Bahá,
albergante nella Magione intagliata in pietra di rubino, tenero e
vibrante; e in questo possente Paradiso mai nulla ho veduto se
non ciò che il Ricordo di Dio proclama celebrando le virtù di
questo Giovane Arabo. In verità, non v'è altro Dio che il vostro
Signore, il Misericordiosissimo. Magnificate, adunque, il Suo
stadio, poiché, ecco, Egli Si libra nell'intimo cuore del Superno
Paradiso, a personificare la lode di Dio nel Tabernacolo, ove
s'inneggia in Sua glorificazione.Odo la Sua Voce, talvolta acclamare Colui Che è il Sempre
Vivente, l'Antico dei Giorni, talaltra parlare dell'arcano del
Suo augustissimo Nome. E quando intona gl'inni della gran 46
dezza di Dio, tutto il Paradiso geme nell'anelito di mirare la Sua
Bellezza, e quando canta parole di lode e gloria a Dio, tutto il
Paradiso diviene immoto come ghiaccio, imprigionato nel cuore
d'un monte irrigidito dal gelo. Mi parve d'intravederLo, quasi
una visione, nel Suo incedere su diritta via di mezzo, ove ogni
paradiso era il Suo paradiso, ogni cielo il Suo cielo, e la terra
intera e tutto ciò che è su di essa pareva come anello al dito dei
Suoi servi. Gloria a Dio, Suo Creatore, Signore di sovranità
perpetua. In verità Egli altro non è che il servitore di Dio, la
Porta al Vestigio di Dio vostro Signore, la Verità Sovrana.
Capitolo XXIX.tristezza, poiché, ecco, a coloro che hanno risposto al Tuo
Appello, uomini o donne, abbiamo assicurato l'assoluzione dai
peccati, com'è noto al cospetto del Diletto e conforme al Tuo
desio. In verità, la Sua conoscenza abbraccia tutte le cose. Ti
scongiuro per la Mia vita, volgi la faccia verso di Me e non Ti
angustiare. In verità, Tu sei l'Eccelso tra le Celesti Schiere, e
per certo il Tuo recondito Mistero è stato vergato sulla Tavola
della creazione, nel mezzo del Roveto Ardente. Tra non molto
Iddio Ti conferirà il dominio su tutti gli uomini, giacché il Suo
impero trascende l'intera creazione. Capitolo XXXI.
O ACCOLTA di Sciiti! Temete Iddio e la nostra Causa
riguardante Quei Che è il Più Grande Ricordo di Dio, poiché
grande è il suo fuoco, conforme al decreto del Libro
Primigenio. Capitolo XL.RECITATE, all'alba e all'imbrunire, tanto quanto si
47conviene di questo Corano e cantate i versetti di questo Libro,
col permesso dell'eterno Iddio, nei soavi accenti di
quest'Augello, che nella volta celeste gorgheggia la sua
canzone. Capitolo XLI.USCITE dalle vostre città, o popoli d'Occidente, e aiutate
Dio prima del Giorno in cui il Signore Misericorde vi
sopravverrà in ombre di nubi con gli angeli roteanti attorno a
1Lui, innalzanti la Sua lode e invocanti perdono per coloro che
hanno sinceramente creduto nei Nostri segni. In verità il Suo
decreto è stato promulgato e il comandamento di Dio rivelato,
come è dato nel Libro Primigenio...Affratellatevi nell'unica, indivisibile religione di Dio, liberi
da distinzioni, poiché in verità Dio desidera che i vostri cuori si
facciano specchi pei vostri fratelli nella Fede, sì che vi ritroviate
riflessi in loro come essi in voi. Questa è la vera Via di Dio,
l'Onnipotente, ed, ecco, Egli è vigile sul vostro agire. Capitolo
XLVI.O GENTI della terra! Ascoltate il Mio grido, riecheggiante
dai precinti di questo sacro Albero - Albero incendiato dal
Fuoco preesistente: Non v'è altro Dio che Lui; Egli è l'Eccelso,
il Sapientissimo. O servitori del Misericorde! Entrate tutti
attraverso questa Porta e non seguite le orme del Maligno, che
vi incita verso empie e sordide strade; in verità, egli è vostro
2PAZIENTA ,o Qurratu'l-‘Ayn, poiché, ecco, Iddio ha
1promesso d'insediare la Tua sovranità in tutte le contrade e sulle
genti che vi dimorano. Egli è Dio, e in verità è potente sopra
tutte le cose. Capitolo LIII.PER la Mia gloria! Con le mani della Mia potenza, farò
gustare agl'infedeli castighi sconosciuti da altri che Me, e farò
spirare sui fedeli le brezze muschiate che ho nutrite nell'intimo
cuore del Mio trono; e in verità la conoscenza di Dio abbraccia
tutte le cose.O legioni della luce! Per la giustizia di Dio, non parliamo
sospinti da egoistica vaghezza, né una sola lettera di questo Libro è stata rivelata se non col consenso di Dio, la Verità Sovrana. Temete Dio e non abbiate dubbi riguardo la Sua Causa,
perché in verità il Mistero di questa Porta è ravvolto nelle mistiche parole dei Suoi Scritti: dietro l'impenetrabile velo
dell'occultamento, Lo ha scritto la mano di Dio, Signore del visibile e dell'invisibile.
Invero Iddio ha creato tutt'attorno a questa Porta oceani
d'elisir divino, tinto di crèmisi con l'essenza dell'esistenza e
ravvivato pel potere vivificante del frutto disiato; e per loro Iddio ha provveduto Arche di rubino, tenero, color di cremisi,
ove, per volontà di Dio il Più Eccelso, fuorché la gente di Bahá
nessuno farà vela, e in verità Egli è sopra tutti il Glorioso e il
Sapiente. Capitolo LVII.INVERO, il Signore M'ha ispirato: In verità, in verità Io
sono Dio, Colui oltre al quale non v'è altro Dio: in verità, Io
sono l'Antico dei Giorni...O genti del Regno! Per la giustizia del vero Dio, se
49persisterete irremovibili su questa linea che s'erge diritta tra le
due, certamente berrete a pieni sorsi alla Fonte di questa
mirabile Rivelazione le acque vive, profferte dalla mano del
Suo Ricordo...Giuro sul vostro vero Signore, per Quei Che è il Signore dei
cieli e della terra, che la divina Promessa riguardo al Suo Ricordo altro non è che la verità sovrana: essa si compirà, secondo il
decretar del Libro Primigenio...Dite, o genti della terra! Se pur vi adunaste per produrre una
sola lettera come queste delle Mie Opere, non ne sareste mai
1capaci e in verità Dio è informato di tutte le cose...
O Qurratu'l-‘Ayn! Di: Mirate! In verità, è svanita la Luna;
2in verità, s'è ritirata la notte; in verità, s'è illuminata l'aurora; in
verità il comandamento di Dio, vostro vero Signore, è stato
tratto a compimento...Dall'assoluto nulla Tu, Maestro grande e onnipotente, mi
traesti con la celestiale potenza della Tua possanza e m'innalzasti a proclamare questa Rivelazione. Nessun altro che Te ho fatto mio fiduciario; a nessun'altra volontà mi sono aggrappato
fuorché alla Tua. Tu sei in verità Colui Che a tutto provvede e
dietro Te c'è il vero Dio, Quei Che ogni cosa ripara: in verità,
Mi basta Iddio, l'Eccelso, il Potente, il Reggitore. Capitolo
LVIII.O VESTIGIO di Dio! Per Te ho sacrificato tutto me stesso e
per Te ho accettato d'esser maledetto; non ho anelato ad altro
che al martirio sul sentiero del Tuo amore. A testimone Mi
basta solo Dio, l'Eccelso, il Protettore, l'Antico dei Giorni.
O Qurratu’l-’Ayn! Le parole che Tu hai proferito in que
1sta solenne Allocuzione M'hanno recato amaro cordoglio. Ma
solo a Dio spetta la decisione irrevocabile e da Lui soltanto viene il decreto. Per la Mia vita! Agli occhi di Dio e del Suo creato, Tu sei il Diletto. In verità, non v'è forza in altri fuorché in
Dio e Mi basta a testimone il vostro Signore, Che è invero il
Vendicatore Onnipotente. Capitolo LVIII.O GENTI della terra! Per la giustizia di Dio, mediante la
forza della Verità sovrana, questo Libro ha inondato la terra e il
cielo con la possente Parola di Dio riguardo a Quei Che è la
suprema Testimonianza, l'Atteso Qá'im, e in verità Iddio ha
conoscenza di tutte le cose. Questo Libro ispirato da Dio ha
solidamente stabilito la Sua Prova per tutti coloro che dimorano
in Oriente e in Occidente; attenti quindi che non diciate nulla se
non la verità riguardo a Dio, poiché giuro sul vostro Signore
che questa Mia Suprema Prova è testimone di tutte le cose...
O servi di Dio! Pazientate, perché, se Dio vorrà, Colui
Che è la Verità sovrana d'improvviso apparirà fra voi, investito
del potere del Verbo possente, e sarete allora confusi dalla
1Verità e non avrete il potere di respingerla; e in verità Io sono
testimone sopra l'intera umanità. Capitolo LIX.
IN verità, chiunque si faccia beffe dei mirabili, divini
Versetti rivelati tramite il Suo Ricordo, sta facendo ludibrio
solo di se stesso e, per certo, lo aiuteremo a crescere nella sua
2In verità la conoscenza di Dio trascende tutte le cose create...
1Gl'infedeli, invero, cercano di separare Dio dal Suo Ricor1 2
do, ma Dio ha deciso di render perfetta la Sua Luce tramite il
Suo Ricordo: e certo Egli è potente sopra tutte le cose...
In verità, Cristo è il Nostro Verbo che deponemmo in Ma3
ria; e nessuno dica quel che i Cristiani chiamano ‘il terzo dei
4tre’ , che equivarrebbe a calunniare il Ricordo, investito di autorità Suprema secondo il decretare del Libro Primigenio. Orbene, Dio è Uno Solo e lungi sia dalla Sua gloria che vi sia altro
che Lui. Tutti coloro che il Dì della Resurrezione perverranno a
Lui non sono altro che Suoi servi e Iddio, per certo, è Protettore
sufficiente. In verità, Io non sono altro che il servitor di Dio e il
Suo Verbo e null'altro se non il primo che innanzi a Dio, il Più
Eccelso, supplice si prostra; e Dio è sicuramente testimone
d'ogni cosa. Capitolo LXI.O GENTI del Corano! A meno che non vi sottomettiate al
Ricordo di Dio e a questa Scrittura, siete come un nulla. Se
seguirete la Causa di Dio, vi perdoneremo i vostri peccati e se
vi discosterete dal Nostro comando, in verità, nel Nostro Libro,
condanneremo le vostre anime al Più Grande Fuoco. In verità,
non facciamo torto agli uomini, neppure nella misura di una
scalfittura d'osso di dattero. Capitolo LXII.O GENTI della terra! In verità, la risplendente Luce di Dio è
1apparsa frammezzo a voi, investita di questa infallibile Scrittura, acché siate ben guidati verso la via della pace e, col permesso di Dio, usciate dalle tenebre alla luce e verso questa lunghis1
sima Via di Verità ...Dall'assoluto nulla e mediante la potenza del Suo comando,
Iddio ha creato i cieli e la terra e quel che v'è frammezzo. Egli
è unico e impareggiabile nella Sua eterna unità, senza che nessun altro dia compagni alla Sua santa Essenza, e oltre il Suo Essere, non v'è anima veruna che possa comprenderLo adeguatamente..
O genti della terra! In verità, dopo un intermezzo durante
2il quale non vi furono Messaggeri, è venuto a voi da Dio il Suo
Ricordo, per mondarvi e purificarvi dall'impurità in attesa del
Giorno dell'Unico vero Dio; ordunque, cercate con fervore divine largizioni da Lui, poiché in verità Lo abbiamo eletto Testimone e Fonte di saggezza per tutti coloro che dimorano sulla
terra...O Qurratu'l-‘Ayn! Proclama ciò che Ti è stato inviato in
pegno della grazia del Signore misericorde, ché, se non lo farai,
3non sarà mai palesato alle genti il Nostro arcano, mentre il fine
per cui Dio creò l'uomo è solo acché questi Lo conosca. In verità Iddio ha conoscenza di tutte le cose e provvede a Se Stesso
di là dai bisogni dell'intera umanità. Capitolo LXII.
OGNI qual volta i fedeli udiranno recitare i versetti di questo
Libro, i loro occhi spargeranno lacrime e i loro cuori saranno
intimamente conturbati da Quei Che è la Suprema Rimem-
branza per l'amore ch'essi portano a Dio, il Lodatissimo. Egli è
1Dio, l'Onnisciente, l'Eterno. Ecco, essi sono gli abitatori del
superno Paradiso ove dimoreran per sempre. In verità, nulla ivi
essi vedranno fuorché ciò che è proceduto da Dio, nulla che
travalichi i limiti della loro comprensione. Vi incontreranno i
credenti nel Paradiso, che li accoglieranno con le parole ‘Pace,
pace’ impresse sulle labbra...O accolta di fedeli! Porgete ascolto alla Mia Voce, proclamata da questo Ricordo di Dio. In verità, Iddio M'ha rivelato
che la Via della Rimembranza da Me tracciata è, sicuramente, la
Sua retta Via e che chiunque professi religione diversa da
questa giusta Fede, il Dì del Giudizio, quando sarà chiamato a
render conto, scoprirà che, come è scritto nel Libro, la religione
di Dio non gli avrà punto giovato...Temete Iddio, o consesso di re, sì che non restiate lontani da
Quei Che è il Suo Ricordo [ il B á b], dopo che, proferita tramite
la bocca meravigliosa di Quei Che è il Suo Ricordo, la verità è
venuta tra voi con un Libro e con segni da parte di Dio. Cercate
la grazia divina, poiché Iddio ha disposto per voi, dopo che
avrete creduto in Lui, un Giardino immenso quant’è immenso
tutto il Paradiso. Ivi nulla troverete fuorché i doni e i favori che
l'Onnipotente ha benignamente elargito in virtù di questa Causa
ponderosa, conforme al decretar del Libro Primigenio.
Capitolo LXIII.O SPIRITO di Dio! Rammenta il favore che Ti elargii
quando conversai Teco nei penetrali del Mio Sacrario e Ti
sovvenni mediante la potenza dello Spirito Santo, acché Tu,
impareggiabile Portavoce di Dio, proclamassi agli uomini i
comandamenti di Dio, custoditi entro lo Spirito divino.
In verità, eri ancor fanciullo e già Iddio Ti ispirò versetti e
saggezza divini; ed Egli Si compiacque benigno di elargire il
Suo favore alle genti del mondo, in virtù dell'ascendente del
54Tuo Più Grande Nome, poiché, ecco, gli uomini non hanno la
minima conoscenza del Libro. Capitolo LX III.
O GENTI della terra! Per raggiungere l'estremo rifugio in
Dio, l'Unico Vero, dobbiamo forse cercare altra Porta che
questo Essere eccelso?...Creato il Ricordo, Iddio Lo presentò alle creature radunate
tutte sull'ara del Suo Volere. E subito il consesso degli angeli si
prosternò adorante innanzi a Dio, l'Impareggiabile, l'Incomparabile; ma Satana s'empì d'orgoglio, rifiutando sottomissione al
Suo Ricordo; epperciò nel Libro di Dio egli è detto l'arrogante e
1DIO, oltre al Quale altro vero Dio non v'è, dice: In verità
chiunque visiti il Ricordo di Dio dopo il Suo trapasso è come
fosse pervenuto al cospetto del Signore, assiso sul Suo possente
Trono. In verità, questa è la Via di Dio, il Più Eccelso, che è
stata irrevocabilmente decretata nel Libro Primigenio...
Dite, o genti del mondo! Disputate con Me su Dio a cagione
dei nomi che voi e i vostri padri Gli avete imposto per sug2
gestione del Maligno? Orbene, Iddio M'ha inviato questo Libro
con verità, onde riconosciate i Suoi veri nomi, poiché vi siete
smarriti nell'errore lungi dalla Verità. Con ogni cosa creata, al
suo venire all'esistenza, abbiamo per certo stretto un patto
riguardo al Ricordo di Dio, e nessuno vi sarà a deflettere il pe-
rentorio comando di Dio per la purificazione dell'umanità,
1conforme ai decreti del Libro che la mano del Báb ha scritto.
Capitolo LXVIII.DURANTE l'assenza del Báb, la gente ripeté l'episodio del
Vitello, drizzando una chiassosa effigie raffigurante fattezze
1Quando Ti chiedono dell'Ora stabilita, dì: In verità, la co2
nosce solo il Mio Signore, Che è il Conoscitor dell'invisibile.
Non v'è altro Dio che Lui - Quei Che vi creò da una sola ani3
ma, e Io non ho potere su ciò che Mi giovi o Mi danneggi, se
4non in quanto piaccia al Mio Signore. In verità Dio basta a Se
Stesso; Egli, Mio Signore, S'erge supremo sopra tutte le cose.
Capitolo LXIX.PARE strano alla gente che abbiamo rivelato il Libro a un
uomo fra di loro per purificarli e partecipare la lieta novella che
avranno per mercede un sito sicuro al cospetto del loro Signore?
Orbene, Egli è testimone di tutte le cose...Quando i versetti di questo Libro siano recitati agl'infedeli,
dicono: « Dacci un libro come il Corano e cambia i versetti ».
Di: « Dio non M'ha concesso di cambiarli a Mio piacimento ».
Io seguo solo ciò che Mi viene rivelato. In verità, temerò il Mio
Signore il Dì della Separazione, il cui avvento Egli ha, per cer
1to, irrevocabilmente decretato. Capitolo LXXI.
O GENTI della terra! In verità il vero Dio proclama: Colui
Che è il Ricordo è certo la Verità sovrana proveniente da Dio e
2oltre la verità non resta altro che l'errore, e fuor dell'errore non
v'è altro che il fuoco, irrevocabilmente decretato...
O Qurratu'l-‘Ayn! Addita al Tuo petto verace mediante il
potere della verità ed esclama: Giuro sull'Unico vero Dio, è qui
che alberga la vicegerenza di Dio; ecco, son Io Colui Che è re3
putato il Miglior Compenso, ecco, son Io Colui Che è la Magione Più Eccellente. Capitolo LXXII.
O ACCOLTA dei fedeli! Non proferite contro Me parole
mentitrici, allorché sia palesata la Verità, poiché il mandato del
Báb v’è già stato dicevolmente proclamato nel Corano. Giuro
sul vostro Signore, questo Libro è quello stesso Corano che fu
inviato in antico. Capitolo LXXXI.O VAGHEGGIATO Frutto del cuore! Porgi ascolto alle melodie di questo mistico Uccello gorgheggiante nei più alti fastigi
del cielo. È, certo, il Signore Che M'ha ispirato a proclamare:
In verità, in verità, Io sono Dio, Quei oltre al Quale altro Dio
1O Miei servi! Cercate perseveranti quest'altissima mercede,
poiché, ecco, pel Ricordo di Dio ho creato giardini impenetrabili ad altri che Me e ivi nulla è stato concesso ad altri se non a
coloro le cui vite sono state immolate sulla Sua Via. Implorate
altresì Iddio, il Più Eccelso, di elargirvi questa meritoria ricompensa, e in verità Egli è l'Altissimo, il Sommo. Se fosse stato
Nostro volere, avremmo radunato tutti gli uomini in un solo
ovile dintorno alla Nostra Rimembranza, ma essi non cesseran1
no di disputare, salvo che Dio non faccia ciò che voglia mediante il potere della verità. A giudizio del Ricordo, questo comandamento è stato, per certo, decretato irrevocabilmente...
Ecco Iddio T'ha eletto per ammonire la gente, ben guidare i
credenti e delucidare i segreti del Libro. Capitolo LXXXV.
SE fosse Nostro desiderio, Noi abbiamo il potere di
obbligare, in forza di una sola lettera della Nostra Rivelazione,
il mondo e tutto quanto vi si trova a riconoscere, in men d'un
batter d'occhio, la verità della Nostra Causa...Orbene, già prima di Te altri apostoli furono presi a gabbo e
Tu non sei altro che il Servitore di Dio, sorretto dal potere della
Verità. Tra non molto prolungheremo i giorni di coloro che
hanno respinto la Verità a cagione di ciò che le loro mani hanno
3operato e in verità Iddio non farà torto a nessuno, neppure nella
misura di una scalfittura d'osso di dattero. Capitolo LXXXVII.
O GENTI della terra! Per la giustizia di Dio, l'Unico Vero, la
1testimonianza palesata dal Suo Ricordo è come un sole che la
mano del Signore misericordioso ha innalzato nell'intimo cuore
del paradiso, donde risplende nel pieno del suo fulgore meridiano...
Con tutti i Profeti Che abbiamo inviato in antico, abbiamo
stretto un Patto separato riguardo al Ricordo di Dio e al Suo
Giorno. Nel glorioso regno e mediante il potere della verità, il
Ricordo di Dio e il Suo Giorno sono manifesti dinanzi agli occhi degli angeli roteanti attorno al sito della Sua misericordia.
Capitolo XCI.O TEMPO d'Aurora! Prima che la fulgida gloria dell'Astro
divino effonda il suo chiarore dall'Oriente di questa Porta, ti
sovvenga che il Giorno fissato di Dio sopraggiungerà in men
che un batter d'occhio. Così è stato promulgato il decreto di Dio
nel Libro Primigenio. Capitolo XCIV.O ACCOLTA di fedeli! In verità il solo intendimento di tutti
i segni che Iddio rivelò nelle Scritture o nel mondo vasto o nei
cuori umani è quello di far loro comprendere che questo Ricordo è certamente il Vero [Inviato] da Dio. In verità Iddio ha
contezza di tutte le cose, mercé il potere dell'eterna Verità...
O voi che incedete dintorno al glorioso trono! Ascoltate il
Mio Appello che si leva dal mezzo del Roveto Ardente: « In verità Io sono Dio e non v'è altro Dio che Me. AdorateMi dunque
e per amor di Quei Che è la Suprema Rimembranza, pregate,
purificati dalle insinuazioni della gente, poiché certo il vostro Signore, l'Unico vero Dio, non è altro che la Verità Sovra
na. Ecco, chi invoca altri che Lui è meritatamente annoverato
59fra gli abitatori del fuoco, mentre Quei Che è il Ricordo di Dio,
in verità, alberga fermo e irremovibile, sulla Via della Verità nel
mezzo del Roveto Ardente »...O genti della terra! Non perpetrate sul Massimo Ricordo
quel che nella Sacra Terra gli Omayyadi crudelmente perpetrarono su Husayn. Per la giustizia di Dio, l'Unico Vero, è Lui
l'Eterna Verità e in verità Iddio Gli è testimone. Capitolo XVII.
IN verità, Dio aveva proposto la Nostra Missione ai cieli e
alla terra e ai monti, ed essi rifiutarono di portarla e n'ebbero
paura. Ma se ne caricò l'Uomo, questo ‘Alí, Che altro non è che
la Grande Rimembranza di Dio. Quindi Dio, Quei Che tutto abbraccia, nella Sua Recondita Scrittura, L'ha chiamato ‘il Vilipeso’ e poiché nulla ha Egli che Lo distingua ad occhi d'uomo è
stato soprannominato, secondo il giudizio del Libro, ‘lo Scono1
sciuto’ …In verità, tra non molto tormenteremo coloro che mossero
guerra contro Husayn [l'Imám Husayn], nella Terra d'Eufrate,
col tormento più cocente e col castigo più tremendo ed esemplare...
Dio ben conosce il cuore di Husayn e l'arsura della Sua torrida sete e la Sua sopportazione per amor di Dio, l'Incomparabile, l'Antico dei Giorni; e in verità Dio Gli è testimone. Capitolo XII.
ASCOLTA la Voce del Tuo Signore che dal Monte Sinai
proclama: « In verità non v'è altro Dio che Lui e Io sono
1quell'Eccelso Che è stato velato nel Libro Primigenio, secondo i
decreti della Provvidenza ». Capitolo XIX.IN verità, questo Libro che abbiamo inviato trabocca benedi1
zioni e fa testimonianza della Verità, sì che la gente comprenda
che la decisiva Prova di Dio in favore del Suo Ricordo è simile
alla prova conferita a Muhammad, Suggello dei Profeti, e in verità, secondo i decreti del Libro Primigenio, la Causa è grande.
Capitolo LXVI.ECCO, questo Ricordo è il glorioso Vestigio della Luce di
2Dio, Che sarà meglio per voi, se in verità rimarrete fedeli a Dio
il Più Eccelso...T'abbiamo invero inviato a tutti gli uomini, col permesso di
Dio, munito dei Nostri segni e corroborato dalla Nostra invitta
sovranità. Ecco, Egli è l'eletto Portatore del Pegno Divino...
O Qurratu'l-‘Ayn! Persevera irremovibile come Ti è ordinato
e non lasciarTi angustiare dagl'infedeli fra gli uomini né dal
loro dire, poiché il Dì della Resurrezione il Tuo Signore li
giudicherà per la giustizia di Dio, il Sommo, e sicuramente Iddio vede tutte le cose. Capitolo LXXXIV.
IN verità, agli occhi di Dio, questa Religione è l'essenza
della Fede di Muhammad; accorrete dunque disiosi al Paradiso
1celestiale e al superno Giardino del Suo compiacimento al cospetto dell'Unico vero Dio, sol che foste pazienti e grati innanzi
all'evidenza dei segni di Dio. Capitolo XLVIII.O MIEI servi! Questo è il prefissato Giorno di Dio che il Signore misericordioso v'ha promesso nel Suo Libro; perciò, in
verità, nel percorrere la Via della Suprema Rimembranza, glorificate di molto il nome di Dio...
In verità Iddio ha accordato al Suo Ricordo il permesso di
dire quel che voglia, nel modo che Gli piaccia. Ecco, ciò che
decide Lui non è altro che quel che abbiamo deciso Noi. Invero,
il Signore è testimone di tutte le cose. Capitolo LXXXVII.
IN verità, col permesso di Dio, Noi conversammo con Mosè
sul Sinai dal mezzo del Roveto Ardente e palesammo un fievolissimo barlume della Tua Luce sul Mistico Monte e su coloro
che vi dimoravano, per cui il Monte, scosso fino alle fondamenta, fu sgretolato in polvere...
O genti della terra! Giuro sul vostro Signore! Agirete come
hanno agito le generazioni del passato. Ma guardatevi dalla terribile, atroce vendetta di Dio, poiché in verità Dio è potente sopra tutte le cose. Capitolo LIII.
O QURRATU'L-‘AYN! In Te non ravviso altri che il‘Grande Annuncio' - l'Annuncio proclamato dalle Schiere
62celesti. Con questo nome, ne sono testimone, coloro che
incedono adoranti attorno al Glorioso Trono Ti hanno sempre
conosciuto.O accolta di credenti! Dubitate forse di ciò cui il Ricordo di
Dio v'invita? Per la Giustizia dell'Unico vero Dio, Egli altri non
è che la Verità sovrana, Che è stata palesata mediante il potere
della Verità. Siete dubbiosi riguardo al Báb? In verità, Egli è
Colui Che, col Nostro permesso, tiene in pugno i regni della
terra e del cielo e il Signore certo ha piena contezza di quanto
state operando...Orbene Io non son altro che un uomo come voi. Ma Dio Mi
1elargisce le grazie che vuole come Gli piace e non vi sono
limiti a ciò che il vostro Signore ha decretato nel Libro Primigenio. Capitolo LXXXV III.
IN verità, nella sacra casa della Caaba, Iddio Mi rivelò: « In
verità, Io sono Dio, non v'è altro Dio che Me. T'ho prescelto per
Me Stesso e Ti ho eletto quale Ricordo. Ecco, per chiunque Ti
sia fedele seguendo la via del Báb, è stata sicuramente prescritta
la ricompensa del mondo avvenire... » È decretato nel Libro
che, al compiersi della Causa del Ricordo, si adempierà il Più
Grande Evento secondo le disposizioni della Provvidenza e in
verità Iddio è potente sopra tutte le cose. Capitolo LXXIX.
O QURRATU'L-‘AYN! Dì: In verità Io sono Colui Cui nel
Libro Primigenio s'inneggia quale il ‘Grande Annuncio’. Dì:
1Riguardo a Me c'è stata aspra contesa fra le genti, mentre in
verità fra Me e il Báb non v'è differenza alcuna; e Dio, l'Eterna
Verità, è sufficiente testimone. Capitolo LXXVII.
IO sono il Tempio Mistico che la Mano dell'Onnipotenza ha
forgiato. Sono la Lampada che il Dito di Dio ha acceso nella
sua nicchia onde irradiasse splendore imperituro. Sono la Vampa di quella Luce superna che fiammeggiò sul Sinai nel ridente
Sito, celato nel mezzo del Roveto Ardente. Capitolo XCIV.
IN segno di pura giustizia, ad ogni Profeta abbiamo invero
dato notizia della Causa del Nostro Ricordo e Dio, in verità, è
supremo su tutte le genti del mondo. Capitolo LXXX III.
64È MEGLIO guidare una sola anima che possedere tutto ciò
che è sulla terra, poiché fino a quando quell'anima guidata
66rimarrà nell'ombra dell'Albero dell'Unità Divina, ella e chi le
fu guida saranno oggetti dell'amorevole misericordia di Dio,
laddove il possesso delle cose terrene finirà nell'ora della morte.
La via della retta guida è una via d'amore e simpatia, non di
forza e coercizione. Tale è stato il metodo di Dio in antico e tale
continuerà ad essere in futuro! Egli accoglie chi Gli piaccia
all'ombra della Sua Misericordia. In verità, è il Protettore
Supremo, il Generosissimo.Non v'è per l'uomo paradiso più meraviglioso che trovarsi
esposto alla Manifestazione di Dio nel Suo Giorno, ascoltare i
Suoi versetti e in essi credere, pervenire al Suo cospetto, che è
la presenza di Dio, veleggiare sul mare dell'empireo regno del
Suo compiacimento e gustare i frutti prelibati del paradiso della
1ADORA Iddio in tal guisa che, se pur ti sospingesse verso il
fuoco, quell'adorazione non subirebbe mutamento alcuno, e
altrettanto se la tua mercede fosse il paradiso. Così e così soltanto ha da essere il culto confacente all'unico Vero Dio. AdorarLo per paura sarebbe sconveniente nella Corte santificata
della Sua presenza e non potrebbe essere stimato atto da te dedicato all'Unicità del Suo Essere. O se tu, mirando al paradiso,
Lo adorassi con questa intima speranza, daresti a Dio la creazione per compagna, ancorché il paradiso sia ambito dagli uomini.
Fuoco e paradiso s'inchinano e si prostrano entrambi innanzi
a Dio. Degno della Sua Essenza è adorarLo per Se Stesso, senza
1Il Bayán si divide in váhid e capitoli, ai quali questi numeri si
riferiscono.E tuttavia nella vera adorazione, l'orante, liberato dal fuoco,
entra nel paradiso del beneplacito divino; non sia questo però il
motivo del suo culto. Ma il favore e la grazia di Dio sempre
fluiscono secondo le esigenze della Sua imperscrutabile
saggezza.La preghiera più gradita è quella offerta in perfetta spiritualità e radiosità; a Dio non è mai stato né è caro ch'essa debba
prolungarsi. Al Suo cospetto quanto più distaccata e pura, tanto
più gradita è l'orazione. VII, 19.IL Dì della Resurrezione è un giorno in cui il sole come
sempre si leva e declina. Quante volte è albeggiato il Giorno
della Resurrezione e le genti della contrada dove ciò avvenne
non ebbero contezza dell'evento. Quand'anche avessero sentito,
non avrebbero creduto, e pertanto non furono informati!
Apparso che fu, l'Apostolo di Dio [Muhammad] non annunziò la sopraggiunta Resurrezione ai negatori, ché non
avrebbero sopportato la notizia. Quel Giorno è, in verità, un
Giorno oltremodo possente, perché dall'eternità all'eternità
l'Albero Divino proclama: « In verità, Io sono Dio: non v'è altro
Dio che Me ». Eppure gli avvolti d'un velo Lo credono uno
come loro e si rifiutano persino di chiamarLo credente, ancorché nel reame del Suo Regno celeste quel titolo sia permanentemente conferito al più mediocre seguace della Sua precedente
Dispensazione. Del pari ai tempi dell'Apostolo di Dio, se almeno L'avessero considerato credente della loro epoca, come
avrebbero potuto vietarGli l'accesso alla Sua Santa Casa [Caaba], in quei sette anni che trascorse sulla montagna? E ancora
in questa Dispensazione del Punto del Bayán, se non Gli avessero rifiutato il nome di credente, come avrebbero potuto incarcerarLo su questo monte, senza capire che la quintessenza
della fede deve la propria esistenza a una Sua parola? I loro
68cuori, orbati della facoltà del vero intuito, non possono vedere,
mentre coloro cui sono dati occhi dello spirito volteggiano quali falene attorno alla Luce della Verità fino ad esserne bruciati.
Ecco perché si dice che tra tutti i giorni il Dì della Resurrezione
è il più grande, ancorché sia come tutti gli altri. V III, 9.
A GIUDIZIO dei credenti nell'Unità Divina, non v'è
paradiso più sublime dell'ottemperare ai comandamenti di Dio,
e agli occhi di chi ha conosciuto Dio e i Suoi Segni, non v'è
fuoco più bruciante del trasgredire alle Sue leggi e angariare
altrui, fosse solo nella misura d'un granello di senape. In verità,
il Dì della Resurrezione Iddio giudicherà ogni uomo e noi tutti
invero imploriamo la Sua grazia. V, 19.DIO ama i puri. Nel Bayán e agli occhi di Dio nulla è più
gradito della purezza e del lindore immacolato...Nella Dispensazione del Bayán, Dio desidera non vedere alcuno privato di gioia e radiosità. In verità è Suo desiderio che
tutti siano in ogni circostanza adorni di tal purezza, interiore ed
esteriore, che non abbiano a suscitare ripugnanza né in loro
stessi né, tanto meno, in altri. V, 14.DEL pari considera la manifestazione del Punto del Bayán.
Vi sono taluni che ogni notte stanno rivolti in adorazione a Dio
fino al mattino; e oggi che l'Astro della Verità sta toccando lo
69zenit nel firmamento della sua Rivelazione non hanno ancora
abbandonato i loro tappeti da preghiera. Ma quelli tra loro ai
quali fossero recitati i mirabili versetti di Dio, esclamerebbero:
« Perché mi distogli dalle mie orazioni? » O tu che sei avvolto
dai veli! Se menzioni Dio, perché mai tolleri di essere escluso
da Colui Che ha acceso la luce dell'adorazione nel tuo cuore?
S'Egli non avesse in antico rivelato l'ingiunzione « In verità
1menzionate il nome di Dio » che cosa t'avrebbe spinto a supplicare Dio e dove ti volgeresti nella preghiera?
Sappi per certo che ogni qual volta menzioni Colui Che Iddio manifesterà, solo allora fai menzione di Dio. Altrettanto, se
tu dessi ascolto ai versetti del Bayán e ne riconoscessi la verità,
solo allora i versetti rivelati da Dio ti gioverebbero. Altrimenti
quale vantaggio potrai trarne? E dovessi prosternarti adorante
dall'inizio alla fine della vita e dedicare i tuoi giorni al rimembrare Iddio, senza peraltro credere nell'Esponente della Sua
Rivelazione per la tua èra, t'illudi forse che i tuoi atti ti porterebbero qualche beneficio? D'altro canto, se credi in Lui e Lo
riconosci con vera comprensione, e se Egli dice: « Ho accettato
tutta la tua vita spesa ad adorarMi », allora sicuramente L'hai
adorato con gran fervore. Lo scopo per cui tu compi le tue opere
è che Dio Si degni di accettarle; e l'approvazione divina non
può essere conseguita per altra via che attraverso l'approvazione
di Colui Che è l'Esponente della Sua Rivelazione. Per esempio,
ogni qual volta l'Apostolo di Dio - le benedizioni divine
discendano su di Lui - accettasse una certa opera, in verità Dio
l'accettava: altrimenti, trattenuta fra gli egoistici capricci del suo
esecutore, essa non giungeva innanzi a Dio. Ugualmente,
ogni atto che il Punto del Bayán accetta, Dio lo accetta,
poiché il mondo contingente non ha altro accesso alla presenza
dell'Antico dei Giorni. Qualunque cosa sia inviata viene tramite
l'Esponente della Sua Rivelazione, qualunque cosa ascenda
perviene all'Esponente della Sua Rivelazione. V III, 19.
1NON v'è dubbio che l'Onnipotente Gli [al Báb] ha inviato
questi versetti, come li inviò all'Apostolo di Dio. Ecco, ben
centomila versetti come questi sono già stati propagati fra la
gente, per non menzionare le Epistole, le Preghiere, i dotti trattati e gli scritti filosofici. Egli ne rivela non meno di mille nel
volgere di cinque ore e li recita a una velocità adeguata alla capacità di scrivere del Suo amanuense. Perciò, si può ben capire
quale vasta mole di scritti la Sua penna avrebbe sparso, se
dall'inizio di questa Rivelazione fino ad oggi Egli non avesse
incontrato impedimenti.Se sostenete che questi versetti non possono, in sé,
essere considerati come prova, analizzate le pagine del
Corano. Se per dimostrare la validità della missione
profetica del Suo Apostolo - la benedizione di Dio
discenda su di Lui - Dio vi ha stabilito prove differenti
dai versetti rivelati, avrete allora ragione di dubitare di
Lui...In quanto all'essere il Libro sufficiente quale prova, Dio ha
rivelato: « O non basta loro dunque che noi Ti abbiamo rivelato
il Libro che viene loro recitato? Certo v'è in questo una grazia e
1un monito per gente che crede ». Quando Dio ha attestato che
il Libro è bastevole testimonianza - secondo quanto afferma il
testo - come si può contestare questa verità dicendo che il
Libro non è in sé una prova decisiva?... II, 1.
GIACCHÈ quel Giorno è un gran Giorno, sarebbe per te
assai difficile divenire come i credenti. Infatti i credenti di quel
Giorno sono gli abitatori del Paradiso, ma dimorano nel fuoco i
1negatori. E sappi per certo che Paradiso significa riconoscere
Colui Che Dio manifesterà e sottomettersi a Lui e fuoco [vuol
dire] la compagnia di quelle anime che non si sottopongono a
Lui né si arrendono al Suo compiacimento. Quel Giorno ti stimerai abitatore del Paradiso e sincero credente in Lui, ma in
realtà ti lascerai avvolgere dai veli e ti sarà dimora il fuoco più
profondo, anche se non te ne accorgerai.Paragonate la Sua manifestazione con quella del Punto del
Corano. Quante Lettere del Vangelo L'aspettavano con trepidazione, ma ecco che dopo la Sua dichiarazione per cinque anni
nessuno divenne abitator del Paradiso, tranne il Comandante dei
Fedeli [l'Imám ‘Alí] e coloro che Gli credettero in segreto. Gli
altri, pur convinti di abitare nel Paradiso, furono tutti annoverati
fra coloro cui è dimora il fuoco.Del pari guarda questa Rivelazione. Per disegni ispirati da
Dio, le essenze delle genti sono state messe in moto e fino ad
oggi sono stati prescelti trecentotredici discepoli. Nella terra di
Sád [Isfáhán], grande città alle apparenze, in ogni angolo dei cui
seminari vi è un'infinità di uomini reputati teologi e dottori,
quando giunse il momento in cui le intime essenze dovevano
dischiudersi, solo il suo setacciatore di grano indossò il manto
del discepolato. Ecco il mistero di ciò che i congiunti del Profeta Muhammad - la pace di Dio sia con loro - dissero di
questa Rivelazione, quando affermarono che l'umile sarà innalzato e umiliato il superbo.
Altrettanto dicasi della Rivelazione di Colui Che Dio manifesterà. Tra coloro ai quali giammai sovverrà di poter meritare il
biasimo di Dio, le cui pie azioni saranno d'esempio per tutti, vi
saranno molti che incarneranno il fuoco più profondo, quando
non vorranno convertirsi alla Sua Causa, mentre tra gli umili
servitori - che nessuno s'immaginerebbe avessero merito alcuno - molti avranno l'onore della vera fede e la Sorgente del
la munificenza li coprirà col manto dell'autorità. Perché qualunque cosa sia creata nella Fede di Dio è creata mediante la
potenza della Sua Parola. VIII, 14.NELLA manifestazione dell'Apostolo di Dio, tutti stavano
aspettandoLo con trepidazione, eppure hai udito come fu trattato al Suo apparire, ancorché se ne pavoneggiasse chiunque
mai Lo vedesse in sogno.Anche nella manifestazione del Punto del Bayán la gente si
alzava alla menzione del Suo Nome e notte e dì invocava con
fervore il Suo avvento e chi fra loro Lo sognasse si gloriava del
suo sogno; eppure ora che Egli Si è rivelato, investito della testimonianza più possente, nella quale la loro stessa religione
trova giustificazione, e quantunque un'infinità di persone attenda con ansia la Sua venuta, la gente, dopo aver sentito i Suoi
versetti, riposa comodamente nelle case, mentre in questo momento Egli, derelitto e solo, è confinato sul monte di Mákú.
State ben attente, o genti del Bayán, a non commettere atti
come piangere afflitti notte e dì per amor Suo, alzarvi alla menzione del Suo Nome, e poi in questo Giorno di fruizione Giorno in cui dovreste non solo alzarvi al Suo Nome, ma cercare una strada verso Colui Che personifica quel Nome - escludervi da Lui come con un velo. VI, 15.
AL tempo della manifestazione di Colui Che Diomanifesterà tutti dovranno essere ben istruiti negli insegnamenti
del Bayán, si che nessuno dei seguaci vi si aggrappi
esteriormente, rinunziando così a essere leale a Lui. Chiunque
lo farà gli sarà imputato il verdetto di ‘miscredente in Dio’.
Giuro sulla santa Essenza di Dio, se nel Bayán tutti si uniranno per aiutare Colui Che Dio manifesterà nei giorni della
Sua Rivelazione, neppure un'anima, no, neppure una creatura
73rimarrà sulla terra che non ottenga accesso al Paradiso. State in
guardia, perché sostanza ed essenza della religione di Dio non è
osservare, al tempo della Sua apparizione, quegli atti che sono
prescritti nel Bayán, bensì soccorrerLo. Ma chiunque, prima
ch'Egli Si manifesti, contravvenga alle ordinanze, anche nella
misura di un chicco d'orzo, avrà trasgredito al Suo comando.
Cercate rifugio in Dio da qualunque cosa vi possa sviare
dalla Fonte della Sua Rivelazione e aggrappatevi alla Sua Corda, perché chi si afferri alla fedeltà a Lui è giunto e giungerà a
salvazione in tutti i mondi.« Tale è il favore di Dio ch'Ei concede a chi vuole, e Dio è il
1È PER Dio che operate dal principio alla fine della vostra
vita eppure non compite un solo atto per amore di Colui Che è
la Sua Manifestazione, Cui ogni buona opera ritorna. Se aveste
così agito, il Dì della Resurrezione non avreste sofferto tanto.
Guardate come, ancorché grande sia la Causa, pure la gente
sia avvolta dai veli. Giuro per la santificata Essenza di Dio che
qualunque vera lode e opera offerta a Dio non è altro che un
lodare e un operare per Colui Che Dio manifesterà.
Non illudetevi d'essere virtuosi per amor di Dio, quando non
lo siete. Perché se veramente operaste per Dio lo fareste per
Colui Che Dio manifesterà e magnifichereste il Suo Nome. Gli
abitanti di questo monte, cui fa difetto la vera comprensione,
ripetono incessantemente le parole « Non v'è altro Dio che
Dio »; ma a che gli giova? Ponderate un istante acciocché un
velo non vi separi da Colui Che è l'Aurora della Rivelazione.
VIII, 19.IN ogni tempo e circostanza, Iddio è stato del tutto indipendente dalle Sue creature. Egli ha sempre desiderato - e così
sempre vorrà - che tutti gli uomini pervengano ai giardini del
Suo Paradiso in perfetto amore, senza che alcuno abbia a rattristare altrui, neppure per un istante, e tutti posino entro la culla
della Sua protezione e sicurezza fino al Dì della Resurrezione,
che segna l'aurora della Rivelazione di Colui Che Dio
manifesterà.Il Signore dell'universo non ha mai suscitato profeta né inviato Scrittura senza aver stabilito il Suo patto con tutti gli uomini, invitandoli ad accettare la Rivelazione e il Libro successivi, poiché le effusioni del Suo favore sono incessanti e illimitate. VI, 16.
1QUANTO siete cieche, o Mie creature, ... che, senz'alcun
diritto, L'avete confinato su una montagna [Mákú], dei cui
abitanti neppur uno è degno d'esser menzionato... Con Lui, cioè
con Me, non v'è nessuno tranne quei che è una delle Lettere del
Vivente del Mio Libro. In Sua presenza che è la Mia Presenza,
la notte non c'è neppure un lume acceso! Eppure in luoghi [di
culto] che in vari gradi fino a Lui s'estendono, miriadi di lumi
risplendono! Tutto ciò che è sulla terra fu per Lui creato e tutti
si giovano con delizia dei Suoi favori, eppure tali sono i veli che
li separano da Lui che Gli negano perfino un lume.
In questo Giorno, faccio dunque testimonianza alle Mie
1Nel Giorno Promesso a p. 16 Shoghi Effendi afferma che il Báb
rivelò questo passo « parlando con la voce di Dio ».
75creature, perché la testimonianza di nessun altro che Me è stata
o sarà mai degna di menzione al Mio cospetto. Affermo che per
le Mie creature nessun Paradiso è più sublime del sostare innanzi al Mio volto e del credere alle Mie sante Parole, laddove
nessun fuoco è stato o sarà per loro più bruciante dell'essere
velate alla Manifestazione del Mio eccelso Essere e del non credere alle Mie Parole.
Potreste argomentare: « Com'è che parla a Nostro nome? »
Avete letto le parole sconvenienti che proferiste nel passato, rispecchiate nel testo del Mio Libro? e non vi vergognate ancora?
Avete ora visto che la verità del Mio Libro è stata definitivamente dimostrata e tramite quella Scrittura ciascuno di voi
oggi professa fede in Me. Non è molto lontano il giorno in cui
capirete prontamente che la vostra gloria è nel credere in questi
santi versetti. Ma oggi che solo il credere in questa Fede vi giova veramente, ve ne siete privati a cagione di cose che vi portano discapito e vi arrecheranno nocumento, mentre Colui Che
è la Manifestazione del Mio Essere è rimasto e rimarrà sempre
immune da qualunque danno; e qualsivoglia discapito sia apparso o apparirà finirà per ritorcersi contro voi stessi. II, 1.
QUANTE persone sono profondamente versate in tutte le
scienze, eppure è solo la loro adesione alla santa Parola di Dio
che deciderà della loro fede, perché il frutto di ogni scienza non
è altro che la conoscenza dei precetti divini e la sottomissione al
Suo compiacimento. II, 1.NESSUNA cosa creata raggiungerà mai il proprio paradiso a
meno che non appaia nel supremo grado di perfezione ad essa
ascritto. Per esempio, questo cristallo rappresenta il paradiso
76della pietra di cui la sua sostanza è fatta. Del pari si danno vari
stadi nel paradiso del cristallo... Finché era pietra, esso non valeva nulla, ma raggiunta la perfezione del rubino - potenzialità
in esso latente - a quanti carati arriverà? Altrettanto dicasi di
ogni creatura.Ma l'uomo raggiunge il suo più alto stadio mercé la fede in
Dio in ogni Dispensazione e accettando ciò ch'Egli ha rivelato,
e non per via della dottrina, poiché in ogni nazione vi sono sapienti versati in molte scienze. Né vi perviene in virtù dell'opulenza, perché è altresì evidente che tra i vari ceti in tutte le nazioni vi sono ricchi possidenti. Altrettanto dicasi di altre vanità.
Perciò vera conoscenza è il conoscere Dio che, a sua volta,
non è altro che riconoscere la Sua Manifestazione in ciascuna
Dispensazione. E non v'è dovizia altrove che nella povertà in
tutto tranne Dio e nella santità da tutto fuorché Lui - condizione
che può inverarsi solo quando sia dimostrata verso Colui Che è
l'Alba della Sua Rivelazione. Ma ciò non significa che non si
debba rendere lode alle precedenti Rivelazioni - cosa, anzi,
assolutamente inaccettabile, giacché si conviene che l'uomo, nel
compiere diciannove anni, ringrazi per il giorno in cui fu
concepito come embrione. Perché se questo non fosse esistito,
come avrebbe potuto quegli raggiungere il suo presente stato?
Del pari, se non vi fosse stata la religione insegnata da Adamo,
questa Fede non sarebbe giunta al suo presente stadio. Così
considera l'evolversi della Fede di Dio fino alla fine che non ha
fine. V, 4.dichiarazione di Muhammad e ogni anno un'infinità di persone
è andata in processione attorno alla Casa di Dio [la Mecca].
77Negli ultimi anni di questo periodo Colui Che è il Fondatore
della Casa vi Si recò in pellegrinaggio. Gran Dio! C'era grande
affluenza di pellegrini d'ogni setta. Eppure nessuno Lo
riconobbe, benché Egli abbia ravvisato ciascuno di loro - anime
fortemente costrette nei vincoli del Suo precedente
comandamento. L'unico che Lo riconobbe e Lo accompagnò nel
1pellegrinaggio è colui attorno al quale si rivolgono otto V á hid,
in cui Dio S'è gloriato innanzi alle Schiere Celesti in virtù del
suo completo distacco e della sua totale dedizione alla Volontà
di Dio. Ciò non significa ch'egli fu fatto oggetto di uno speciale
favore: no, questa è una grazia che Iddio ha elargito a tutti gli
uomini, che, pure, se ne sono lasciati tagliare fuori come per un
velo. Nel primo anno di questa Rivelazione, il Commento della
Sura di Giuseppe era stato largamente dispensato. Nondimeno,
quando s'avvidero che non v'erano sostenitori, le genti esitarono
ad accettarlo; e mai sovvenne loro che quel Corano cui
un'infinità di anime oggi tributa fedeltà fu rivelato nell'intimo
cuore del mondo arabo, eppure per non meno di sette anni
nessuno ne accettò apertamente la verità tranne il Comandante
dei Fedeli [l'Imám ‘Alí] - la pace di Dio discenda su di lui - il
quale, per effetto delle prove conclusive recitate dalla suprema
Testimonianza di Dio, riconobbe la Verità e non volse lo
sguardo ad altri. Così il Dì della Resurrezione Iddio chiederà a
ciascuno che cosa abbia compreso e non se abbia seguito orme
d'altri. Quante persone, avendo prestato ascolto ai santi versetti,
si sono umilmente inclinate e hanno abbracciato la Verità, ma
non così il loro maestro. Perciò fa d'uopo che ciascuno si assuma la propria responsabilità e che nessun altro la porti per lui.
All'apparizione di Colui Che Dio manifesterà, i più illustri tra i
1È un’allusione a Quddús, « che il Bayán Persiano elogiò come quel
compagno di pellegrinaggio, attorno al quale si rivolgono otto Váhid »
( Dio Passa nel Mondo, p. 49 ).dotti e i più umili tra gli uomini saranno tutti ugualmente giudicati. Quante volte le persone più mediocri hanno riconosciuto
la verità, mentre i più dotti sono rimasti avvolti dentro i veli.
Così in ciascuna Dispensazione un certo numero di anime entra
nel fuoco per aver seguito orme altrui. IV, 18.
MEGLIO è trascrivere sia pure un unico dei Suoi versetti
che ricopiare il Bayán intero e tutti i libri scritti nella
Dispensazione del Bayán, perché tranne le Sue Scritture, che
dureranno fino alla Rivelazione successiva, tutto sarà eliminato.
E chi trascriva con vera fede anche una sola lettera di quella
Rivelazione, la sua ricompensa sarà maggiore che se avesse
ricopiato tutte le Scritture divine del passato e tutto quello che è
stato scritto durante le precedenti Dispensazioni. Continua in
ugual modo a risalire attraverso le Rivelazioni, l'una dopo
l'altra, sapendo che il tuo progredire nella Conoscenza di Dio
così non avrà mai fine, come non può avere alcun principio.
VII, 13.O GENTI dei Bayán! State in guardia, perché il Dì della
Resurrezione nessuno troverà luogo ove fuggire. Egli sfolgorerà
improvviso e pronuncerà il verdetto che Gli piacerà. Se lo
vorrà, innalzerà gli umili e umilierà i potenti, come fece nel
Bayán, oh se poteste capire! E salvo Lui, nessuno è pari a
questo. Ciò che ordinerà sarà portato a compimento e nulla
rimarrà incompiuto. VII, 9.GLI uomini, poiché sono tutti scaturiti dall'ombra dei Segni
della Sua Divinità e Signoria, tendono sempre a seguire una
strada nobile e eccelsa. E poiché mancano d'occhio veggente
79onde riconoscere l'Amato, vengono meno al loro dovere di palesare mansuetudine e umiltà verso di Lui. Nondimeno dall'inizio alla fine delle loro vite, ossequienti alle leggi sancite nella
precedente religione, essi adorano Dio, Lo pregano devoti,
s'inchinano innanzi alla Sua Realtà divina e si mostrano sottomessi alla Sua sublime Essenza. Ma nell'ora della Sua manifestazione, rivolgono tutti lo sguardo verso il proprio essere, escludendosi così da Lui, perché nel loro elucubrare vedono in
Lui un uomo come loro. Lungi dalla Gloria di Dio sia tale paragone. In verità quell'Essere augusto rassomiglia al sole materiale, i Suoi versetti sono come i raggi e quei credenti che in Lui
credono sinceramente sono tutti quali specchi ove il sole si rifletta. La loro luce è pertanto un mero riflesso. VII, 15.
O GENTI del Bayán! Se credete in Colui Che Diomanifesterà, è a vostro vantaggio che credete. Egli fu e rimarrà
sempre indipendente da tutti. Per esempio, se ponete un'infinità
di specchi innalzi al sole, essi lo rifletteranno tutti
riproducendone l'immagine, ma il sole in se stesso non dipende
affatto dall'esistenza degli specchi e dei soli che essi
riproducono. Tali sono i limiti degli esseri contingenti nel loro
rapporto con la manifestazione dell'Ente Sempiterno...
Oggi non meno di settantamila persone si recano ogni anno
pellegrini alla santa Casa di Dio in ossequio all'ingiunzione del
Suo Apostolo, mentre per sette anni Colui Che ordinò questo
precetto rimase rifugiato sui monti della Mecca. E così fu, sebbene ben maggiore del comandamento sia Colui Che lo istituì.
Quindi tutta questa gente che oggi fa il pellegrinaggio non lo fa
con vera comprensione; altrimenti in questo Giorno del Suo
Ritorno, ben più possente della Sua Dispensazione precedente,
avrebbe ottemperato al Suo comandamento. Ma guardate ora
quel che è accaduto: uomini che fanno professione di fede nella
80Sua religione trascorsa, che notte e dì si prosternano adoranti in
Nome Suo Lo hanno posto a dimorare sopra un monte, laddove
si sentirebbero tutti assai onorati dal pervenire a riconoscerLo.
VII, 15.IL motivo per cui è stato ingiunto di star soli nei momenti di
devozione è questo, che tu rivolga tutta l'attenzione al rimembrare Iddio, che il tuo cuore sia sempre animato dal Suo Spirito
e non escluso dal tuo Benamato come da un velo. Non pronunzino le tue labbra preghiere in lode a Dio, mentre il tuo cuore
non è intonato all'eccelsa Vetta di Gloria e al Foco della comunione. Così se ti accadrà di vivere il Dì della Resurrezione, lo
specchio del tuo cuore sarà rivolto verso Colui Che è l'Astro
della Verità; e al primo sfolgorar della Sua luce, subito il suo
splendore ti si rifletterà nel cuore. Poiché Egli è Sorgente d'ogni
bene e tutto ritorna a Lui. Ma s'Egli apparisse mentre ti sei
rivolto meditabondo verso te stesso, non te ne gioveresti, a
meno che tu non menzionassi il Suo Nome con parole ch'Egli
abbia rivelato. Nell'imminente Rivelazione è Lui, infatti, il Ricordo di Dio, mentre le preghiere che offri ora sono state prescritte dal Punto del Bayán, laddove Colui Che risplenderà radioso il Dì della Resurrezione è la Rivelazione dell'intima realtà
racchiusa entro il Punto del Bayán - Rivelazione più potente,
infinitamente più potente di quella che l'ha preceduta. IX, 4.
SI conviene che, dopo ogni preghiera, il servo supplichi
Iddio di elargire misericordia e perdono ai suoi genitori. Al che
si leverà l'invocazione di Dio: « Mille volte mille quel che hai
81chiesto per i tuoi genitori sarà la tua mercede! » Benedetto è
colui che ricorda i genitori quando rivolge lo spirito a Dio. In
verità, non v'è altro Dio che Lui, il Possente, il Benamato.
VIII, 16.ESSENDO la forma materiale il trono dell'intimo tempio,
questo risente tutto ciò che accade a quella. In realtà chi si
rallegra nella gioia, o nel dolore si rattrista, è l'intimo tempio del
corpo, non il corpo stesso. Essendo questo il trono su cui è
assiso l'intimo tempio, Dio ha disposto che se ne prenda la
massima cura, si che non se ne abbia a provar nulla che possa
cagionare ripugnanza. L'intimo tempio vede la propria forma
materiale, che ne è il trono. Così portando rispetto a questa, è
come se ne fosse oggetto quello; altrettanto dicasi in caso
contrario.Pertanto, è stato ordinato che alle salme sia reso massimo
onore e rispetto. V, 12.AL tempo dell'apparizione di Colui Che Dio manifesterà, se
agirai per amore del Punto del Bayán, le tue opere saranno
considerate come se tu le avessi compiute per altri che Dio,
perché quel Giorno il Punto del Bayán è Colui Che Dio manifesterà...
Ecco perché all'inizio di ciascuna Dispensazione vaste moltitudini, stoltamente illuse che le proprie opere siano per Dio,
sprofondano e declinano nell'empietà, ma non lo capiscono,
salvo chi Egli guida a Suo comando.È meglio per l'uomo guidare un'anima che possedere tutto
quello che si trova fra oriente e occidente. Similmente per colui
che è guidato la guida vale più di tutte le cose esistenti sulla ter 82
ra, perché per questa guida, morto, egli otterrà accesso al Paradiso, mentre a cagione delle cose del mondo basso, dopo la
morte, ne riceverà i deserti. Quindi Dio desidera che tutti gli
uomini siano ben guidati mercé la potenza delle Parole di Colui
Che Dio manifesterà. Ma non si lasceranno guidare i presuntuosi; saranno separati dalla Verità, taluni per via della dottrina,
talaltri a cagione di gloria e potenza, altri ancora per motivi
personali, nessuno dei quali sarà loro di giovamento alcuno
nell'ora della morte.Sta ben attento, acciocché ti sia dato di procedere diritto,
istradato da Colui Che è la Fonte della Guida Divina, sul Ponte
più affilato di una spada e più sottile di un capello, sì che le
cose che hai compiuto per amor di Dio dall'inizio alla fine dei
tuoi giorni non abbiano per caso a tramutarsi, tutt'a un tratto e a
tua insaputa, in azioni malaccette agli occhi Suoi. In verità Dio
guida chi vuole sulla via dell'assoluta certezza. VII, 2.
TUTTI aspettano con trepidazione il Suo apparire, eppure
non essendo i loro occhi interiori rivolti verso Lui, è giocoforza
che dolore Lo colga. Nel caso dell'Apostolo di Dio - la benedizione di Dio si posi su di Lui - prima che Egli rivelasse il Corano tutti Ne attestavano la devozione e le nobili virtù. Ma vedeteLo dopo la rivelazione del Corano: con tali ingiuriose insolenze Lo investirono, quali la penna ha vergogna di narrare. Del
pari guardate il Punto del Bayán: chiunque Lo conobbe ha chiara contezza della Sua condotta prima che Egli dichiarasse la Sua
missione. Ora che Si è manifestato, benché abbia fino ad oggi
rivelato non meno di cinquecentomila versetti su svariati temi,
guardate quante calunnie se Ne fanno, sì sconvenienti che la
penna ha vergogna di menzionarle. Ma se tutti ottemperassero
alle ordinanze di Dio quell'Albero del cielo non sarebbe còlto
da tristezza. VI, 11.GLI atti di Colui Che Dio manifesterà sono come il sole e le
opere d'uomo, purché si conformino al beneplacito di Dio, si
rassomigliano a luna o stelle... Così, al tempo dell'apparizione
di Colui Che Dio manifesterà, qualunque seguace del Bayán si
attenga ai Suoi precetti e vegga se stesso e le proprie azioni
come stelle esposte alla luce del sole avrà còlto il frutto della
propria esistenza; sennò quel titolo di ‘stella’ non gli si attaglierà. Varrà invece per coloro che credano sinceramente in Lui, per
coloro che si facciano cosa scialba e irrilevante di giorno e
risplendano di luce nottetempo.Eccovi il frutto di questo precetto, se solo il Dì della Resurrezione vi fosse alcuno ad osservarlo. Eccovi l'essenza di ogni
dottrina e virtuosa azione, se alcuno vi pervenisse. Se le genti
del mondo avessero fissato lo sguardo su questo principio, mai
nessun Esponente della Rivelazione divina li avrebbe considerati cosa da nulla all'inizio della Dispensazione. Ma tant'è, nel
cuore della notte ciascuno vede quella luce che egli stesso, secondo le proprie capacità, emana, dimentico che allo spuntar del
giorno essa si affievolirà fino a svanir nel nulla innanzi
all'abbacinante sfolgorar del sole.La luce dei popoli del mondo è la loro conoscenza e il loro
dire; laddove gli splendori irradiati dalle azioni gloriose di Colui Che Dio manifesterà sono le Sue Parole, pel cui potere Egli,
arrotolato [come un tappeto] l'intero mondo dell'esistenza, lo
assoggetta alla propria autorità correlandolo a Se Stesso; indi
quale Portavoce di Dio, Fonte della Sua luce divina - esaltato e
glorificato Egli sia - proclama: « In verità, in verità Io sono
Dio, non v'è altro Dio all'infuori di Me; in verità tranne Me tut
ti gli altri sono Mie creature. Dite, o Mie creature! Me solo,
dunque, dovete temere ». V III, 1.SAPPI che nel Bayán la purificazione è reputata il mezzo
più gradito per conseguire la vicinanza a Dio e, tra tutte le
azioni, la più meritoria. Pertanto forbisci le orecchie, che non
odano altra menzione che Dio, e purifica gli occhi, che non
vedano altri che Dio, e la coscienza, che non percepisca altri
che Dio, e la lingua, che non proclami altri che Dio, e la mano,
che non scriva altro che le parole di Dio, e il sapere, che non
comprenda altri che Dio, e il cuore, che non aneli ad altri che a
Dio; del pari purifica ogni tuo atto e occupazione, acché tu
possa essere nutrito nel paradiso del puro amore e ti sia dato
pervenire al cospetto di Colui Che Dio manifesterà, adorno
d'una purità che di molto Gli aggrada e santificato da coloro che
se Ne sono stornati e non Lo sostengono. Ecco come potrai
manifestare una purezza che ti gioverà.Sappi che l'orecchio che con vera fede ascolti le Sue Parole
sarà incolume dal fuoco. Così il credente nel riconoscerLo apprezzerà la trascendenza delle Sue Parole celestiali, Lo preferirà
sinceramente ad altri e si rifiuterà di volgere i suoi affetti verso
coloro che non credano in Lui. Tutto quanto si colga nella vita
avvenire è frutto di questa sola fede. In verità chiunque con vera
fede guardi alle Sue Parole è meritevole del Paradiso e colui la
cui coscienza con vera fede renda testimonianza alle Sue Parole
abiterà nel Paradiso e giungerà al cospetto di Dio; e colui la cui
bocca con vera fede proferisca le Sue Parole avrà dimora in
Paradiso, dove estasi lo rapirà nel suo lodare e glorificare Dio,
l'Eterno, le Cui Rivelazioni di gloria mai finiscono, le brezze
salutari della Cui santità mai cessano. E la mano che con vera
fede trascriva le Sue Parole sarà colmata da Dio, in questo
mondo e nell'altro, di cose assai pregiate; e il petto che affidi
alla memoria le Sue Parole, se è petto di credente, Iddio lo farà
traboccante del Suo amore; e il cuore ove alberghi l'amore delle Sue Parole e che in sé manifesti i segni della vera fede, allorché il Suo Nome venga menzionato, ad illustrare il detto
85« quando si nomini il Santo Nome di Dio, trema il loro cuore » ,
quel cuore diverrà oggetto degli sguardi del favore divino e il
Dì della Resurrezione sarà molto lodato da Dio. IX, 10.
SE al tempo dell'apparizione di Colui Che Iddio manifesterà
tutti coloro che dimorano sulla terra testimoniassero una cosa in
un modo ed Egli in modo differente, la Sua testimonianza
sarebbe come il sole e le loro quale miraggio riprodotto in uno
specchio che non si trovi innanzi al sole, ché altrimenti la loro
testimonianza sarebbe stata fedele riflesso della Sua.
Giuro per la più sacra Essenza di Dio che un solo rigo delle
Parole da Lui proferite è più sublime delle parole dette da tutti
coloro che dimorano sulla terra. Anzi, chiedo perdono per aver
fatto tale paragone. Com'è possibile confrontare il riverbero del
sole in uno specchio con i suoi raggi meravigliosi nel cielo
visibile? L'uno si trova nello stadio della nullità, l'altro, per la
giustizia di Dio - santificato e magnificato sia il Suo Nome - in
quello della Realtà delle cose...Se il Giorno della Sua manifestazione un re facesse cenno
della propria sovranità, sarebbe come se uno specchio sfidasse
il sole dicendo: « La luce è in me »; e del pari se, quel Giorno,
un uomo di cultura si proclamasse esponente del sapere, o un
facoltoso possidente facesse sfoggio di opulenza, o un'autorità
affermasse il suo potere, o un grande personaggio ostentasse la
sua gloria. No, costoro farebbero di sé lo zimbello dei pari loro,
e come sarebbero giudicati da Colui Che è il Sole della Verità!
III, 12.NON è permesso porre domande a Colui Che Dio manifesterà, salvo quelle che Gli si confanno, poiché il Suo è lo Stadio
dell'Essenza della Rivelazione divina... Ogni segno di liberalità
visibile nel mondo non è altro che un'immagine della Sua liberalità; ogni cosa deve l'esistenza al Suo Essere... Il Bayán è, dal
principio alla fine, ricettacolo di tutti i Suoi attributi e forziere
del Suo fuoco e della Sua Luce. A chi desiderasse porre domande è consentito farlo solo per iscritto, affinché dalla Sua risposta scritta egli abbia a ricavarne ampia comprensione ed essa
sia quale segno da parte dell'Amato. Ma nessuno chieda cosa
che si possa dimostrare indegna del Suo stadio eccelso. Per
esempio, sarebbe ignorante e sgradito chiunque chiedesse a un
mercante di rubini il prezzo della paglia: sarebbero altresì
inaccettabili al Suo cospetto le domande dei più altolocati notabili del mondo, eccetto le parole ch'Egli proferirà di Se Stesso
il Giorno della Sua manifestazione.Pare di veder gente che, spinta dal proprio elucubrare, Gli
inoltri domande verbali o scritte su ciò che è stato rivelato nel
Bayán ed Egli risponda con parole non Sue, ma ispirate da Dio,
dicendo: « In verità, in verità Io sono Dio, non v'è altro Dio
all'infuori di Me. Sono Io Che ho chiamato tutte le cose create
all'esistenza, Che ho suscitato Messaggeri divini nel passato e
inviato Loro Libri. Badate di non adorare altri che Dio Colui
Che è Mio e Vostro Signore: eccovi l'indiscussa verità. Ma per
Me sarà lo stesso; se crederete in Me, farete bene alle vostre
anime e se non crederete in Me né in quello che Dio Mi ha rivelato, vi lascerete tagliar via, come da un velo. In verità sono
stato indipendente da voi finora e indipendente rimarrò in fu
turo. Perciò, o creature di Dio, si conviene che soccorriate voi
stesse e crediate nei Versetti che ho rivelato... » III, 13.
87IL Bayán sarà l'infallibile bilancia di Dio fino al Dì della
Resurrezione, che è il Giorno di Colui Che Dio manifesterà. Chi
agirà ossequiente a ciò che vi è rivelato dimorerà nel Paradiso
all'ombra della Sua affermazione e al cospetto di Dio sarà nel
novero delle Lettere più sublimi; ma chi se ne discosti, sia pure
di tanto quanto una punta di chicco d'orzo, sarà consegnato al
fuoco e inserito all'ombra della negazione. Questa verità è stata
altresì esposta a chiare lettere nel Corano, dove più volte Dio ha
scritto che chiunque emetta un verdetto contrario ai termini da
Lui fissati avrà reputazione d'infedele...Pochissimi sono coloro che, in questi giorni, si attengono
alle norme stabilite nel Corano. Anzi, non ve n'è alcuno, salvo
chi Dio abbia voluto. Ma se ve ne fosse uno e se non avesse seguito i canoni rivelati nel Bayán, le sue opere non gli sarebbero
di giovamento alcuno, come a nulla giovarono le pie opere dei
monaci cristiani, poiché al tempo della Manifestazione
dell'Apostolo di Dio - le benedizioni di Dio discendano su di
Lui - essi si accontentarono delle direttive impartite nel Vangelo.
Se avessero veramente ottemperato alle regole divine statuite
nel Corano, non sarebbero stati pronunciati verdetti avversi
contro Colui Che è l'Albero della Verità divina. Come fu rivelato: « Poco manca che si spacchino i cieli e si squarci la terra e
1crollino in polvere i monti ». E tuttavia quanto più duri di
questi monti devono essere i loro cuori, che non si sono smossi!
In verità agli occhi di Dio non v'è paradiso più glorioso del
conseguire il Suo compiacimento. II, 6.L’UNICO vero Dio può essere paragonato al sole e il
credente a specchio: posto innanzi al sole, lo specchio subito ne
riverbera la luce. Il miscredente può essere assomigliato a
pietra: per quanto a lungo rimanga esposta alla luce del sole,
1essa non potrà mai rifletterlo. Così il primo offre la via in
sacrifizio, ma il secondo, quel che fa, contro Dio lo fa. In verità,
se Dio lo voglia, può tramutare la pietra in specchio, ma la
persona rimane rassegnata al proprio stato. Se avesse anelato a
divenire cristallo, Iddio gliene avrebbe fatto assumere la forma,
perché quel Giorno qualsiasi ragione induca il credente a
credere in Lui sarà disponibile anche al negatore. Ma quando
costui si lasci avvolgere dai veli, quella medesima ragione lo
esclude come un velo. Orbene, è oggi chiaro ed evidente che
chiunque abbia drizzato il volto verso Dio, l'Unico Vero, ha
creduto in Lui a causa del Bayán, laddove per la stessa ragione
sono stati privati coloro che un velo avvolge. VI, 4.
GIURO per la santissima Essenza di Dio - esaltato e glorificato sia - che il Giorno dell'apparizione di Colui Che Dio manifesterà, aver letto mille volte il Bayán non sarà come aver letto un solo versetto rivelato da Colui Che Dio manifesterà.
Rifletti un istante e osserva come nell'Islám tutto abbia un
definitivo e fondamentale inizio nel Libro di Dio. Considera in
egual modo il giorno della Rivelazione di Colui Che Dio manifesterà, Colui nel Cui pugno si trova la sorgente delle prove, e
non permettere che fallaci considerazioni ti chiudano a Lui,
perché Egli le sopravanza di gran lunga e tutte le prove procedono dal Libro di Dio, che è di per sé la suprema testimonianza
non essendo dato ad alcuno di produrne l'uguale. Se miriadi di
dottori, pur versati nella logica, nella scienza della grammatica,
nel diritto, nella giurisprudenza e simili, si allontanassero dal
Libro di Dio, essi sarebbero tutti dichiarati miscredenti.
Così il frutto è nella suprema testimonianza, non nelle cose da
essa derivate. E sappi per certo che ogni lettera rivelata nel
Bayán è intesa solamente a suscitare sottomissione a Colui Che
Dio manifesterà, perché è Lui Che, ancor prima di manifestarSi,
89IN questa Rivelazione il Sire dell'universo Si è degnato di
elargire al Punto del Bayán le Sue possenti parole e i Suoi
luminosi segni e ha disposto che essi siano la Sua
incomparabile testimonianza per tutte le creature. Se pur si
adunassero tutti i popoli che dimorano sulla terra, non sarebbero
capaci di produrre un unico versetto come quelli che Dio ha
fatto fluire dalla bocca del Punto del Bayán.In verità, ogni creatura vivente che si soffermasse a meditare
capirebbe indubbiamente che questi versetti non sono opera
d'uomo, ma da ascriversi soltanto a Dio, l'Unico, l'Impareggiabile, Che li fa sgorgare dalla bocca di chi voglia e non li ha rivelati né li rivelerà per altro tramite che il Foco della Primeva
Volontà di Dio. È per le Sue dispensazioni che sono suscitati
Messaggeri divini e inviate Scritture celestiali. Se esseri umani
avessero potuto compiere questa impresa, sicuramente qualcuno
avrebbe prodotto almeno un versetto durante il periodo di
milleduecentosettant'anni intercorsi tra la rivelazione del Corano e quella del Bayán. Ma gli uomini se ne sono dimostrati incapaci e non vi son riusciti, benché abbiano tentato, con la loro
violenta possanza, di spegnere la fiamma del Verbo Divino.
II, 1.VEDI quante persone ogni anno si recano in pellegrinaggio
alla Mecca e v'incedono attorno in adorante processione, mentre
Colui per la potenza della Cui Parola la Caaba [il santuario della
Mecca] è divenuta oggetto di culto è dimenticato su questo
90monte. Egli non è altri che l'Apostolo di Dio, poiché la Rivelazione di Dio può essere paragonata al sole: per quanto innumerevoli siano le sue albe, non v'è che un unico sole e da
esso dipende la vita d'ogni cosa. È chiaro ed evidente che il fine
di tutte le Dispensazioni precedenti è stato quello di spianare la
via all'avvento di Muhammad, l'Apostolo di Dio. Queste Dispensazioni, compresa quella di Muhammad, hanno avuto a
loro volta come mèta la Rivelazione proclamata dal Qá'im.
L'intimo scopo di questa Rivelazione, come delle precedenti, è
stato quello d'annunziare l'avvento della Fede di Colui Che Dio
manifesterà. E a sua volta questa Fede - la Fede di Colui Che
Dio manifesterà - assieme a tutte le Rivelazioni che la
precorsero, ha per obiettivo la Manifestazione destinata a succederle. E quest'ultima, non diversamente da tutte le precedenti,
prepara la via per la Rivelazione che dovrà ancora seguirla. Il
corso del sorgere e declinar del Sole della Verità continuerà così
indefinitamente - è un corso che non ha avuto principio né avrà
fine.Beato colui che in ogni Dispensazione riconosce l'Intendimento di Dio per quella Dispensazione e non se ne priva rivolgendo lo sguardo alle cose del passato. IV, 12.
L’ESSENZA di questo capitolo è come segue: ciò che
s'intende per Dì della Resurrezione è il Giorno in cui l'Albero
della Realtà divina appare, ma tra i seguaci dell'Islám sciita non
si vede alcuno che ne abbia capito il senso; essi al contrario
hanno fantasticato una cosa che non ha realtà presso Dio. A Suo
giudizio e nell'uso di coloro che sono iniziati ai misteri divini,
Dì della Resurrezione significa questo: che dall'apparizione di
Colui Che è l'Albero della Realtà divina, in qualunque periodo e
con qualsivoglia nome, fino all'istante della Sua scomparsa,
quello è il Dì della Resurrezione.Per esempio, dall'inizio della missione di Gesù - la pace sia
con Lui - fino al giorno della Sua ascensione, fu la Resurrezione di Mosè. Infatti durante quel periodo la Rivelazione di
Dio rifulse mediante l'apparizione della Realtà divina, Che con
la Sua Parola ricompensò ogni credente in Mosè e con la Sua
Parola castigò ogni negatore, perché la Testimonianza di Dio
per quel Giorno era quella ch'Egli aveva solennemente affermata nel Vangelo. E dall'inizio della Rivelazione dell'Apostolo
di Dio - la benedizione di Dio discenda su di Lui - fino al
giorno della Sua ascensione, fu la Resurrezione di Gesù - la
pace sia con Lui - quando l'Albero della Realtà divina si palesò
nella persona di Muhammad, ricompensando con la Sua Parola
tutti i credenti in Gesù e con la Sua Parola castigando tutti i
negatori. E dal momento in cui l'Albero del Bayán apparve fin
quando disparirà è la Resurrezione dell'Apostolo di Dio, com'è
divinamente predetto nel Corano; e questa ebbe inizio allorché
erano trascorse due ore e undici minuti dalla sera del cinque
1jamádíyu'l-avval 1260 A.H. , che è l'anno 1270 dacché
Muhammad dichiarò la Sua Missione. Fu allora che ebbe inizio
il Giorno della Resurrezione del Corano e fino alla scomparsa
dell'Albero della Realtà divina è la Resurrezione del Corano.
Ogni cosa giunge allo stadio della perfezione al sopravvenire
della sua resurrezione. La religione dell'Islám giunse a perfezione all'inizio di questa Rivelazione e dagli albori di questa Rivelazione fino al suo tramonto, appariranno i frutti dell'Albero
dell'Islám, quali che siano. La Resurrezione del Bayán sopraggiungerà all'apparire di Colui Che Dio manifesterà. Il Bayán
oggi è allo stadio del seme; la sua perfezione finale diverrà apparente all'inizio della manifestazione di Colui Che Dio mani
manifesterà. Egli è manifestato al fine di spiccare i frutti degli
alberi che ha piantato, poiché la Rivelazione del Qá'im [Colui
Che Si leva], discendente di Muhammad - la benedizione di
Dio discenda su di Lui - è esattamente uguale alla Rivelazione
1dell'Apostolo di Dio [Muhammad]. Egli appare solo per spigolare i frutti dell'Islám dai versetti coranici che Egli [Muhammad] ha seminato nei cuori degli uomini. E non v'è altro modo
di raccogliere i frutti dell'Islám salvo mediante la lealtà e la fede
in Lui [il Qá'im]. Ma oggi ne sono risultate solo contrarietà,
perché, quantunque Egli sia apparso nell'intimo cuore di
quell'Islám che tutte le genti professano a causa dei loro rapporti con Lui [il Qá'im], tuttavia è stato ingiustamente confinato
sul Monte di Mákú, nonostante che nel Corano Iddio abbia
promesso a tutti l'avvento del Dì della Resurrezione. E quel
Giorno tutti gli uomini saranno radunati innanzi a Dio e giungeranno in Sua Presenza, che significa comparire innanzi a Colui Che è l'Albero della Realtà divina e giungere al Suo cospetto, giacché non è possibile presentarsi innanzi alla Più Santa
Essenza di Dio, né è concepibile ambire al ricongiungimento a
Lui: per quanto riguarda il comparire innanzi a Lui e l'incontrarLo è dato solo raggiungere l'Albero Primevo. II, 7.
LA prova prodotta da Dio non potrà mai paragonarsi alle
prove allegate dai popoli e dalle tribù della terra; e non v'é
ombra di dubbio che Dio non esibisce evidenza se non pel
tramite di Quei Che è trascelto quale Sua supremaTestimonianza. Inoltre la prova dei versetti rivelati dimostra
inoppugnabilmente da sola e per se stessa, l'assoluta impotenza
di tutte le cose create sulla terra, poiché è una prova che
proviene da Dio e che durerà fino al Giorno della Resurrezione.
E chi riflettesse sull'apparizione di questo Albero attesterebbe senza dubbio la sublimità della Causa di Dio. Poiché se
uno della cui vita sono trascorsi solo ventiquattro anni e che è
profano in quelle scienze in cui tutti sono versati recita ora versetti di tal foggia senza riflettere o esitare, scrive, nello spazio di
cinque ore, mille versetti di preghiera senza mai posare la penna
93e produce commentari e dotti trattati su temi così elevati come
la vera comprensione di Dio e dell'unicità del Suo Essere, in
modo tale che dottori e filosofi confessano sorpassare la loro
capacità d'intendere, allora non v'ha dubbio che tutto quello che
è stato manifestato è ispirato da Dio. Questi teologi, che pur
hanno dedicato tutta la vita a zelanti studi, quanta fatica durano
per scrivere una sola riga d'arabo! E poi, dopo tanti sforzi ne
risultano solo parole indegne d'essere menzionate. Tutte queste
cose tengon luogo di prova per le genti; altrimenti la religione
di Dio è troppo possente e gloriosa perché sia dato intenderla
mediante altro che se stessa; anzi, è per suo mezzo che tutto il
resto vien capito. II, 1.SIA lodato Iddio Che ci ha permesso d'aver contezza di
Colui Che Dio manifesterà il Dì della Resurrezione, sì che ci sia
dato di giovarci del frutto della nostra vita e non ci sia negato di
pervenire al cospetto di Dio: vero scopo della nostra creazione e
unico fondamentale intendimento di ogni nostro virtuoso agire.
Tale è la grazia che Iddio ci ha elargito; in verità, Egli è il
Munificentissimo, il Benigno. Sappi che vi riuscirai credendo
con fede incrollabile. Ma non potendo tu giungere allo stato
della fede incrollabile, per l'insinuarsi dei veli dei tuoi desideri
egoistici, rimarrai nel fuoco, eppure non te ne accorgerai. Il Dì
della Sua manifestazione, se non crederai sinceramente in Lui,
nulla potrà salvarti dal fuoco, anche se compirai ogni virtuosa
azione. Ma se aderirai alla Verità, nel Libro di Dio ti saranno
ascritte tutte le cose buone e degne e di questo gioirai nell'eccelso Paradiso fino alla Resurrezione successiva.
Rifletti con debita attenzione, poiché il sentiero è molto angusto, ancorché sia più ampio dei cieli e della terra e di quel che
v'è frammezzo. Per esempio, se tutti coloro che aspettavano
l'adempimento della promessa di Gesù avessero avuto certezza
94della manifestazione di Muhammad, l'Apostolo di Dio, nessuno
si sarebbe allontanato dai detti di Gesù. Altrettanto nella
Rivelazione del Punto del Bayán, se tutti avessero certezza che
questi è lo stesso Mihdí [Colui Che è Guidato] Promesso Che
l'Apostolo di Dio predisse, neppure un credente nel Corano si
discosterebbe dai detti dell'Apostolo di Dio. E la stessa cosa
vedrete anche nella Rivelazione di Colui Che Dio manifesterà,
perché se tutti avessero certezza che Egli è proprio ‘Colui Che
Dio manifesterà’ predetto dal Punto del Bayán, neppur uno si
allontanerebbe. IX, 3.NEL nome di Dio, il Più Eccelso, il Più Santo. Ogni lode e
gloria si confà alla sacra e gloriosa corte del Signore sovrano,
Che dall'eternità ha dimorato e per l'eternità continuerà a dimorare entro il mistero della Sua Essenza divina Che da tempo
immemorabile ha albergato e in eterno continuerà ad albergare
entro la Sua eternità trascendente, eccelso al di là delle possibilità e della comprensione di tutte le cose create. Il segno della
Sua impareggiabile Rivelazione, da Lui creato e impresso sulle
realtà di tutti gli esseri, non è altro che la loro incapacità di conoscerLo. La luce ch'Egli ha effuso su tutte le cose non è altro
che lo splendore del Suo Essere. Egli è sempre stato infinitamente eccelso di là da ogni associazione alle Sue creature. Ha
forgiato l'intera creazione in tal guisa che tutti gli esseri possano, in virtù delle loro innate capacità, attestare innanzi a Dio, il
Dì della Resurrezione, ch'Egli non ha né pari né uguali ed è
santificato da ogni assomiglianza, similitudine o confronto. Egli
è stato e sarà sempre uno e incomparabile nella trascendente
gloria del Suo essere divino e indescrivibilmente possente nella
sublimità della Sua sovrana Signoria. A nessuno è mai stato
dato di riconoscerLo adeguatamente e nessuno riuscirà mai a
comprenderLo come veramente s'addice e si conviene, poiché
95ogni realtà alla quale l'appellativo ‘essere’ s'attagli è stata creata
dal sovrano Volere dell'Onnipotente, Che vi ha sparso la radiosità del proprio Essere, risplendente dal Suo stadio augustissimo. E nella realtà di tutte le cose create ha altresì deposto l'emblema del Suo riconoscimento, affinché tutti abbiano certezza
che Egli è il Principio e la Fine, il Palese e l'Occulto, il Fattore e
il Reggitore, l'Onnipotente e l'Onnisciente, Colui Che tutto ode
e comprende, Che è invincibile nella Sua potenza e S'erge
supremo nella Sua identità, Dispensatore di vita e di morte, il
Più Forte, l'Inaccessibile, il Più Eccelso, l'Altissimo. Ogni rivelazione della Sua Essenza divina sta a indicare la sublimità della
Sua gloria, l'eccellenza della Sua santità, l'altezza inaccessibile
della Sua unicità e la trascendenza della Sua maestà e potenza.
Il Suo principio non ha altro principio fuorché il Suo esser Primo e la Sua fine non conosce fine se non il Suo esser Ultimo.
I, 1.LA rivelazione della Realtà Divina è stata perennemente
identica al Suo occultamento e il Suo occultamento identico alla
Sua rivelazione. Ciò che s'intende per ‘Rivelazione di Dio’ è
l'Albero della Verità divina che non sta ad indicare altri che Lui,
ed è quest'Albero divino che ha suscitato e susciterà Messaggeri
e ha rivelato e rivelerà Scritture. Dall'eternità all'eternità
quest'Albero di Verità divina è stato e sarà sempre quale trono
della rivelazione e dell'occultamento di Dio frammezzo alle Sue
creature, e in ogni età esso è manifestato pel tramite di chi Gli
aggradi. Al tempo della rivelazione del Corano, Egli asserì la
Sua forza trascendente mediante l'avvento di Muhammad e
in occasione della rivelazione del Bayán, dimostrò la Sua potenza sovrana mediante l'apparizione del Punto del Bayán, e al
primo fulgore di Colui Che Dio manifesterà giustificherà per
Suo tramite la verità della Sua Fede, come Gli piaccia, con qua 96
lunque cosa Gli piaccia e per qualunque cosa Gli piaccia. Egli è
con tutte le cose, ma nulla è con Lui. Egli non è né dentro né
sopra né dietro nessuna cosa. Qualsivoglia allusione al Suo insediarSi in trono significa che l'Esponente della Sua Rivelazione è assurto al seggio di trascendente autorità...
Egli è perpetuamente esistito e in perpetuo continuerà ad
esistere. E stato e rimarrà sempre imperscrutabile a tutti, poiché
tutto fuorché Lui è stato e sarà sempre creato mercé la forza del
Suo comando. Trascende ogni menzione o lode ed è santificato
di là da ogni parola di encomio o paragone. Non v'è cosa creata
che Lo comprenda, ma in verità Egli comprende tutte le cose. E
anche quando si dica: « non v'è cosa creata che Lo comprenda » ciò si riferisce allo Specchio della Sua Rivelazione, cioè
Colui Che Dio manifesterà. In verità, Egli è troppo alto ed
eccelso perché sia dato fare allusione di Lui. II, 8.
97HAI posto un quesito sugli elementi fondamentali e le
100ordinanze della religione: sappi che nella religione prima e al di
sopra di ogni cosa vi è la conoscenza di Dio, la cui perfezione
consiste nel riconoscere la Sua unità divina, il che a sua volta
perviene a compimento nel confessare che il Suo sacro ed
eccelso Sacrario, il Seggio della Sua trascendente maestà, è
santificato da tutti gli attributi. E sappi che in questo mondo di
esistenza non è dato ottenere la conoscenza di Dio per altra via
fuorché mediante la conoscenza di Colui Che è l'Aurora della
Realtà divina.BENEVOLO Iddio! Entro i domini dell'Islám vi sono oggi
sette potenti sovrani che reggono il mondo. Nessuno di loro ha
avuto notizia della Sua [del Báb] Manifestazione, e se l'ha
avuta, nessuno ha creduto in Lui. Chissà! lasceranno il mondo
quaggiù pieni di desiderio e senza aver compreso che quel che
aspettavano s'è già compiuto. È quel che capitò ai monarchi che
si tennero stretti al Vangelo: attendevano la venuta del Profeta
di Dio [Muhammad], e quando Egli apparve, non seppero
riconoscerLo. Guarda quali ingenti somme spendono questi
sovrani senza affatto darsi pensiero di nominare un funzionario
incaricato d'informarli nei loro reami sulla Manifestazione di
Dio! Se lo facessero, avrebbero raggiunto lo scopo per cui furono creati. Tutti i loro desideri sono stati e sono ancora rivolti
all'intento di lasciar dopo di sé vestigia dei loro nomi.
RIFLETTI altresì sulla Dispensazione dell'Apostolo di Dio
1che durò 1270 anni fino all'alba della manifestazione del
1Dalla Dichiarazione di Muhammad, che ebbe luogo dieci anni prima
101Bayán. Egli ordinò che tutti attendessero l'avvento del Qá'im
Promesso. Ogni fatto che nella Dispensazione Islamica ebbe
principio in Muhammad doveva trovare adempimentonell'apparizione del Qá'im. Dio Lo ha palesato con il suffragio
della prova che fu conferita all'Apostolo di Dio, si che nessuno
dei credenti nel Corano avesse a dubitare della validità della
Sua Causa, perché nel Corano è scritto che all'infuori di Dio
nessuno è capace di rivelare versetti. Durante quel periodo di
1270 anni, tra i seguaci del Corano, nessuno vide mai comparire
alcuno con prove decisive. Ora il Signore Sempre Vivente ha
manifestato investito della suprema testimonianza questo
Promesso lungamente atteso, in un sito che nessuno avrebbe
potuto immaginare e in una persona il cui sapere era reputato di
poco conto. La Sua età è di appena venticinque anni, eppure tale
è la Sua gloria che non v'è dotto tra le genti dell'Islám che possa
emularLo, giacché la gloria dell'uomo sta nel suo sapere.
Guarda i sapienti onorati in virtù della loro abilità nel
comprendere i Sacri Scritti e tanto innalzati da Dio che di loro
dice: « Nessuno ne conosce il significato fuorché Dio e gli
1uomini di solida scienza ». È strano dunque che questo
illetterato venticinquenne sia stato prescelto per rivelare i Suoi
versetti in sì stupefacente modo. Se i teologi musulmani si
danno vanto di comprendere il significato delle Sacre Scritture,
la Sua gloria sta nel rivelare le Scritture, acché nessun di loro
esiti a credere nelle Sue Parole. Tanta è la possente forza
celestiale che Dio ha rivelato in Lui che, se fosse Suo volere e
non dovesse frapporsi interruzione, Egli potrebbe, nello spazio
di cinque giorni e cinque notti, rivelare l'equivalente del Corano
che fu inviato in ben ventitré anni. Medita e rifletti. È mai
apparso nei tempi antichi uno come Lui? o non è forse questa
qualità strettamente limitata a Lui?CONSIDERATE quali infiniti favori il Promesso abbia
elargito e qual copia di munificenze Egli abbia riversato sulle
dell’Egira, inizio del calendario musulmano.schiere dei seguaci dell'Islám, onde consentir loro di pervenire a
salvazione. In verità, osservate come Colui Che rappresenta
l'origine della creazione, Quei Che è l'Esponente del versetto
« In verità, Io sono Dio », Si sia presentato quale Porta [ Báb]
all'avvento del Qá’im Promesso, progenie di Muhammad, e nel
Suo primo Libro abbia ingiunto l'osservanza delle leggi del
Corano, affinché le genti non fossero conturbate a cagione di
una nuova Scrittura e di un'ulteriore Rivelazione e reputassero
la Sua Fede simile alla loro, si che per avventura non si
distornassero dalla Verità, né ignorassero ciò per cui erano state
tratte all'esistenza.PERMETTI che ti esponga alcune prove razionali. Per chi
desideri oggi convertirsi alla Fede dell'Islám, sarebbe la
testimonianza di Dio una prova decisiva? Se sostieni che non lo
sarebbe, allora perché mai, dopo la morte, Iddio lo
castigherebbe e in vita sarebbe tacciato di ‘miscredenza’? Se
affermi invece che lo è, come lo dimostri? Se la tua
affermazione si basa sul sentito dire, allora pure e semplici
parole sono inaccettabili quali evidenza vincolante; ma se reputi
essere il Corano la testimonianza, ecco una prova ponderosa ed
evidente.Considera ora la Rivelazione del Bayán. Se i seguaci del Corano si fossero avvalsi di prove analoghe a quelle che adducono
davanti ai negatori dell'Islám, neppure un’anima sarebbe rimasta priva della Verità e il Dì della Resurrezione tutti sarebbero
giunti alla salvezza.E se un Cristiano argomentasse: « Come posso tenere il Corano per testimonianza se non sono in grado di comprenderlo? »
la sua tesi sarebbe inaccettabile. Orbene, le genti del Corano
osservano sprezzantemente: « Siamo incapaci di comprendere
l'eloquenza dei versetti del Bayán, come possiamo dunque
accettarlo quale testimonianza? » A chi proferisca queste parole, replica: « O illetterato! In base a quale prova hai tu aderito
103alla Religione dell'Islám? Il Profeta, su cui non hai mai posato
gli occhi? I prodigi, che non hai mai veduto? Se non sai perché
hai accettato l'Islám, per quale ragione l'hai fatto? Se però hai
abbracciato la Fede riconoscendo il Corano quale testimonianza, perché hai udito i dotti e i fedeli dichiararsi impotenti innanzi ad esso, o se, ascoltando i versetti divini e in virtù del tuo
spontaneo amore per la Vera Parola di Dio, hai risposto in ispirito di perfetta umiltà e modestia - spirito che è uno dei segni
più possenti di vero amore e comprensione - queste sono state
e saranno sempre contate quali valide prove ».RICONOSCERE Colui Che è il Portatore della Verità divina
non è altro che riconoscere Dio, amare Lui non è altro che
amare Dio. Ma, giuro per la sublime Essenza di Dio - esaltato
e glorificato sia - non desideravo che gli uomini conoscessero
la Mia identità e detti istruzioni che il Mio nome fosse celato,
perché avevo piena consapevolezza dell'incapacità di costoro, i
quali sono gli stessi che di un grande personaggio quale fu
l'Apostolo di Dio - incomparabile qual è sempre stato - hanno
1detto: « È certo un lunatico ». Se ora si proclamano diversi da
quella gente le loro opere depongono per la falsità di quanto
affermano. Ciò che Dio attesta non è altro che quello che la Sua
Suprema Testimonianza attesta. Se tutte le genti del mondo
deponessero a favore di una cosa ed Egli di un'altra, la Sua
sarebbe tenuta per testimonianza di Dio, mentre fuorché Lui
ogni altra cosa è stata e sarà sempre un nulla, perché è mediante
la Sua forza che ogni cosa viene all'esistenza.Pensa fino a qual segno genti siffatte siano puntigliose in
questioni di fede. Quando si tratta delle cose loro si contentano
1della deposizione di due testimoni giusti, eppure ad onta della
testimonianza di tante persone oneste esitano a credere in Colui
Che è il Portatore della Verità divina.LE prove che, nel loro farneticare, le genti chiesero all'Apostolo di Dio sono state per lo più smentite nel Corano, come
nella Sura dei figli d'Israele [sura XVII] dove è stato rivelato:
« E dissero: Non crederemo finché tu non ci faccia sgorgare
dalla terra una sorgente o non abbia a darci un giardino di palmizi e di vigne e non vi faccia sgorgare frammezzo, sgorgare
ruscelli o fino a che tu non faccia cadere il cielo, come pretendi,
a pezzi sopra di noi, o che ci porti Iddio e gli angeli tutti a garanti, o fino a che tu non abbia una casa d'oro o che tu non salga
su nel cielo: ma non crederemo alla tua salita lassù, se tu non ci
porti un libro scritto che possiamo leggere. Rispondi: Sia lode al
mio Signore, son io forse più che un uomo, un apostolo? »
Sii giusto ordunque! Gli Arabi proferirono queste parole e tu
ora, sospinto dal tuo bramare, chiedi altre cose ancora? Qual'é
la differenza fra te e loro? Se rifletti un istante, ti sarà chiaro che
incombe all'umile servo di sottomettersi a qualsivoglia prova
Iddio abbia scelto e che non si conviene ch'egli insegua la
propria vana fantasia. Se i desideri della gente dovessero essere
gratificati, sulla terra non rimarrebbe un solo miscredente E
infatti se l'Apostolo di Dio avesse esaudito i voti degli uomini,
essi non avrebbero esitato ad abbracciare la Sua Fede. Ma se
cercherai una prova secondo i tuoi egoistici capricci, possa
Iddio salvarti; devi invece difendere la prova irrefutabile
che Dio ha scelto. Il solo intendimento per cui devi credere
in Dio è quello di assicurarti il Suo compiacimento; perché mai
dunque, a conforto della tua fede, cerchi una cosa che è andata e
va contro il Suo beneplacito?arricchisciti in Dio, rinunziando a tutto fuorché a Lui e innalza
questa preghiera:Dite: Dio provvede ad ogni cosa al di là d'ogni cosa,
e nulla, nei cieli o sulla terra o in quel che v'è
frammezzo, è provveduto da altri che da Dio, tuoSignore. In verità, Egli è in Se Stesso il Sapiente, il
Sostenitore, l'Onnipotente.Non reputare vana chimera l'onniprovvidente forza di Dio: è
quella genuina fede verso la Manifestazione di Dio in ogni Dispensazione che alimenti nel cuore. È questa fede che ti basta di
là da tutte le cose esistenti sulla terra, laddove nessuna creatura
di questo mondo potrebbe mai bastarti. Se tu non sei credente,
l'Albero della verità divina ti condannerà all'estinzione. Se sei
credente, la tua fede ti basterà di là da tutte le cose esistenti
sulla terra, ancorché tu non possegga nulla.UNA tradizione recita che dell'intera schiera dei Cristiani
non più di settanta persone abbracciarono la Fede dell'Apostolo
di Dio. Il biasimo ricade sui dottori, perché se essi avessero creduto, la maggior parte dei loro concittadini li avrebbero seguiti.
Guarda, poi, cos’è successo! I dotti del Cristianesimo son reputati tali perché tutelarono l'insegnamento di Cristo, eppure pensa
che proprio a causa loro molti non accettarono la Fede e non
pervennero a salvazione! E vuoi tu ancora calcare le loro
orme? I seguaci di Gesù si assoggettarono al clero per essere
salvati il Dì della Resurrezione e a cagione di questa obbedienza
finirono nel fuoco e il Giorno in cui l'Apostolo di Dio apparve
106si sbarrarono la via al riconoscimento della Sua Eccelsa Persona. Desideri forse imitare quei teologi?
No, in nome di Dio, non essere né teologo privo di discernimento né seguace privo di discernimento, perché il Dì della
Resurrezione periranno entrambi. T'incombe invece d'essere
teologo perspicace o di percorrere con intima visione la via di
Dio prestando obbedienza a una vera guida religiosa.
In ogni nazione vedi un'infinità di guide spirituali cui manca
la vera capacità d'intendere e incontri fra tutte le genti miriadi di
seguaci privi della medesima qualità. Rifletti un attimo in cuor
tuo; abbi pietà di te stesso, non distogliere l'attenzione da
dimostrazioni e prove. Ma non cercare dimostrazioni e prove
secondo il tuo vano capriccio, sibbene basati su ciò che Iddio ha
scelto. Sappi altresì che né l'essere uomo di dottrina né l'essere
discepolo sono in sé fonte di gloria. Se sei uomo di dottrina, il
tuo sapere e se sei discepolo, il tuo seguire una guida diventano
onore, solo allorquando si conformino al beneplacito divino. E
guardati bene dal reputare vana chimera il beneplacito di Dio,
che è il beneplacito del Suo Messaggero. Considera i seguaci di
Gesù. Essi cercavano trepidamente il beneplacito di Dio; eppure
nessuno di loro conseguì il beneplacito del Suo Apostolo che è
identico al beneplacito di Dio, salvo coloro che abbracciarono la
Sua Fede.LA TUA missiva è stata esaminata. Se la verità di questa
Rivelazione dovesse essere pienamente dimostrata con
elaborate prove, tutte le pergamene esistenti nel cielo e sulla
terra non sarebbero sufficienti a contenerle.Ma la sostanza e l'essenza del tema sono queste: non v'è alcun dubbio che dall'eternità è stata riposta in Dio l'indipen
dente sovranità del Suo Essere supremo e che in eterno Egli rimarrà inaccessibile nella trascendente maestà della Sua santa
107Essenza. Nessuna creatura L'ha mai riconosciuto come si conviene, né essere creato L'ha mai lodato come s'addice alla Sua
lode. Egli è eccelso di là da ogni nome e santificato oltre ogni
simiglianza. Tutte le cose sono palesate per Suo mezzo, mentre
la Sua realtà è troppo sublime perché possa essere conosciuta
per mezzo d'altri. Il processo della Sua creazione non ha avuto
principio né può aver fine, ché ciò altrimenti comporterebbe il
cessare della Sua grazia celestiale. Dio ha suscitato tanti Profeti
e rivelato tanti Libri quante sono le creature del mondo e continuerà in perpetuo a farlo.
Se veleggi sul mare dei Nomi di Dio, che sono riflessi in tutte le cose, sappi che Egli è eccelso e santificato dal poter essere
conosciuto tramite le Sue creature o descritto dai Suoi servì.
Tutto ciò che vedi è stato tratto all'esistenza mediante l'opera
del Suo Volere. Come può dunque cosa creata indicare la Sua
unicità essenziale? L'esistenza di Dio attesta di per sé la Sua
unicità, mentre ogni cosa creata dà prova, per propria natura,
d'essere stata forgiata da Dio. Tale è la testimonianza di consumata saggezza, a giudizio di coloro che solcano l'oceano della
Verità divina.Ma se percorri il mare del creato, sappi che la Prima Rimembranza, cioè la Primeva Volontà di Dio, può essere paragonata al sole. Dio L'ha creata mediante la forza della Sua possanza e, dal principio che non ha principio, ha fatto sì che Si
manifestasse in ciascuna Dispensazione, mercé la forza vincolante del Suo comando e fino alla fine che non conosce fine,
Dio continuerà a manifestarLa secondo il beneplacito del Suo
invitto Intendimento.E sappi che Egli rassomiglia veramente al sole. Se il levar
del sole continuasse fino alla fine che non ha fine, pure non vi
sarebbe stato né mai vi sarebbe più di un unico sole e se i suoi
tramonti dovessero durare per sempre, pure non vi sarebbe stato
né mai vi sarebbe più di un'unico sole. È questa Primeva Vo
lontà che appare risplendente in ciascun Profeta e parla in ogni
Libro rivelato. Non conosce principio, perché ciò che è Primo
108deriva da Essa il proprio essere primo; non conosce fine perché
l'Ultimo deve ad Essa il proprio essere ultimo.Al tempo della Prima Manifestazione la Volontà Primeva
apparve in Adamo: nel giorno di Noè, si fece conoscere in Noè;
nel giorno di Abramo, in Abramo; e del pari nel giorno di
Mosè, nel giorno di Gesù, nel giorno di Muhammad, l'Apostolo
di Dio, nel giorno del ‘Punto del Bayán’, nel giorno di Colui
Che Dio manifesterà e nel giorno di Quei Che apparirà dopo
Colui Che Dio manifesterà. Quindi scaturisce l'intimo significato delle parole proferite dall'Apostolo di Dio: « Io sono
tutti i Profeti », giacché quello che in ciascuno di loro fulgido
risplende è stato e rimarrà sempre l'unico e lo stesso sole.
109O VOI cui fu dato il Bayán! Non accusatevi vicendevolmente, prima che l'Astro dell'antica eternità S'accenda
sull'orizzonte della Sua sublimità. Vi abbiamo creati da un
unico albero, fatti foglie e frutti della stessa pianta, acché
poteste divenire fonte di mutuo benessere. Abbiate degli altri la
medesima considerazione che avete di voi stessi, sì che tra voi
non s'insinui sentimento ostile a sbarrarvi fuori da Colui Che
Dio manifesterà il Dì della Resurrezione. Fa d'uopo che siate
tutti un unico popolo indivisibile, così potrete ritornare a Colui
Che Dio manifesterà.Coloro che si son privati di questa Resurrezione per colpa di
reciproci livori o per aver stimato d'essere loro nel giusto e gli
altri nell'errore, a cagione di codesti odi mostrati durante la loro
1notte furono castigati il Dì della Resurrezione. Così essi si
interdirono la visione del sembiante di Dio e questo per nessun
altra ragione che le loro vicendevoli accuse.O voi cui fu dato il Bayán! Dovete compiere azioni benaccette a Dio, vostro Signore, onde guadagnarvi il beneplacito di
Colui Che Dio manifesterà. Non fate delle vostre religioni strumenti di venale lucro, consumando la vita in cose vane e avendone così in retaggio, il Di della Resurrezione, ciò che rattristerebbe Colui Che Dio manifesterà, mentre tenete per giusto ciò
che fate. Ma se siete pii nella vostra Fede, sicuramente Dio vi
nutrirà dai forzieri della Sua empirea grazia.Siate sinceri nella vostra fedeltà a Colui Che Dio manifesterà, per amore di Dio Signore vostro, caso mai possiate, il Dì
della Resurrezione, esser redenti a causa della vostra devozione
alla Sua Fede. Attenti, non lasciatevi reciprocamente avvolgere
1Per ‘notte’ s'intende il periodo tra due Rivelazioni divine, allorché il Sole
della Verità non è palese fra gli uomini. Nel Bayán Persiano, II, 7, il Báb dice:
« O gente del Bayán! Non agite come agì la gente del Corano, ché se così
farete si vanificheranno i frutti della vostra notte ».
da veli a cagione delle dispute che, durante la vostra notte, tra
voi s'accenderanno a cagione dei problemi in cui v'imbatterete o
113a proposito di questioni come il vostro essere grandi o umili,
vicini o lontani.Così vi abbiamo dato monito severo esortazione certo
opportuna acché per avventura, conformandovi senza deviare,
ne possiate giungere a salvezza il Dì della Resurrezione.
S'avvicina il giorno in cui sarete tranquilli nelle vostre case ed
ecco, Colui Che Dio manifesterà sarà apparso e Dio, Che vi
trasse all'esistenza per il tramite del Punto Primo, desidera che
ritorniate a Lui. Ma tutti cercherete guida pur seguendo gl'impulsi delle vostre brame. Tra voi alcuni sono gonfi d'orgoglio a
causa della religione, altri per via della dottrina. Vi aggrapperete tutti a qualche parte del Bayán facendone strumento di au1
toglorificazione. XVI, 19.DIO è santificato dai Suoi servi e nessuna diretta relazione
esiste tra Lui e creatura, ma siete tutti sorti al Suo comando. In
verità Egli è vostro Signore e Dio, vostro Padrone e Re. È Lui
Che secondo il Suo decreto dispone il vostro muovervi di giorno e nottetempo.
Dite, in verità Colui Che Dio manifesterà è il Velo Primevo
di Dio. Di là da esso nulla troverete salvo Dio, ma al disotto vedrete tutte le cose emananti da Dio. Egli è l'invisibile l'Inaccessibile, l'Eccelso, il Benamato.
Se cercate Dio v'incombe di cercare Colui Che Dio manifesterà e, se ambite a dimorare nell'Arca dei Nomi, sarete segnalati quali guide verso Colui Che Dio manifesterà, sol che
credeste in Lui. Orbene, fate dei vostri cuori aurore dei Suoi
1Questi numeri si riferiscono ai váhid e ai capitoli in cui il Kitáb-i-Asmá’
è suddiviso.eccelsi Nomi vergati nel Libro e, così come a specchi posti innanzi al sole, vi sarà dato lume. XVI, 17.
114SE qualcuno si fa promotore di una causa, adducendone le
prove, coloro che pretendono di smentirlo sono tenuti a produrre prove equipollenti. Se riescono, il suo dire sarà vano ed
essi prevarranno; altrimenti né cesseranno le sue parole, né si
vanificheranno le prove che ha esibito. Vi avverto, o voi cui fu
dato il Bayán, se volete imporre la vostra supremazia, non affrontate alcuno, salvo non recitiate prove pari a quelle da lui
addotte, poiché la Verità sarà validamente dimostrata e tutto il
resto di certo perirà.Quante persone disputarono con Muhammad, l'Apostolo di
Dio, e finirono nel nulla, perché furono incapaci di esibire
prove simili a quelle che Dio aveva inviato a Lui. Fossero stati
umili e modesti e avessero compreso la natura delle prove che
Gli erano state conferite, non Lo avrebbero mai sfidato. Ma si
stimavano paladini della loro religione. E perciò Iddio li colse
secondo i loro meriti e dimostrò la Verità mercé la forza della
Verità. Questo è ciò che vedete chiaramente oggi nella Rivelazione Muhammadica.
Chi tra voi può sfidare gli eccelsi Troni della Realtà in ciascuna delle Dispensazioni, se da Loro dipende tutta l'esistenza?
In verità, Iddio ha spazzato via tutti coloro che Li hanno
avversati dal principio che non ha principio fino a questo giorno
e ha inconfutabilmente dimostrato la Verità mediante il potere
della Verità. Certo Egli è il Possente, l'Onnipotente, il Più Forte.
XVII, 11.Resurrezione, perché quel Giorno crederete fermamente nel
115Váhid del Bayán, ma come a nulla giovò la vostra antica
religione, così a nulla può valere questa, salvo che non aderiate
alla Causa di Colui Che Dio manifesterà e non crediate in ciò
che Egli prescrive. Fate perciò bene attenzione a non escludervi
da Colui Che è la Fonte Primigenia di tutti i Messaggeri e le
Scritture, per aggrapparvi a porzioni degli insegnamenti che da
queste fonti sono emanati! XVII, 15.CONSIDERA come all'apparire di ciascuna Rivelazione,
chiunque apra il cuore al Suo Autore riconosca la Verità,
mentre i cuori di coloro che non riescono ad afferrare la Verità
siano serrati, perché a Lui si sono chiusi. Nondimeno, l'aprirsi
del cuore è elargito da Dio ad ambo le parti parimenti. Iddio
non desidera sigillare cuore alcuno, foss'anche di formica, e
tantomeno di creatura superiore, salvo che essa non si lasci
avvolgere dai veli, perché Dio è il Creatore di tutte le cose.
Se aprirai il cuore di una sola anima aiutandola ad abbracciare la Causa di Colui Che Dio manifesterà, le ispirazioni di
quell'augusto Nome colmeranno il tuo intimo essere. V'incombe
pertanto di compiere questa impresa nei Giorni della Resurrezione, poiché tra gli uomini i più sono smarriti, ma se tu ne
dilatassi i cuori discacciandone ogni incertezza, essi avrebbero
accesso alla Fede di Dio. Palesa dunque questo attributo al
massimo delle tue capacità nei giorni di Colui Che Dio manifesterà. Se infatti dischiuderai un cuore per amor Suo, ciò ti
varrà più di tutte le azioni virtuose, perché le opere sono subordinate alla fede in Lui e alla certezza nella Sua Realtà.
XVII, 15.ADOPRATI di considerare attentamente qualunque parola,
poi attieniti alle prove attestanti la verità. E se, in quella parola,
116non riesci a scoprire la verità, non farne motivo di contesa, perché nel Bayán vi è stato proibito di abbandonarvi a vane dispute
e controversie, affinché il Dì della Resurrezione non abbiate a
scendere in polemiche e diàtribe con Colui Che Dio manifesterà. XVII, 16.
IL Dì della Resurrezione, quando Colui Che Dio manifesterà
verrà a voi col suffragio di prove inconfutabili, stimerete priva
di verità la Sua Causa, mentre Dio vi ha notificato nel Bayán
che tra la Causa di Colui Che Dio manifesterà e cause d'altri
non esiste alcuna somiglianza. Come potrà altri che Dio rivelare
un versetto che sopraffaccia l'intera umanità? Dite, Dio è
grande! Oltre a Colui Che Dio manifesterà chi può recitare
spontaneamente versetti provenienti dal Suo Signore - impresa
alla quale nessun mortale potrà mai aspirare?La verità non può essere confusa con altro che se stessa, se
solo ponderaste la Sua prova. Né l'errore può essere scambiato
con la Verità, se solo rifletteste sulla testimonianza di Dio,
l'Unico Vero.Quanti si sono bugiardamente detti portatori di una causa
nell'Islám e voi ne avete seguito le orme senza avere veduto una
sola prova. Quale prova potrete dunque produrre al cospetto del
vostro Signore, sol che meditaste un attimo?Studiatevi di non essere nella vostra notte cagione di tristezza per alcuno, riusciate a scoprire prove in lui oppure no,
acché per avventura il Dì della Resurrezione non abbiate a contristare Colui nel Cui pugno si trova ogni prova. E colui nel
quale non vedrete la testimonianza di Dio non riuscirà ad ap
1palesare la forza della Verità; e basta Dio ad occuparSene. Certo per nessun motivo dovrete addolorare altrui; sicuramente
117Iddio lo porrà a cimento e lo porterà alla resa dei conti. Fa
d'uopo che vi atteniate alla testimonianza della vostra Fede e
ottemperiate alle ordinanze promulgate nel Bayán.Rassomigliate all'uomo che allestisce un frutteto e vi pianta
alberi da frutta d'ogni specie. Quando è vicina l'ora in cui egli, il
signore, è pronto a venire, voi vi sarete impadroniti del frutteto
in suo nome e allorché verrà personalmente, voi gliene
sbarrerete la strada.In verità noi piantammo l'Albero del Corano e rifornimmo il
suo Frutteto di frutta d'ogni sorta, cui tutti avete attinto. Ma poi
quando giungemmo per cogliere ciò che avevamo piantato,
avete finto di non conoscere Quei Che ne è il Signore.
Non siate per Noi motivo di rammarico, non cacciateCi via
da questo Frutteto che Ci appartiene, ancorché siamo indipendente da tutto ciò che possedete. Tanto più che a nessuno di voi
affideremo legalmente questo fondo, neppure nella misura di un
granello di senape. In verità, siamo Noi Che computiamo.
Abbiamo piantato il Giardino del Bayán in nome di Colui
Che Dio manifesterà e vi abbiamo accordato il permesso di viverci fino al momento della Sua manifestazione; poi dall'istante
in cui la Causa di Quei Che Dio manifesterà sarà inaugurata, vi
interdiciamo le cose che stimate vostre, a meno che, col permesso del vostro Signore, non ne potrete riprendere possesso.
XVIII, 3.O VOI cui fu dato il Bayán! Siate vigili affinché nei giorni
di Colui Che Dio manifesterà, mentre stimerete d'inseguire il
beneplacito di Dio, in realtà non vi ostiniate in ciò che potrebbe
solo rattristarLo, a simiglianza di coloro che vissero nei giorni
del Punto Primo, ai quali mai sovvenne che stavano inseguendo
cose contrarie a quanto Dio aveva inteso. Essi si esclusero da
118Lui, come con un velo, e non ottemperarono a ciò che Egli
aveva desiderato facessero quali sinceri credenti. Non meditarono sulle genti vissute nei giorni di Muhammad, altrettanto
convinte d'inseguire il beneplacito di Dio, mentre in realtà se ne
erano rescisse, non essendo riuscite ad avere il beneplacito di
Muhammad. Eppure non comprendono.O voi cui fu dato il Bayán! Non pensate d'essere quali le
genti cui furono dati il Corano o il Vangelo o altra Scrittura antica, poiché al tempo della Sua manifestazione vi allontanerete
da Dio più di loro. E se vi capiterà di escludervi, mai vi sfiorerà
il pensiero di esserveNe distolti. Fa d'uopo che pensiate come
alle genti cui fu dato il Corano sia stata preclusa la Verità, perché certo agirete similmente, pur stimandovi bene operanti. Se
capirete fino a qual segno vi sarete privati di Dio, desidererete
scomparire dalla faccia della terra e sprofondare nell'oblio.
Verrà il giorno in cui anelerete ardentemente di conoscere ciò
che incontri il beneplacito di Dio, ma, ahimè, non troverete alcuna via verso di Lui. Come cammelli vaganti senza mèta, non
troverete pascolo dove radunarvi e unirvi in una Causa in cui
credere sicuri. Allora Iddio farà risplendere il Sole della Verità
e traboccare gli oceani della Sua munificenza e grazia, ma voi
avrete eletto ad oggetto del vostro desiderio piccoli spruzzi
d'acqua privandovi delle copiose acque dei Suoi oceani.
Se avete dubbi a tal proposito, considerate le genti cui fu
dato il Vangelo. Non avendo accesso agli apostoli di Gesù, cercarono l'assenso del Signore nelle loro chiese, confidando
d'imparare cose benaccette a Dio, ma non vi trovarono via verso
di Lui. Quando poi Dio manifestò Muhammad quale Suo
Messaggero e Depositario del Suo compiacimento, non si curarono di ravvivare le loro anime alla Fonte d'acque vive sgorganti dalla presenza del loro Signore e continuarono a peregrinare
inquieti sulla terra alla ricerca di una gocciolina d'acqua, convinte d'agire in giusto modo. Si comportarono come si comportano ora le genti cui fu dato il Corano.
O voi cui fu dato il Bayán! Anche voi potete agire in ugual
modo. Attenti, dunque, a non precludervi di pervenire alla pre 119
senza di Colui Che è la Manifestazione di Dio, ancorché notte e
dì abbiate pregato di mirare il Suo sembiante; e badate che non
vi sia interdetto di adire all'oceano del Suo compiacimento,
quando inquieti vanamente vagolerete sulla terra alla ricerca di
una goccia d'acqua.Dite, la testimonianza di Dio s'è compiuta nel Bayán, mediante la cui rivelazione la grazia di Dio è pervenuta a somma
perfezione per tutta l'umanità. Nessuno di voi dica che Dio v'ha
negato l'effondersi del Suo favore, perché sicuramente la
misericordia di Dio verso coloro ai quali il Bayán fu dato è stata
adempiuta e completata fino al Dì della Resurrezione. Se solo
credeste nei segni di Dio! XVI, 13.IN verità Dio ha fatto sì che le genti del Bayán fossero tratte
all'esistenza mediante il potere di Colui al Quale il Bayán fu rivelato, in anticipazione del Giorno in cui ritorneranno al loro
Signore.In verità chiunque sia fedele a Colui Che Dio manifesterà
avrà còlto il significato di ciò che è stato rivelato nel Bayán;
ecco, egli è dei sinceri, mentre chiunque se Ne discosti al tempo
della Sua apparizione, del Bayán non avrà saputo intendere una
sola lettera, ancorché faccia professione di fede e di certezza in
tutto ciò che vi è rivelato o ne osservi i precetti.
Dite, ogni fausta e lodevole designazione nel Bayán non è
che un'allusione a coloro che riconoscono Colui Che Dio manifesterà e hanno sicura fede in Dio e nei Suoi sacri Scritti;
mentre ogni infausto appellativo si riferisce ai negatori di Colui
Che Dio manifesterà quand'anche agissero rettamente entro i
termini prescritti nel Bayán. Dite, se seguirete la verità il Dì
della Resurrezione, sicuramente Iddio vi assolverà per la vostra
120In quanto a coloro che hanno fedelmente ottemperato alle
ordinanze del Bayán dacché ebbe principio la Sua rivelazione
fino al Giorno in cui apparirà Colui Che Dio manifesterà, essi in
verità sono i compagni del paradiso del Suo compiacimento,
che saranno glorificati alla presenza di Dio e dimoreranno nei
padiglioni del Suo Giardino celeste. Eppure, meno di un'infinitesima frazione di un istante dopo che Iddio avrà rivelato Colui Che è la Manifestazione del Suo Essere, l'intera schiera dei
seguaci del Bayán sarà posta a cimento. XVII, 1.
AVENDO fedelmente obbedito nel passato alla verareligione di Dio, t'incombe di seguire nel futuro la Sua vera
religione, giacché ciascuna religione procede da Dio, l'Aiuto nel
Pericolo, l'Esistente da Sé.Colui Che ha rivelato il Corano a Muhammad, l'Apostolo di
Dio, prescrivendo nella Fede dell'Islám ciò che Gli era benaccetto, ha rivelato anche il Bayán, secondo la promessa che
2v'era stata fatta, a Colui Che è vostro Qá’im, vostra Guida, vo3
stro Mihdí, vostro Signore, Colui Che acclamate manifestazione dei più eccellenti titoli di Dio. In verità nello spazio di due
giorni e due notti Mi è stato rivelato l'equivalente di ciò che Dio
rivelò a Muhammad nel corso di ventitré anni. Ma, per ordine di
Dio, tra i due non si deve fare alcuna distinzione. In verità, Egli
è potente sopra tutte le cose.Giuro per la vita di Colui Che Dio manifesterà! In verità, la
Mia Rivelazione è ben più meravigliosa di quella di Muhammad, l'Apostolo di Dio, se solo ti soffermassi a riflettere sui
giorni di Dio. Guarda! è ben strano che una persona allevata
1Colui Che Si leva, ( Dio passa nel mondo, p. 58 ).
3frammezzo al popolo di Persia abbia ricevuto da Dio il potere di
proclamare parole così inconfutabili da ammutolire ogni uomo
di cultura, e la capacità di rivelare spontaneamente versetti così
rapidamente che a nessuno sia possibile porli per iscritto. In
verità, non v'è altro Dio all'infuori di Lui, l'Aiuto nel Pericolo,
l'Esistente da Sé. XVI, 18.IN quanto a coloro che si sono tagliati via dalla Rivelazione
di Dio, in verità essi non sono riusciti a comprendere il
significato di una sola lettera del Corano, né hanno acquisito la
minima nozione della Fede dell'Islám, altrimenti non si
sarebbero discostati da Dio, Che li ha tratti all'esistenza, Che li
ha nutriti, Che, recatili a morte, ha profferto loro la vita,
appigliandosi a certi aspetti della loro religione, col pensiero di
agire rettamente per amor di Dio.Quanti versetti sono stati rivelati sulle dure prove alle quali
sarete esposti il Giorno del Giudizio, eppure pare che non li
abbiate mai letti; quante sono le tradizioni rivelate sui cimenti
che vi sopraggiungeranno il Dì del Nostro Ritorno, ma sembra
che non vi abbiate mai posato sopra gli occhi.Trascorrete tutti i vostri giorni escogitando forme e regole
per i principi della vostra Fede, mentre in tutto questo vi giova
soltanto di comprendere il beneplacito del vostro Signore e ottenere chiara contezza del Suo supremo Intendimento.
Dio vi ha fatto conoscere il Suo Essere, ma voi non l'avete
riconosciuto e ciò che il Giorno del Giudizio vi allontanerà da
Dio è la speciosità delle vostre opere. Per tutta la vita seguite la
religione nell'intento di cattivarvi il beneplacito di Dio, eppure
l'Ultimo Giorno vi chiudete a Dio e vi discostate da Colui Che è
il vostro Promesso. XVII, 2.O VOI cui fu dato il Bayán! Sarete saggiati, come coloro ai
quali fu dato il Corano. Abbiate pietà di voi stessi, perché ve 122
drete il Giorno in Cui Iddio rivelerà Colui Che è la Manifestazione del Suo Essere, confortato da prove chiare e inconfutabili,
ma vi aggrapperete tenacemente alle parole che i Testimoni del
Bayán hanno proferito. Quel Giorno continuerete a vagolare
inquieti come cammelli alla ricerca di una goccia d'acqua di
vita. Dio farà prorompere oceani d'acqua viva dalla presenza di
Colui Che Dio manifesterà, ma voi vi rifiuterete di spegnere con
essi la vostra sete, ancorché vi stimiate testimoni della vostra
Fede timorati di Dio. No, e ancora no! Vi travierete ancor più
delle genti alle quali furono dati il Vangelo o il Corano o altra
Scrittura. State dunque in guardia, giacché la Causa di Dio vi
sopraggiungerà in un momento in cui sarete tutti a scongiurare e
a implorare lacrimanti da Dio l'avvento del Giorno della Sua
Manifestazione, ma quando Egli verrà, vacillerete e non sarete
tra coloro che hanno ferma certezza nella Sua Fede.
Attenti a non affliggere Colui Che è la Suprema Manifestazione del vostro Signore; in verità Egli può ben permetterSi di
far senza la vostra fedeltà. State accorti, non siate causa di travaglio per alcuno, perché sarete certo cimentati. XVII, 2.
DITE, Colui Che Dio manifesterà certo darà giustaricompensa a coloro che credono sinceramente in Dio e nei
Suoi Segni, perché sono loro i degni d'aver un premio dalla Sua
presenza. Dite, è ben lungi dalla gloria di Colui Che Dio
manifesterà che alcuno faccia in tal guisa menzione del Suo
nome, se ponderate la Causa di Dio nei vostri cuori. Dite, Egli
rivendicherà la Causa con la potenza del Suo comando e
annienterà ogni contraffazione della verità in virtù del Suo
decreto. Per certo Iddio è potente sopra tutte le cose.
Se desiderate distinguere la verità dall'errore, considerate i
credenti in Colui Che Dio manifesterà e i negatori al tempo
della Sua apparizione. Come si attesta nel Libro di Dio, i primi
123rappresentano l'essenza della verità e, come si attesta nello stesso Libro, i secondi l'essenza dell'errore. Temete Dio, acciocché
non abbiate ad avallare altro che la verità, poiché siete stati
esaltati nel Bayán quali riconosciuti alfieri del nome di Colui
Che è l'eterna Verità.Dite, dovesse Colui Che Dio manifesterà tacciare di falsità
un devoto e sincero seguace del Bayán, s'impone che vi sottomettiate al Suo decreto, perché Dio lo ha affermato nel Bayán;
in verità, quando lo voglia, Egli può trasformare la luce in fuoco; Egli è certo potente sopra tutte le cose. E se dichiarasse che
una persona da voi stimata aliena dalla verità vi abbia affinità,
non cadete nell'errore di reclamare, nelle vostre fantasie, contro
la sua decisione, poiché Colui Che è la Verità Sovrana crea le
cose mediante la forza del Suo decreto. In verità, Iddio converte
il fuoco in luce come Gli aggrada; Egli è certo potente sopra
tutte le cose. Guardate come il Primo Giorno la verità abbia
brillato come verità e si sia palesato l'errore quale errore; del
pari li distinguerete l'uno dall'altro anche il Giorno della
Resurrezione. XVII, 4.RIFLETTETE sulle genti alle quali fu dato il Vangelo. Le
loro guide religiose erano considerate veraci Guide del Vangelo, eppure quando si chiusero a Muhammad, l'Apostolo di Dio,
si mutarono in guide d'errore, nonostante che per tutta la vita
avessero fedelmente ottemperato ai precetti della loro religione,
per ottenere il Paradiso; ma non vi entrarono quando Iddio
glielo palesò. Altrettanto fecero coloro cui fu dato il Corano.
Essi eseguirono le loro devozioni per amor di Dio, sperando
ch'Egli li accompagnasse ai giusti in Paradiso. Ma allorché le
porte del Paradiso si spalancarono dinanzi ai loro volti, si rifiu
tarono d'entrarvi. Si lasciarono andare dentro il fuoco, benché
ne avessero cercato riparo presso Dio.Dite, certo il criterio per il quale la verità è sceverata dall'errore non sarà apparente fino al Dì della Resurrezione. Lo conoscerete, se sarete tra coloro che amano la Verità. E prima
dell'avvento del Dì della Resurrezione, distinguerete la verità da
ogni altra cosa secondo quanto è stato rivelato nel Bayán.
Quanti, il Dì della Resurrezione, stimeranno d'essere nel
giusto, mentre saranno reputati in errore per decreto della
Provvidenza, poiché si escluderanno, come con un velo, da Colui Che Dio manifesterà e si rifiuteranno d'inchinarsi adoranti
innanzi a Colui Che, come Iddio ha ordinato nel Libro, è lo
Scopo della loro creazione. XVII, 4.DITE, non potrete ravvisare l'Unico Vero Dio né ben comprendere le parole della guida divina, poiché perseguite e calcate strade diverse dalla Sua. Ogni qual volta venite a sapere
che una nuova Causa è apparsa, è vostro dovere rintracciarne
l'autore e indagare nei suoi scritti, acché per avventura non abbiate a sbarrarvi l'accesso a Colui Che Dio manifesterà nell'ora
della Sua manifestazione. Se percorrerai la via della verità tramandata da coloro nei quali è infusa la conoscenza dell'intima
realtà, nel Dì della Resurrezione Dio, tuo Signore, certamente ti
redimerà. In verità, Egli è potente sopra tutte le cose.
Nel Bayán Iddio ha proibito qualunque verdetto di condanna, per tema che alcuno non abbia a condannare Dio, suo
Signore, e pur si consideri tra i giusti, perché nessuno sa qual
principio e quale fine avrà la Causa di Dio.O voi cui fu dato il Bayán! Se vi daranno notizia che un
uomo si è detto portatore di una Causa e rivela versetti che alle
apparenze pare improbabile siano stati rivelati da altri che da
Dio, l'Aiuto nel Pericolo, l'Esistente da Sé, non condannatelo
acciocché non abbiate inavvertitamente a condannare Colui Che
Dio manifesterà. Dite, Colui Che Dio manifesterà non è altri
125che uno fra di voi; Egli Si farà conoscere da voi il Dì della
Resurrezione. Conoscerete Dio quando vi sarà fatta conoscere
la Manifestazione del Suo Essere, acché per avventura non vi
perdiate lungi dalla Sua Via.In verità, Iddio susciterà Colui Che Dio manifesterà e dopo
di Lui Chiunque vorrà, come ha suscitato Profeti prima del
Punto del Bayán. Egli ha certo potere sopra tutte le cose.
XVII, 4.IN verità il Primo Giorno, spalancati i cancelli del Paradiso a
tutti i popoli del mondo, esclamammo: « O creature! Lottate
strenuamente per essere assunte in Paradiso, poiché è solo al
fine di pervenirvi che vi siete attenute saldamente, per tutta la
vita, ad un virtuoso agire ». Sicuramente tutti gli uomini anelano ad entrarvi, ma ahimè non vi riescono a cagione di ciò che le
loro mani hanno operato. Ma dovessi tu conseguire vera
comprensione di Dio nell'intimo del cuore, prima ch'Egli Si sia
manifestato, saresti capace di riconoscerLo, visibile e fulgente,
quando Si svelerà agli occhi d'ogni uomo. XVII, 11.
DITE, per aver voi ricordato Colui Che Dio manifesterà e
celebrato il Suo nome, Dio dilaterà di gioia i vostri cuori e non
volete voi forse che i vostri cuori si trovino in tal beata condizione? In verità, i cuori dei sinceri credenti in Colui Che Dio
manifesterà sono più spaziosi della vastità del cielo e della terra
e di ciò che v'è frammezzo. Iddio non v'ha lasciato incagli, neppure nella misura di un granello di senape. Egli ne rallegrerà i
cuori, gli spiriti, le anime, i corpi e i giorni di prosperità o di
avversità, mediante il loro esaltare il nome di Colui Che è la su 126
prema Testimonianza di Dio e il loro promuovere la Parola di
Colui Che è l'Alba della gloria del loro Creatore.
In verità, queste sono anime che si deliziano nel ricordare
Dio, Che ne innalza i cuori mediante la luce fulgente del sapere
e della saggezza. Essi non cercano altro che Dio e sovente si
danno ad innalzare le Sue lodi. Nulla essi desiderano tranne
quello ch'Egli vuole e sono pronti ad eseguire il Suo comando. I
loro cuori sono specchi che rispecchiano qualunque cosa voglia
Colui Che Dio manifesterà. Così Iddio rallegrerà i cuori di
coloro che credono sinceramente in Lui e nei Suoi segni e che
abbiano ferma certezza della vita avvenire. Dite, la vita
avvenire non è altro che i giorni associati all'avvento di Colui
Che Dio manifesterà.Non sminuite le ordinanze di Dio in vostre fantasiose elucubrazioni; osservate invece con l'occhio dello spirito tutto ciò
che Iddio ha creato per Suo comando, così come guardate gli
oggetti con gli occhi del corpo. XVII, 15.LA Rivelazione divina associata all'avvento di Colui Che è il
vostro Mihdí promesso ha dato prova d'essere ben più meravigliosa della Rivelazione che fu data a Muhammad, l'Apostolo di
Dio, frammezzo ai popoli d'Arabia dopo ch'Egli ebbe compiuto
quarant'anni - fatto che voi tutti affermate e sostenete -
mentre il vostro Redentore fu suscitato da Dio all'età di ventiquattro anni, in mezzo a uomini tra i quali nessuno parla o
comprende una sola parola dell'idioma arabo. Così Dio appalesa
la gloria della Sua Causa e dimostra la Verità mediante la
potenza della Sua Parola rivelata. In verità, Egli è il Forte,
l'Onnipotente, Colui Che nel pericolo soccorre, il Benamato.
XVII, 4.DITE, in verità Iddio ha fatto entrare nell'ombra dell'albero
dell'affermazione tutte le creature, eccetto quelle alle quali è
127data facoltà d'intendere. A queste sta la scelta: se credere in Dio
loro Signore e riporre in Lui tutta la fiducia, ovvero chiudersi a
Lui e rifiutare di credere fermamente nei Suoi segni. Questi due
gruppi veleggiano su due diversi mari: il mare dell'affermazione
e quello della negazione.I sinceri credenti in Dio e nei Suoi segni, che in ogni Dispensazione ottemperano fedelmente a ciò che è stato rivelato
nel Libro - questi in verità sono coloro che Dio ha creato dai
frutti del Paradiso del Suo compiacimento: essi sono tra i beati.
Ma i renitenti a Dio e ai Suoi segni in ciascuna Dispensazione,
costoro sono quelli che fan vela sul mare della negazione.
Con la potenza del Suo decreto, Iddio ha avocato a Sé l'impegno di assicurare il predominio del mare dell'affermazione e
di annientare il mare della negazione, mediante la forza della
Sua possanza. Egli certo è potente sopra tutte le cose.
In verità, v'incombe di riconoscere il vostro Signore al tempo della Sua manifestazione, acché per avventura non abbiate a
entrare nella negazione, ma, prima che Dio susciti un profeta, vi
possiate ritrovare fermamente insediati sul mare dell'affermazione. Giacché se un profeta vi viene da Dio e voi non calcate la Sua Vita, Dio trasformerà per questo la vostra luce in
fuoco. Badate adunque, caso mai vi sia dato di redimere le vostre anime, per grazia di Dio e dei Suoi segni. XVIII, 13.
DITE in verità se non riconoscete Colui Che Diomanifesterà, Iddio farà che i vostri cuori siano consegnati alla
perversione; ma se Lo riconoscerete, Iddio bandirà dai vostri
cuori ogni cattiveria...Il giorno in cui, per Volere di Dio, foste iniziati al Bayán,
c'era alcuno fra voi che sapesse chi fossero le Lettere del Viven
te, chi i Testimoni o le Testimonianze, o quali i nomi dei credenti? Iddio vuole che riconosciate nello stesso modo Colui Che
128Dio manifesterà il Dì della Resurrezione. Attenti a non escludervi come con un velo da Colui Che v'ha creati, a cagione
del vostro rispetto verso coloro che furono tratti all'esistenza per
ordine del Punto del Bayán perché esaltassero la Sua Parola. E
prima che il Punto del Bayán vi chiamasse all'esistenza, avevate
forse traccia d'identità, e tanto meno scritti o autorità?
Dimenticate dunque il vostro esordio, acché abbiate la ventura
di essere salvati il dì del vostro ritorno. In verità, se non fosse
stato per esaltare il nome del Punto Primo, Dio non avrebbe
decretato per voi né Lettere del Vivente, né coloro che sono le
Testimonianze della Sua Verità, né i Testimoni della Sua giustizia, se solo poteste dare ascolto per un attimo. Tutto ciò è per
glorificare la Causa di Colui Che Dio manifesterà al tempo della Sua manifestazione, poteste solo riflettere un istante.
Fa d'uopo perciò che ritorniate a Dio tali quali foste tratti
all'esistenza e che non proferiate parole come ‘perché’ o ‘no’, se
volete che la vostra creazione dia frutto al tempo del vostro
ritorno. Perché tra voi che siete nati nel Bayán nessuno raccoglierà il frutto del vostro principio se non ritornando a Colui
Che Dio manifesterà. È per Lui che il vostro principio è venuto
da Dio e che il vostro ritorno a Lui sarà, se solo lo sapeste.
XVI, 15.QUANTE persone per tutta la vita sfoggiano seriche vesti,
mentre in realtà, essendosi spogliate del manto della guida divina e della giustizia, sono avvolti in abiti di fuoco; e quanti invece per tutta la vita indossano cotone e ruvida lana, ma, essendo
adorni della veste della guida divina e della giustizia, portano in
verità la livrea del Paradiso e si deliziano del beneplacito di
Dio. Ecco, meglio sarebbe agli occhi di Dio se foste capaci di
combinare le due cose, abbigliarvi nella veste della guida divina
e della giustizia e usare finissima seta, se potete permettervelo.
129Altrimenti, almeno non agite ingiustamente, ma attenetevi alla
devozione e alla virtù...Se non fosse stato a causa della Sua presenza frammezzo a
questa gente, non avremmo né prescritto leggi né decretato
proibizioni. È solo a glorificazione del Suo Nome e ad esaltazione della Sua Causa che abbiamo enunciato certe leggi per
Nostra intimazione o proibito atti dai quali siamo alieni, sì che
nell'ora della Sua manifestazione possiate conseguire per Suo
tramite il beneplacito di Dio e astenervi dalle cose ch'Egli aborre.
Dite, in verità il compiacimento di Colui Che Dio manifesterà è il compiacimento di Dio, mentre il disappunto di Colui
Che Dio manifesterà altro non è che il disappunto di Dio. Evitate di dispiacerGli e rifugiatevi nel Suo beneplacito. Dite, guide viventi verso il Suo compiacimento sono coloro che credono
sinceramente in Lui e hanno ferma certezza nella loro fede,
mentre testimonianze viventi del Suo disappunto sono coloro
che, all'udire i versetti di Dio inviati dalla Sua presenza o nel
leggere le parole divine rivelate da Lui, non si convertono istantaneamente alla Fede né giungono alla certezza. XVI, 14.
130DITE, Dio è il Signore e tutti a Lui si rivolgono adoranti.
Dite, Dio è l'Unico Vero e tutti a Lui rendono omaggio.
Ecco Dio, vostro Signore, e a Lui tutti tornerete.
V'è su Dio alcun dubbio? Egli ha creato voi e ogni cosa. Il
Signore di tutti i mondi è Lui.DITE, in verità se Dio lo voglia, chiunque fra i seguaci di
questa Fede potrà certo confondere tutti coloro che dimorano in
cielo e sulla terra e in tutto quel che v'è frammezzo, perché certo questa è, senz’ombra di dubbio, l'unica vera Fede. Non vi
colga dunque né timore né rammarico.Dite, secondo quanto è rivelato nella Scrittura, Dio S'è as-
sunto il compito di assicurare il trionfo di un qualunque seguace
della Verità su cento anime diverse, e la supremazia di cento
credenti su mille negatori, e il predominio di mille fedeli su tutte le genti e le tribù del mondo: perché Egli trae all'esistenza
qualunque cosa voglia in virtù del Suo decreto. In verità Egli è
potente sopra tutte le cose.Dite, la forza di Dio è nei cuori dei credenti nella Sua unità,
attestanti che non vi è altro Dio che Lui, laddove i cuori di coloro che Gli dan compagni sono impotenti, esanimi su questa
terra: non v'è dubbio che sono morti.S'avvicina il Giorno in cui Iddio farà trionfare le milizie della Verità e purificherà il mondo intero, a tal segno che nell'ambito della Sua conoscenza non sopravviverà neppure un'anima
che non creda sinceramente in Dio, che adori altro Dio, che
notte e dì non s'inchini adorante innanzi a Lui e che non sia nel
novero di coloro cui è data intima certezza.Dite: ecco, Dio è la Verità Sovrana, palesemente Suprema al
di sopra dei Suoi servi; Egli è l'Aiuto nel Pericolo, l'Esistente da
133DIO attesta che non v'è altro Dio che Lui e che i regni nel
cielo e sulla terra e tutto quel che v'è frammezzo sono Suoi. Egli
trascende di gran lunga la comprensione di tutte le cose, è imperscrutabile a ogni mente creata, nessuno sarà capace di penetrare l'unicità del Suo Essere o di svelare la natura della Sua
Esistenza. Né pari né simiglianti, né simili né uguali potranno
mai esserGli associati. LodateLo dunque e glorificateLo e confessate la santità e l'unicità del Suo Essere e magnificate la Sua
maestà e possanza con meravigliosi osanna. Se solo aveste ferma fede nella rivelazione dei segni di Dio!
Questa è la Scrittura ispirata da Dio; questa è la Tavola dispiegata; dite, ecco, questo è il Frequentato Tempio, la Foglia
aulente l'Albero della Rivelazione divina, l'Oceano spumeggiante, la recondita Parola, la Luce che sovrasta ad ogni luce...
In verità ogni luce è prodotta da Dio mediante il potere del Suo
decreto. In verità, Egli è la Luce nel Regno del cielo e della terra e di quel che v'è frammezzo. E mercé il fulgore della Sua
luce, Dio rischiara i vostri cuori e fa sicuri i vostri passi, acché
per avventura Gli rendiate lode.Dite, in verità, ecco il Giardino del Riposo, il più sublime
punto d'adorazione, l'Albero oltre il quale non si passa, il benedetto Albero di Loto, il Segno Più Possente, il Sembiante più
bello, il Volto più avvenente.DAL principio che non ha principio tutti gli uomini si sono
prostrati adoranti innanzi a Colui Che Dio manifesterà e così
134seguiteranno fino alla fine che non conosce fine. Strano davvero, dunque, che al Suo apparire notte e dì rendiate omaggio a
ciò che il Punto del Bayán vi ha ingiunto e pur non adoriate
Colui Che Dio manifesterà.A LUI consacra, o mio Dio, quest'Albero tutt'intero, acché
ne abbiano a rivelarsi tutti i frutti ivi da Dio creati per Colui mediante il Quale Egli ha voluto rivelare tutto ciò che Gli aggrada.
Per la Tua gloria! Non ho desiderato che quest'Albero mai
portasse ramo, foglia o frutto che non si prosternasse innanzi a
Lui il Dì della Sua Rivelazione o si rifiutasse di lodare Te per
Suo tramite, come si conviene alla gloria della Sua
gloriosissima Rivelazione e alla sublimità del Suo oltremodo
sublime Occultamento. E se Tu, o mio Dio, vedrai in Me ramo,
foglia o frutto che non si sia prosternato innanzi a Lui il giorno
della Sua Rivelazione, taglialo o mio Dio da quell'Albero,
perché a Me non appartiene né ritornerà.EGLI - glorificata sia la Sua menzione - rassomiglia al sole. Se innanzi a lui fossero posti infiniti specchi, ciascuno secondo la propria capacità rifletterebbe lo splendore di quel sole;
ma se non ve ne fosse alcuno, esso ancora continuerebbe a levarsi e a tramontare e solo gli specchi sarebbero velati alla sua
luce. In verità non ho mancato al Mio dovere di ammonire quelle genti e di trovare mezzi pei quali esse potessero rivolgersi a
Dio, loro Signore, e credere in Dio, loro Creatore. Se il Dì della
Sua Rivelazione tutti coloro che sono sulla terra Gli renderan
no omaggio, il Mio intimo essere giubilerà, perché tutti saranno
pervenuti all'apice della loro esistenza, e saranno stati condotti
135dinanzi al loro Amato, e avranno riconosciuto, nella massima
misura raggiungibile nel mondo dell'essere, lo splendore di Colui Che è il Desio dei loro cuori. Altrimenti certo si rattristerà
l'anima Mia. In verità è a tal fine che ho allevato tutte le cose.
Come dunque potrà esservi alcuno separato da Lui? Per questo
ho implorato Iddio e continuerò a implorarLo. In verità Egli è
vicino, pronto a esaudire.LA gloria di Colui Che Dio manifesterà è infinitamente
superiore a ogni altra e la Sua maestà di gran lunga ogni altra
sopravanza. La sua beltà supera qualunque incarnazione di beltà
e la Sua grandezza di molto sovrasta a qualsiasi manifestazione
di grandezza. Innanzi alla radiosità della Sua luce ogni luce
impallidisce e ogni esponente di misericordia è scarso davanti ai
segni della Sua misericordia. Ogni perfezione è zero al cospetto
della Sua consumata perfezione e ogni sfoggio di potenza è un
nulla dinanzi alla Sua assoluta potenza. I Suoi nomi sono superiori a tutti gli altri nomi. Il Suo compiacimento ha la precedenza su ogni altra espressione di compiacimento. La Sua suprema
esaltazione è lungi di là da ogni altro simbolo di esaltazione. Lo
splendore della Sua apparizione di molto sorpassa il fulgore
d'ogni altra apparizione. Il Suo divino occultamento è ben più
profondo d'ogni altro occultamento. La Sua sublimità è infinitamente superiore a ogni altra sublimità. Il Suo benevolo favore
è ineguagliato da qualunque altro segno di favore. La Sua forza
trascende ogni altra forza. La Sua sovranità è invitta al cospetto
d'ogni altra. Il Suo celeste imperio è magnificato di là da ogni
altro imperio. La Sua conoscenza abbraccia tutto il creato. La
Sua possanza suprema sovrasta a tutti gli esseri.ritorneranno; tutti appariranno innanzi a Lui per il giudizio. Egli
136è il Signore del Dì della Resurrezione, della Rigenerazione e del
Rendiconto e la Sua Parola rivelata è la Bilancia.
Vera morte è quella di chi muoia a se stesso al tempo della
Sua Rivelazione, in tal guisa che non cerchi nulla all'infuori di
Lui.Vera resurrezione dagli avelli significa essere vivificati conforme al Suo Volere, mediante la forza della Sua parola.
Paradiso è conseguire il Suo compiacimento, fuocoIl Giorno in cui Egli Si rivela è il Dì della Resurrezione, che
durerà tanto quanto Egli ordinerà.Tutto appartiene a Lui e da Lui è plasmato. All'infuori di
Lui, tutti sono Sue creature.IN verità, Io sono Dio, non v'è altro Dio che Me e fuorché
Me ogni cosa non è altro che Mia creazione. Dite, adorateMi
dunque, o Mie creature.Ti ho tratto all'esistenza, nutrito, protetto amato suscitato e
benignamente trascelto quale manifestazione del Mio Essere,
acché Tu recitassi i Miei versetti secondo il Mio decreto e invitassi tutti coloro che ho creato alla Mia Religione, che altro non
è che questa gloriosa, eccelsa Via.Ho plasmato tutte le cose create per amor Tuo e, in virtù
del Mio Volere, Ti ho posto quale Reggitore sovrano dell'intera
umanità. Ho decretato altresì che chiunque abbracci la Mia re 137
ligione sarà credente nella Mia unità e ho legato questo credo
alla rimembranza di Te, e dopo di Te al ricordo di coloro dei
quali, col Mio permesso, hai fatto ‘Lettere del Vivente’ e di tutto ciò che della Mia religione è stato rivelato nel Bayán. In verità, questo è ciò che permetterà ai sinceri fra i Miei servi di ottenere accesso al Paradiso celeste.
In verità, il sole non è altro che un pegno dalla Mia presenza,
così che, nel suo levarsi, i sinceri credenti fra i Miei servi
possano scorgere l'albeggiare delle Dispensazioni.
In verità, Ti ho creato mediante Te Stesso, poi per Mio decreto ho plasmato tutte le cose mercé la potenza creatrice della
Tua Parola: Noi siamo Onnipotenti. Ti ho prescelto quale
Principio e Fine, Visibile e Occulto: in verità Noi siamo l'Onnisciente.
Fuorché a Te, a nessuno è stato o sarà mai conferito lo stadio
della profezia, né Sacra Scrittura è stata o sarà mai rivelata ad
altri salvo Te. Tale è il decreto prescritto da Colui Che è Colui
Che tutto possiede, il Benamato.In verità, il Bayán è la Nostra prova decisiva per tutte le cose
create e innanzi alla rivelazione dei suoi versetti i popoli del
mondo sono tutti impotenti. Esso racchiude la somma di tutte le
Scritture, del passato e del futuro, giacché Tu sei il Depositario
di tutte le Nostre prove in questo Giorno. A chiunque Ci
aggradi concediamo accesso ai giardini del Nostro santissimo,
sublime Paradiso. Così in ogni Dispensazione la rivelazione
divina è inaugurata per Nostro decreto: in verità Noi siamo il
supremo Reggitore. Certo non inizieremo mai nessuna religione
che non sia rinnovata nei giorni avvenire: è una promessa
solenne che abbiamo fatto, e in verità siamo supremi sopra tutte
le cose...DI: Sia lodato Iddio Che a chiunque Gli piaccia concede benignamente di adorarLo. In verità non v'è altro Dio che Lui.
Suoi sono i più eccellenti titoli; è Lui Che porta la Sua parola a
compimento come Gli aggrada ed è Lui Che guida chiunque
abbia ricevuto lume e cerchi la via della giustizia.
Temi Dio, tuo Signore, e fa' menzione del Suo Nome di
giorno e di sera. Non seguitare dettami d'infedeli, acché tu non
sia annoverato fra gli esponenti delle oziose fantasie. Obbedisci
fedelmente al Punto Primo Che è il Signore in Persona e sii tra i
giusti. Non lasciar che alcuna cosa ti conturbi intimamente, non
permettere che ciò che era destinato avvenisse in questa Causa
ti molesti. Lotta zelante per amor di Dio e percorri la via della
giustizia. Dovessi tu incontrare i negatori, riponi ogni fiducia in
Dio, tuo Signore, dicendo: Nei regni di questo mondo e
dell'altro mi è sufficiente Iddio.S'avvicina il Giorno in cui Dio radunerà i fedeli: in verità
non v'è altro Dio che Lui.La pace di Dio sia con coloro che sono stati ben guidati mediante il potere della guida divina.
Egli è Dio, il Supremo Reggitore, la Verità Sovrana,
Colui il Cui soccorso è da tutti invocato.GLORIFICATO è Colui al Quale appartiene il dominio dei
cieli e della terra nella Cui mano si trova il regno di tutte le cose
create, al Quale tutti torneranno. È Lui Che stabilisce la misura
assegnata a ciascuna cosa e Che rivela i Suoi buoni doni e le
Sue grazie nel Suo sacro Libro a benefizio di coloro che rendono grazie alla Sua Causa.
Dite, questa vita terrena finirà e ogni uomo perirà e ritornerà al mio Signore Iddio Che ricompenserà coi doni più squisiti
le opere di coloro che sopportano pazienti. In verità, in virtù del
139Suo decreto, il tuo Dio statuisce la misura di tutte le cose create
come Gli aggrada e coloro che si conformano al beneplacito del
vostro Signore sono invero tra i beati.Il tuo Signore non ha mai suscitato profeta nel passato che
non abbia convocato le genti innanzi al Suo Signore e oggi certo è come nei tempi antichi, se meditaste sui versetti che Dio ha
rivelato.Quando Iddio inviò il Suo Profeta Muhammad, quel giorno
nella conoscenza di Dio era preordinato che il ciclo profetico sì
concludesse. Sì, quella promessa si è certo avverata e il decreto
di Dio s'è compiuto, com'Egli ha ordinato. Sicuramente oggi
viviamo nei Giorni di Dio. Sono giorni così gloriosi, che mai in
antico il sole è sorto su giorni uguali. Sono questi, i giorni che
nei tempi passati le genti attendevano con trepidazione. Che
cosa v'è accaduto che siete profondamente addormentati? Sono
questi, i giorni in cui Dio ha fatto rifulgere radioso l'Astro della
Verità. Che cosa mai vi ha portato a starvene silenti? Sono
questi, i giorni stabiliti che avete ansiosamente atteso nel passato - i giorni dell'avvento della giustizia divina. Rendete grazie a
Dio, o schiere di credenti.Non permettete che le opere di coloro che rifiutano la Verità
vi escludano come con un velo. Questa gente ha diritti sui corpi
solamente; sugli spiriti, sulle anime e sui cuori Dio non ha
conferito loro alcun potere. Temete Dio, acciocché possiate aver
successo in tutto. Tutte le cose sono state create per voi e per
null'altro è stata decretata la vostra creazione. Temete Dio e
badate che apparenze e abiti non v'impediscano di riconoscerLo. Rendete grazie a Dio, acché per avventura Egli possa
usarvi misericordia.Questa vita mortale per certo perirà; i suoi piaceri sono destinati a dileguarsi e in breve ritornerete a Dio trafitti dal rimorso, perché tosto sarete ridestati dal torpore e subito vi ritroverete
al cospetto di Dio e vi sarà chiesto conto del vostro agire.
Dite, come osate negare apertamente i versetti inviati dal
firmamento della giustizia, se pur leggete i Libri di Dio rivelati
140in antico? Come mai rifiutate l'incontro col Signore che vi era
stato statuito nel passato e non date ascolto in questo Giorno al
Suo ammonire? In verità, per attenervi alle forme e secondare
gl'impulsi dei vostri desideri egoistici, vi siete preclusi il beneplacito del vostro Signore, salvo coloro nei quali il loro Signore abbia infuso la conoscenza e che in questo Giorno Gli
rendano grazie per il dono di aver accettato la vera Fede di Dio.
Annuncia dunque il Messaggio a coloro che appalesano virtù e
insegna loro le vie dell'Unico Vero Dio, affinché possano
comprendere.Frena la lingua dal proferire ciò che possa amareggiarti e
implora la misericordia di Dio. In verità Egli ben conosce i giusti poiché è vicino a quei Suoi servi che credono sinceramente
in Lui e non è ignaro delle azioni dei maleoperanti, giacché nulla nei cieli o sulla terra può sfuggire alla Sua conoscenza.
Questi chiari e inconfutabili versetti sono un pegno della
misericordia del tuo Signore e fonte di guida per l'intera umanità: luce per coloro che vi credano e fuoco di cocente afflizione
per chiunque se ne allontani e li smentisca.Egli è Dio: glorificato è il fulgore della Sua luce.
I versetti di questa Tavola sono rivelati per colei che ha creduto nei segni del suo Signore ed è nel novero di coloro che si
sono interamente votati a Lui. Attesta che in verità non v'è altro
Dio che Lui, Mio e tuo Signore e che all'infuori di Lui non v'è
altro Dio. Egli è il Munifico, l'Onnipotente.Rendi grazie a Dio, poiché S'è compiaciuto di sovvenirti in
questo Giorno, di rivelarti i limpidi versetti di questa Tavola e
di annoverarti tra quelle donne che hanno creduto nei segni di
Dio, che Lo hanno scelto quale custode e sono grate. In verità
ben presto Iddio elargirà a te e ai credenti nei Suoi segni altis 141
sima mercede dalla Sua presenza. Sicuramente non v'è altro Dio
che Lui, Quei Che tutto possiede, il Generosissimo. Le rivelazioni della Sua munificenza pervadono tutte le cose create;
Egli è il Misericordioso, il Compassionevole.DIO attesta che non v'è altro Dio all'infuori di Lui, l'Onnipo
tente, il Benamato.Il Dì della Resurrezione fissate lo sguardo su Colui Che Dio
manifesterà e credete fermamente in ciò che è da Lui inviato.
Dite, Dio trionfa incontrastato su ogni vincitore. Nei cieli e
sulla terra e in quel che v'è frammezzo non c'è alcuno che possa
vanificare la trascendente supremazia del Suo trionfo. Egli trae
all'esistenza qualunque cosa voglia mediante la potenza del Suo
decreto. In verità, Iddio è il più possente Sostenitore, il Soccorritore, il Difensore.
QUANDO l'Astro di Bahá rifulgerà radioso sull'orizzonte
dell'eternità v'incombe presentarvi dinanzi al Suo trono. Attenti
a non rimaner seduti al Suo cospetto e a non porre domande
senza il Suo permesso. Temete Dio, o schiera degli Specchi.
Implorate da Lui i meravigliosi pegni del Suo favore, sì
ch'Egli possa degnarSi di rivelare per voi qualunque cosa voglia
e desideri, giacché quel Giorno tutte le rivelazioni della
munificenza divina ruoteranno attorno al Seggio della Sua Gloria e promaneranno dalla Sua presenza, se solo lo capiste.
Fa d'uopo che restiate silenti dinanzi al Suo Trono, perché
in verità quel Giorno di tutte l e cose che sono state create fra
terra e cielo nulla sarà certo stimato più acconcio del tacere.
Badate bene altresì che non siate annoverati fra coloro cui in
142antico fu data la conoscenza, eppure a cagione della loro dottrina si enfiarono d'orgoglio innanzi a Dio, il Trascendente,
Colui Che da Sé esiste, poiché quel Giorno è Lui Che è di tutto
Informato, l'Onnisciente, la Fonte d'ogni sapere, Che di gran
lunga sovrasta a coloro che sono imbevuti di dottrina; ed è Lui
il Potente, il Soggiogatore, il Forte Signore, di fronte a quanti
reggono il potere; ed è Lui il Possente, il Più Augusto, il Più
Glorioso innanzi a chiunque faccia sfoggio di gloria; e quel
Giorno è Lui il Sublime, l'Eccelso, la Fonte d'esaltazione, lungi
al di sopra di quelli che sono d'elevato rango; ed è Lui l'Onnipossente, la Sorgente di gloria e di magnificenza, infinitamente
superiore ai fasti della possanza; ed è Lui l'Onnipotente, il Supremo Reggitore, il Signore del giudizio, trascendente tutti coloro che sono costituiti in autorità; ed è Lui il Generoso, il Più
Benevolo, l'Essenza del favore, Che S'erge supremo innanzi a
chi mostri benevolenza; ed è Lui l'Ordinatore e il Supremo
Reggitore dell'autorità e del potere, inimmaginabilmente superiore a coloro che reggono il dominio della terra; ed è Lui il Più
Eccellente, l'Insuperato, il Preminente davanti a ogni uomo di
talento.Siete stati tutti quanti tratti a vita per cercare la Sua presenza
e raggiungere quello stadio eccelso e glorioso. In verità, dal
firmamento della Sua misericordia Egli invierà ciò che vi gioverà e qualunque cosa Egli Si compiaccia di elargire vi permetterà
di fare a meno dell'intera umanità. In verità quel Giorno a nulla
varrà la dottrina dei sapienti, o la cultura degli esponenti del
sapere, o lo sfarzo di coloro che sono molto riveriti, o il potere
dei potenti, o il rimembrare dei pii, o le opere dei giusti, o le
genuflessioni dei devoti inginocchiati, o il loro prostrarsi o il
loro volgersi alla Qiblih, o l'onore degli onorati, o la schiatta dei
ben nati, o la nobiltà delle nobili progenie, o il discorrere degli
eloquenti, o i titoli dei maggiorenti - nulla di nulla sarà di
giovamento - poiché tutte queste cose e qualunque altra
abbiate conosciuto o compreso furono create dalla Sua ingiunzione ‘sii’ ed è. Ecco, se fosse Suo Volere, Egli potrebbe sicu 143
ramente portare a resurrezione tutte le creature con una sola Sua
parola. In verità, oltre a tutto questo, Egli è il Più Forte, il Più
Possente, l'Onnipotente.Badate, o schiera degli Specchi, che quel Giorno i titoli non
v'accrescan vanagloria. Sappiate per certo che voi, e tutti coloro
che vi sovrastano o vi sottostanno, siete stati creati per quel
Giorno. Temete Dio e non commettete ciò che gravi il Suo
cuore di dolore, e non siate di coloro che si sono traviati. Forse
Egli apparirà ammantato nella forza della Verità mentre voi sui
vostri giacigli, siete immersi in greve sonno; o i Suoi messi recheranno gloriose e luminose Tavole da Lui mentre voi ve ne
discosterete sprezzantemente, pronunzierete giudizio contro di
Lui - giudizio che non comminereste mai a voi stessi - e direte: « Questo non è da Dio, Colui Che tutto soggioga e Che da
Sé esiste ».Gloria a Te, o mio Dio, Tu hai chiara contezza che ho proclamato la Tua Parola e non ho mancato alla missione che mi
affidasti. Ti scongiuro di proteggere quel Giorno le genti del
Bayán, acché non pronunzino accusa contro Te o non repugnino
ai Tuoi segni. Custudiscile, dunque, o mio Dio, in forza della
Tua possanza che pervade l'intera umanità.SIA gloria a Lui Che è il Signore di tutti coloro che sono nei
cieli e sulla terra; Egli è l'Onnisciente, Quei Che di tutto è Informato. È Lui Che trae all'esistenza tutto quel che vuole per
Suo decreto; ecco, Egli è il Clemente, il Forgiatore. Dite, in verità Egli è pari al Suo intendimento; a chiunque voglia accresce
vittoria con la forza dei Suoi eserciti; non v'è altro Dio che Lui,
il Possente, il Savio. Suo è il regno della terra e del cielo: Egli è
il Signore della forza e della gloria. I credenti in Dio e nei Suoi
144segni sono certo i seguaci della verità e dimoreranno in giardini
di delizie, mentre i negatori di Dio, i renitenti a ciò ch'Egli ha
rivelato, a questi sarà dimora il fuoco dove rimarranno in
perpetuo. Dite, molti hanno apertamente ripudiato Iddio e
seguito i ribelli malfattori. Costoro rassomigliano ai loro predecessori nel secondare ogni oppressore ostile. In verità non v'è
altro Dio che Dio; Suo è il regno del cielo e della terra; Egli è il
Clemente, l'Onnisciente. Dio attesta che non v'è altro Dio Che
Lui e Colui Che parla per intimazione del Suo Signore non è
che il Primo ad adorarLo. Egli è l'incomparabile Creatore Che
ha creato i cieli e la terra e tutto quel che v'è frammezzo, e tutti
stanno al Suo comando. Egli è Colui la Cui grazia ha ravvolto
tutto ciò che è nei cieli o sulla terra o altrove, e tutti sono
obbedienti al Suo decreto.FA d'uopo che aspettiate il Giorno dell'apparizione di Colui
Che Dio manifesterà. Orbene nel piantare l'Albero del Bayán
non ho avuto altro intendimento che permettere a voi di riconoscerMi. In verità Io sono il primo a inchinarMi innanzi a Dio
e a credere in Lui. Procurate, adunque, che il vostro riconoscimento non si faccia vano, poiché il Bayán, sia pur sublime nel
suo stadio, rende omaggio a Colui Che Dio manifesterà ed è Lui
al Quale di molto più s'addice l'essere acclamato Seggio della
Realtà divina, ancorché sia Egli Me e Io Lui. Nondimeno,
quando l'Albero del Bayán giungerà al massimo rigoglio, lo
piegheremo in pegno di adorazione verso il Suo Signore Che
apparirà nella persona di Colui Che Dio manifesterà, caso mai
vi sia dato il privilegio di glorificare Dio come si confà al Suo
augusto Essere.Ecco, siete stati tratti all'esistenza mediante il potere del
Punto del Bayán, ed Egli è rassegnato al Volere di Colui Che
Dio manifesterà, è magnificato mercé la Sua trascendente su 145
blimità, sostenuto dalle prove della Sua possanza, glorificato
dalla maestà della Sua unità, adorno della beltà della Sua unìcità, investito di poteri dal Suo eterno dominio e costituito in
autorità mediante la Sua sempiterna sovranità. Come potranno
dunque loro, che non sono altro che creazioni del Punto, essere
giustificati se dicono ‘perché o percome’?O congregazione del Bayán e tutti coloro che vi stanno! Riconoscete i termini che vi sono imposti, perché persino il Punto
del Bayán ha creduto in Colui Che Dio manifesterà, prima che
tutte le cose fossero create. In verità, Me ne vanto davanti a tutti
coloro che dimorano nel regno del cielo e della terra. Non
lasciatevi escludere da Dio, quasi vi coprisse un velo, dopo
ch'Egli Si è rivelato. Tutto quello che è stato esaltato nel Bayán
non è altro che un anello nella Mia mano e Io invero un anello
nella mano di Quei Che Dio manifesterà - glorificata sia la Sua
menzione! Egli lo gira a Proprio piacimento, per ciò che Gli
piaccia e mediante quello che Gli aggradi. In verità, Egli è il
Soccorritore nel Pericolo, l'Altissimo.SANTIFICATO sia il Signore, nella Cui mano è la sorgente
della sovranità. Egli con la Sua Ingiunzione ‘Sii’ ed è crea tutto
quel che vuole. Suo è stato finora il potere all'autorità e Suo
rimarrà in futuro. Con la potenza del Suo decreto, Egli dà
vittoria a chi Gli piaccia: in verità Egli è il Forte, l'Onnipotente.
A Lui appartengono ogni gloria e maestà nei regni della
Rivelazione e della Creazione e quel che v'è frammezzo: in
verità, Egli è il Potente, il Gloriosissimo. Dall'eternità è stato la
Sorgente d'invincibile forza e tale rimarrà in eterno. In verità
Egli è il Signore della possanza e della forza; tutti i regni del
cielo e della terra e quel che v'è frammezzo sono di Dio e la Sua
potenza sopravanza ogni cosa. Tutti i tesori della terra e del
cielo e quel che v'è frammezzo sono Suoi e la Sua protezione si
estende sopra ogni cosa. Egli è il Creatore dei cieli e della terra
e di quel che v'è frammezzo e per certo è testimone per tutte le
cose. È il Signore del Conto per tutto ciò che dimora nei cieli e
sulla terra e quel che v'è frammezzo e, in verità, Iddio è rapido a
contare. Stabilisce la misura prescritta per tutti coloro che
dimorano nei cieli e sulla terra e quel che v'è frammezzo: in
verità è il Supremo Protettore. Ha in pugno le chiavi del cielo e
della terra e di quel che v'è frammezzo. A Suo piacimento
largisce doni, mediante il potere del Suo comando. In verità, la
Sua grazia pervade tutte le cose, Egli è l'Onnisciente.
Dì: mi basta Iddio; Egli è Colui Che tiene in pugno il reame
di tutte le cose. Con la potenza dei Suoi eserciti del cielo e della
terra e di quel che v'è frammezzo, Egli protegge chi voglia tra i
Suoi servi: in verità, Dio vigila su tutto.Immensamente esaltato sei Tu, o Signore! Riparaci da quel
che si trova innanzi a noi e dietro a noi, sopra il nostro capo, a
149dritta e a manca, sotto i nostri piedi e in ogni altra parte alla
quale siamo esposti. In verità, la Tua protezione sopra ogni cosa
1IMPARTISCI le Tue benedizioni, o mio Dio, all'Albero del
Bayán, alle sue radici e ai suoi rami, virgulti, foglie e frutti e a
tutto ciò che esso protegge o ricopre. Fa' poi che quest'Albero
sia trasformato in una magnifica Pergamena da offrire alla presenza di Colui Che manifesterai il Giorno del Giudizio, acciocché Egli Si degni di concedere che tutta la schiera dei seguaci
del Bayán sia restituita a vita e, mercé la Sua munificenza, inauguri una nuova creazione.
In verità, tutti sono poveri innanzi alla Tua tenera misericordia e umili servitori davanti ai pegni del Tuo dolce amore. Ti
scongiuro per la Tua generosità, o mio Dio, e per le effusioni
della Tua indulgenza e dei Tuoi doni, o mio Signore, e per i segni dei Tuoi favori e della Tua grazia celeste, o mio Benamato,
di vegliare su Colui Che Iddio manifesterà, affinché nessuna
traccia di sconforto mai Lo tocchi.posso menzionarTi, o Diletto dell'intera creazione, e riconoscere
il Tuo vanto, o Tu, innanzi al Quale ogni creatura si spaurisce! I
più eccelsi stadi ai quali sia dato che umana percezione assurga
1L'originale di questa preghiera per la protezione è stato scritto a mano
dal Báb, in forma di pentacoloe le somme vette che menti e anime d'uomo possano scalare non
son altro che segni creati in forza del Tuo comando e pegni
150palesati mediante il potere della Tua Rivelazione. Lungi sia dalla Tua gloria che altri, fuorché Te, faccia menzione di Te o s'attenti d'innalzare la Tua lode. L'intima essenza d'ogni realtà attesta d'essere esclusa dai precinti della corte della Tua vicinanza
e la quintessenza d'ogni essere si dichiara incapace di pervenire
alla Tua santa Presenza. Immensamente glorificato ed esaltato
sei Tu! La sola cosa che Ti si confaccia è la dicevole menzione
proferita dal Tuo Essere; la sola cosa che sia degna di Te sono
gli osanna levati dalla Tua Essenza...Una notte come questa, Signore, Tu Mi chiamasti all'esistenza in virtù della rivelazione della Tua grazia, ed ecco ora Mi
trovo su questo monte, solo e abbandonato. Lodato e ringraziato
sii Tu per tutto quel che si conforma al Tuo volere nell'impero
dei cieli e della terra. E ogni sovranità, oltre gli estremi confini
dei regni della Rivelazione e del Creato, Ti appartiene.
Mi plasmasti, o Signore, col Tuo benevolo favore e Mi proteggesti con la Tua grazia nell'oscurità della matrice e col Tuo
tenero amore Mi alimentasti con sangue vivificatore. Dopo
averMi plasmato in forma assai avvenente secondo la Tua amorosa provvidenza e aver perfezionato la Mia creazione mediante
la Tua opera eccellente e alitato il Tuo Spirito nel Mio corpo
nella Tua infinita misericordia e mercé la rivelazione della Tua
trascendente unità, dal mondo dell'occultamento Mi traesti al
mondo visibile nudo d'ogni cosa ignaro e del tutto incapace.
Quindi Mi nutristi con latte corroborante e Mi allevasti tra le
braccia dei Miei genitori con palese compassione, fino al momento in cui Ti compiacesti apprenderMi le realtà della Tua
Rivelazione e darMi contezza della retta via della Tua Fede,
vergata nel Tuo Libro. E quando giunsi a piena maturità, Mi
1S'intende il giorno dei natali del Báb, il 1° muharram 1235 A.H. (20 ottobre 1819)
facesti rendere omaggio al Tuo inaccessibile Ricordo e Mi permettesti d'incedere verso lo stadio designato, ove Mi educasti
151mediante i sottili influssi della Tua opera e Mi nutristi in quella
terra coi Tuoi doni più benevoli. E quando ciò che era stato
preordinato nel Tuo Libro accadde, secondo la Tua gentilezza,
Mi facesti giungere ai Tuoi sacri precinti e, secondo la Tua tenera misericordia, Mi lasciasti dimorare entro la corte dell'amicizia, finché vi scoprii i chiari pegni della Tua clemenza, le convincenti prove della Tua unità, i fulgidi splendori della Tua
maestà, la fonte della Tua suprema unicità, le vette della Tua
trascendente sovranità, i segni della Tua incomparabilità, le
manifestazioni della Tua gloria eccelsa, i recessi della Tua santità e ogni cosa imperscrutabile a tutti fuor che a Te.
IN verità, sono il Tuo servo, o mio Dio, e il Tuo povero
essere e la Tua supplice e misera creatura. Sono giunto alla Tua
porta, cercando la Tua protezione. Non ho trovato appagamento
se non nell'amore per Te, né esultanza fuorché nel ricordo di Te,
né brama tranne nell'obbedienza a Te, né gioia altrove che nella
vicinanza a Te, né tranquillità salvo nel ricongiungimento a Te,
sebbene io sappia che a tutte le creature è sbarrato l'accesso alla
Tua Essenza sublime e che all'intera creazione è interdetto
l'adito al Tuo intimo Essere. Ogni qual volta m'attento
d'avvicinarTi, in me non scorgo altro che i pegni della Tua grazia e nel mio essere nulla veggo se non le rivelazioni del Tuo
tenero amore. Come può una Tua piccola creatura cercare il ricongiungimento a Te e pervenire al Tuo cospetto, quando nessuno potrà mai esserTi associato o comprenderTi? Come può
umile servo, cui pur Tu abbia destinato le rivelazioni del Tuo
dominio e le mirabili testimonianze della Tua sovranità, riconoscerTi e innalzare la Tua lode? Epperciò ogni creatura attesta
che l'adito al sacrario della Tua presenza le è vietato a cagione
delle limitazioni imposte alla sua intima realtà. Ma è indiscusso
che l'influenza della Tua attrazione è sempre stata insita nella
152realtà della Tua opera, anche se quel che s'addice alla corte
santificata della Tua provvidenza è esaltato al di là della portata
dell'intera creazione. Ciò denota, o mio Dio, la mia assoluta
inettitudine a lodarTi e rivela la mia totale incapacità di ringraziarTi, tanto meno di pervenire a riconoscere la Tua unità divina
o di raggiungere i chiari segni della Tua lode, della Tua santità e
della Tua gloria. Anzi, per la Tua possanza, non anelo ad altro
che al Tuo Essere e fuor che Te non cerco altri.MAGNIFICATO sia il Tuo nome, o Dio. In verità, i Regni
della Creazione e della Rivelazione sono Tuoi; in verità,
abbiamo riposto tutta la fiducia nel nostro Signore. Ogni lode a
Te, o Dio; Tu sei l'Artefice dei cieli e della terra e di quel che
v'è frammezzo; in verità sei il Reggitore supremo, il Forgiatore,
l'Onnisciente. Glorificato sei Tu, o Signore! Sicuramente
radunerai l'umanità per il Giorno sulla cui venuta non v'ha
dubbio - il Giorno in cui ciascuno comparirà innanzi a Te e in
Te troverà la vita. È il Giorno dell'Unico vero Dio - il Giorno
che farai sopravvenire come Ti piaccia mediante il potere del
Tuo decreto.Tu sei il Sovrano, il meraviglioso Creatore, il Potente, il Benamato.
LODATO sia il Tuo Nome, o Dio! In verità, Tu sei il nostro
Signore e ben conosci tutto ciò che si trova nei cieli e sulla terra. Mandaci dunque un pegno della Tua misericordia: in verità,
tra coloro che mostrano indulgenza non hai pari. Ogni lode a
Te, o Signore. Disponi per noi dalla Tua presenza ciò che conforterà i cuori dei sinceri fra i Tuoi servi. Glorificato sei Tu, o
153Dio, Tu sei il Creatore dei cieli e della terra e di quel che v'è
frammezzo. Sei il Signore sovrano, il Santissimo, l'Onnipotente,
l'Onnisciente. Magnificato sia il Tuo Nome, o Dio, concedi ai
credenti in Dio e nei Suoi segni un possente ausilio dalla Tua
presenza onde farli prevalere sull'intera umanità.
GLORIA a Te, o Dio. Come posso menzionarTi, se sei
santificato al di sopra della lode di tutta l'umanità. Magnificato
sia il Tuo Nome, o Dio, Tu sei il Re, l'Eterna Verità; conosci ciò
che è nei cieli e sulla terra e tutto deve ritornare a Te. Hai
inviato secondo chiara misura la Tua Rivelazione divinamente
preordinata. Lode a Te, o Signore! Col Tuo comando concedi la
vittoria a chi vuoi, mediante gli eserciti del cielo e della terra e
di quel che v'è frammezzo. Tu sei il Sovrano, l'Eterna Verità, il
Signore d'invincibile possanza.Glorificato sei Tu, o Signore, Tu sempre indulgi ai falli di
coloro tra i Tuoi servi che implorano perdono. Cancella i misfatti miei e di coloro che all'alba invocano la Tua indulgenza,
che Ti pregano di giorno e nottetempo, che non anelano ad altro
fuorché a Dio, che dispensano di tutto ciò che Dio ha loro
benignamente elargito, che celebrano la Tua lode mattina e sera
e non sono negligenti nei loro doveri.LODE a Te, o Signore. Rimetti i nostri peccati, abbi
misericordia di noi e permettici di ritornare a Te. Fa' che non
confidiamo in altri che Te e concedici, con la Tua generosità,
ciò che ami e desideri e che Ti s'addice. Esalta lo stadio d'ogni
sincero credente e perdonalo nella Tua benevola indulgenza. In
verità, sei l'Aiuto nel Pericolo, l'Esistente da Sé.
154O DIO nostro Signore! Riparaci con la Tua grazia da tutto
ciò che aborri e concedici quel che Ti s'addice. Sii largo nel
donarci il Tuo favore e dacci la Tua benedizione. Perdonaci per
le cose che abbiamo fatto, cancella i nostri peccati e assolvici
nella Tua benevola indulgenza. In verità Tu sei l'Eccelso, Colui
Che esiste da Sé.La Tua amorosa provvidenza ha pervaso tutte le creature nei
cieli e sulla terra e il Tuo perdono ha ravvolto tutto il creato. La
sovranità è Tua; i regni della creazione e della Rivelazione sono
nelle Tue mani; tieni tutte le creature nella mano destra e nel
Tuo pugno si trovano le misure assegnate di perdono. Tu
assolvi chi vuoi tra coloro che Ti sono servi. In verità, sei il
Longanime, l'Amoroso. Nulla sfugge alla Tua conoscenza e non
v'è cosa che Ti sia nascosta.O Dio nostro Signore! Proteggici con il potere della Tua
possanza, dacci modo di accedere al Tuo meraviglioso oceano
spumeggiante e concedici quel che Ti si confà.Tu sei il Reggitore Sovrano, il Possente Fattore, l'Eccelso,
l'Amoroso.GLORIA a Te, o Signore mio Dio! Nulla sfugge alla Tua
conoscenza, né v'è cosa che possa sottrarsi al Tuo pugno e nei
cieli e sulla terra, nel passato e nel futuro, non v'è nulla che
possa vanificare il Tuo Intendimento.Tu vedi il Paradiso e i suoi abitanti; vedi il basso reame e chi
vi dimora. Tutti sono Tuoi servi, stretti nel Tuo pugno.
O Signore! Fa’ trionfare i Tuoi servitori pazienti nei Tuoi
giorni concedendo loro dicevole vittoria, dacché han cercato il
155martirio sulla Tua via. Manda loro ciò che rechi conforto alle
menti, allegrezza agli intimi esseri, sicurezza ai cuori e tranquillità ai corpi e permetta alle anime di ascendere al cospetto di
Dio, l'Eccelso, e di pervenire al Paradiso supremo e ai gloriosi
recessi che hai destinato agli uomini di chiara sapienza e virtù.
In verità, tu conosci tutto e noi non siamo altro che Tuoi servi,
Tuoi schiavi, Tuoi vassalli, Tuoi poveri. Fuor che Te non invochiamo altro Signore, o Dio nostro Signore, né imploriamo benedizioni o grazie da altri che da Te, o Tu Che sei il Dio di misericordia per questo mondo e per l'altro. Noi siamo personificazioni di povertà, nullità, impotenza e perdizione, mentre
tutto il Tuo Essere denota dovizia, indipendenza, gloria, maestà
e sconfinata grazia.O Signore, tramuta la nostra mercede in quel che Ti s'addice
del bene di questo mondo e dell'altro e delle infinite grazie che
s'estendono dall'alto dei cieli fino alla terra quaggiù.
In verità, Tu sei Signore nostro e di tutte le cose. Ci rimettiamo nelle Tue mani, anelanti a ciò che Ti appartiene.
GLORIFICATO sia il Tuo Nome, o Signore! In chi troverò
rifugio, se in verità Tu sei il mio Dio e il mio Diletto? e a chi
chiederò riparo, se in verità Tu sei il Mio Signore e Padrone? e
presso chi fuggirò, se in verità, Tu sei il mio Maestro e Sacrario? e chi implorerò, se in verità Tu sei il mio Tesoro e la Mèta
del mio desio? e tramite chi mi discolperò davanti a Te, se in
verità Tu sei la mia somma aspirazione e il mio supremo anelito? È stata delusa ogni speranza che non sia la brama della Tua
grazia celestiale e sbarrata ogni porta tranne il portale d'accesso
alla fonte delle Tue benedizioni.Ti scongiuro, o mio Signore, per il Tuo più fulgido splen
dore, innanzi alla cui luce ogni anima umile s'inchina e si prostra adorante per amor Tuo - splendore innanzi alla cui radio 156
sità il fuoco si trasforma in luce, i morti sono ricondotti a vita e
ogni difficoltà s'appiana. T'imploro per questo grande, mirabile
splendore e per la gloria della Tua eccelsa sovranità, Tu Che sei
il Signore d'invitta possanza, di tramutarci mediante la Tua
grazia in ciò che Tu possiedi e di fare di noi sorgenti della Tua
luce e di accordarci benevolo quel che s'addice alla maestà del
Tuo trascendente dominio, perché a Te ho levato le mani, o
Signore, e in te ho trovato sostentamento e asilo, o Signore, e a
Te mi sono arreso, o Signore, e in Te ho riposto tutta la mia
fiducia, o Signore, e da Te sono rafforzato, o Signore.
In verità, fuor che in Te non v’è né potere né fortezza.
TU sai, o Mio Dio, che dal giorno in cui dall'acqua del Tuo
amore Mi traesti all'esistenza finché non raggiunsi i quindici
anni, vissi nella terra che Mi vide nascere [Sh íráz]. Poi Mi permettesti di andare al porto di mare [Búsh ihr] dove per cinque
anni Mi dedicai al commercio dei generosi beni del Tuo regno e
Mi occupai delle cose che Mi concedesti mediante la meravigliosa essenza del Tuo tenero amore. Visitai successivamente la
Terra Santa [Karbilá] dove soggiornai per un anno. Ritornai
quindi nel luogo dove nacqui. Qui ebbi esperienza della rivelazione delle Tue sublimi largizioni e dei segni della Tua grazia
sconfinata. Ti lodo per tutti i Tuoi buoni doni e Ti rendo grazie
per tutti i Tuoi favori. Indi all'età di venticinque anni Mi recai
presso la Tua sacra Casa [La Mecca] e, quando feci ritorno al
luogo dove nacqui, era spirato un anno. Ivi attesi paziente sulla
via del Tuo amore e vidi le prove delle Tue infinite grazie e della Tua tenera bontà finché non disponesti che Io muovessi verso
di Te e migrassi verso la Tua presenza. Perciò, partitone col
Tuo permesso, trascorsi sei mesi nella terra di Sád [Isfáhán] e
sette sul Primo Monte [Mákú], dove riversasti su Me quel che
s’addice alla gloria delle Tue benedizioni celestiali e si confà
157alla sublimità dei Tuoi benevoli doni e favori. Ora, nel Mio
trentesimo anno, Mi vedi, o Mio Dio, su questo Doloroso
Monte [Ch ihríq], dove ho dimorato per un anno intero.
Lode a Te, o Mio Signore, per tutti i tempi, fino ad ora e in
avvenire; e grazie a Te, o Mio Dio, in ogni circostanza, e del
passato e del futuro. I doni che hai sparso su di Me hanno raggiunto la piena misura e le benedizioni che Mi hai concesso
sono giunte a compimento. Nulla ora Io vedo fuor che gl'infiniti
segni della Tua grazia e bontà, della Tua munificenza e dei Tuoi
benevoli favori, della Tua generosità e nobiltà, della Tua
sovranità e possanza, del Tuo splendore e della Tua gloria e
quel che s'addice alla santa corte del Tuo trascendente dominio
e della Tua maestà e si confà ai gloriosi precinti della Tua eternità ed eccellenza.
O SIGNORE, so bene che le mie trasgressioni hanno coperto
il mio volto di vergogna al Tuo cospetto e gravato il mio dorso
alla Tua presenza, si sono intromesse tra me e il Tuo leggiadro
sembiante, mi hanno tutto avvolto, negandomi qualunque accesso alle rivelazioni della Tua forza celestiale.
O Signore! Se non mi perdoni Tu, chi vi sarà a concedere
l'assoluzione e se Tu non hai misericordia di me, chi sarà capace di mostrare compassione? Gloria a Te, quando non esistevo
mi creasti e quand'ero privo d'ogni comprensione mi desti nutrimento. Lode a Te, ogni segno di generosità proviene da Te e
ogni pegno di grazia scaturisce dai forzieri del Tuo decreto.
TI supplico di perdonarmi, o mio Signore, per aver
menzionato altri che Te, e lodato altri che Te, e per ogni delizia
158che non sia la delizia della vicinanza a Te, e per aver goduto
d'altro che del gaudio della comunione con Te, e per ogni gioia
che non sia la gioia del Tuo amore e del Tuo compiacimento, e
per qualunque cosa mi riguardi ma non sia correlata a Te, o Tu
Che sei il Signore dei signori, Colui Che dispensa i mezzi e
disserra le porte.COME posso lodarTi, o Signore, per i segni del Tuo
possente fulgore e per le meravigliose, dolci fragranze che Mi
hai elargito in questa fortezza, talché nei cieli o sulla terra non
v'è nulla che possa reggere confronto? Hai vegliato su Me nelle
viscere di questo monte dove tutt'intorno sono circondato da
montagne: una Mi sovrasta, altre si ergono a dritta e a manca e
un'altra M'incombe innanzi. Gloria a Te, non v'è altro Dio
all'infuori di Te. Quante rocce ho visto precipitare su Me da
questo monte, ma Tu Me ne hai protetto, preservandoMi nel
baluardo della Tua Unità divina.Glorificato e magnificato sei Tu: lode a Te per tutto quello
che ami e desideri, e grazie a Te per ciò che hai decretato e
preordinato. Da tempo immemorabile hai effuso la Tua tenera
misericordia e il processo del Tuo creare è stato sempre ed è
incessante. La Tua opera è differente dall'opera d'altri che Te e
tra i doni d'altri che Te non ve n'è alcuno che possa eguagliare i
Tuoi buoni doni.Lode a Te, o Mio Diletto, e magnificato sia il Tuo Nome.
Dal momento in cui ho messo piede in questa fortezza all'attimo
in cui ne sarò partito, Ti vedo insediato sul Tuo trono di
gloria e di maestà, inviarMi gl'infiniti pegni del Tuo munifico
favore e della Tua grazia. Vedi che la Mia dimora è il cuore dei
monti e altro non scorgi nella Mia Persona se non segni di umi
liazione e solitudine.Lodato sia il Tuo Nome; per ogni espressione del Tuo im 159
perscrutabile Decreto Ti rendo grazie e Ti lodo per ogni pegno
delle Tue tribolazioni. La prigione, dove hai sopportato Mi gettassero, Tu l'hai trasformata per Me in giardino di Paradiso e ne
hai fatto un'aula della corte dell'amicizia sempiterna.
Quanti sono i versetti che Mi inviasti! quante le preghiere
che Mi udisti innalzarTi! e le rivelazioni che per Mio tramite
traesti all'esistenza! e le esperienze che in Me vedesti!
Magnificato sia il Tuo Nome. Gl'infiniti affanni non sono
bastati a impedire che Io Ti rendessi grazie né sono valse le Mie
mancanze a distoglierMi dall'esaltare le Tue virtù. l'infedeli si
erano proposti di trasformare la Mia dimora in una casa di
sventura e umiliazione. Ma Tu Mi hai glorificato nel ricordarTi,
esaltato nel lodarTi, Ti sei compiaciuto di soccorrerMi mediante
le rivelazioni della Tua unicità e Mi hai conferito grande onore
mercé i fulgidi splendori della Tua antica eternità. Al fuoco Tu
comandi: « Sii leniente balsamo per il Mio Servo » e alla
prigione: « Sii seggio d'amorevole pietà per il Mio Servo, quale
pegno dalla Mia presenza ». Sì, giuro per la Tua gloria, la Mia
cella si è rivelata per Me null'altro che il più nobile recesso nel
superno reame.Lodato e glorificato sei Tu. Quante volte Mi colse la sventura e Tu nel Tuo benevolo favore la mitigasti e la allontanasti;
e quante sommosse furono sobillate contro di me per mano
della gente, e Tu le placasti con la Tua amorevole misericordia;
e quanti Nimrod accesero fuochi onde bruciarMi, e Tu Me ne
facesti balsamo; e quante volte gl'infedeli decretarono di umiliarMi, ma Tu ne traesti per Me motivo d'onore...
In verità, Tu sei la suprema aspirazione di ogni assiduo cercatore e la Mèta del desio di coloro che Ti bramano: sei Colui
Che è pronto a rispondere al grido di coloro che riconoscono la
Tua unità divina e Colui dinanzi al Quale i codardi sbigottiscono. Sei il Patrono dei bisognosi, il Liberatore dei prigionieri,
l'Umiliatore dei tiranni, il Distruttore dei maleoperanti, il Dio
di tutti gli uomini, il Signore di tutte le cose create. Tuoi sono i
regni della Creazione e della Rivelazione, o Tu Che sei il Si 160
gnore di tutti i mondi.O Tu Che a tutto provvedi! Tu Mi basti in ogni angustia che
Mi colga e in ogni afflizione che Mi incalzi. Sei il Mio solo
Compagno nella solitudine, la Delizia del Mio cuore nell'isolamento e il Mio Benamato nella Mia prigione e nella Mia Dimora. Non v'è altro Dio che Te!
Non sarà mai messo in distretta colui cui Tu provvedi; né
mai perirà chi Tu proteggi; né sarà mai confuso chi Tu assisti;
né si ritroverà mai lungi da Te colui cui Tu volgi lo sguardo.
Disponi per noi dunque tutto ciò che è presso Te e perdonaci
per ciò che siamo. In verità Tu sei il Signore possente, glorioso,
il Signore di tutti i mondi. « Lungi sia la gloria del Tuo
Signore, il Signore di ogni possanza, da quanto essi Gli attribuiscono! E la pace sia con i Suoi Apostoli, e lode a Dio, il Si1
gnore di tutti i mondi! »GLORIA a Te, o Dio! Tu sei il Dio Che è esistito prima
d'ogni cosa, Che esisterà dopo ogni cosa e al di là d'ogni cosa
durerà. Sei il Dio Che conosce ogni cosa e ogni cosa di molto
sopravanza. Sei il Dio Che d'ogni cosa misericorde Si cura, Che
giudica di ogni cosa, Che ogni cosa nella Sua visione abbraccia.
Tu sei Dio Mio Signore, hai contezza del Mio stato, vedi il Mio
essere esteriore e l'intimo.Concedi il Tuo perdono a me e ai credenti che han risposto
al Tuo Appello. Sii il mio bastevole soccorritore contro la nequizia di chiunque desideri recarmi afflizione o mi voglia male.
In verità, Tu sei il Signore di tutte le cose create. Tu provvedi a
tutti, mentre senza Te non v'è alcuno che a sé possa provvedere.
T’IMPLORO per lo splendore della luce del Tuo glorioso
volto, per la maestà della Tua antica grandezza e per la forza
1della Tua trascendente sovranità di disporre per noi in questo
istante ogni misura di ciò che è buono e conveniente e di
destinarci ogni porzione dell'effondersi della Tua grazia, poiché
il dispensare doni non Ti arreca perdita né assottiglia le Tue
ricchezze il concedere favori.Glorificato sei Tu, o Signore! In verità io sono povero, e Tu
ricco; in verità io sono meschino, e Tu possente; in verità io
sono impotente, e Tu forte; in verità io sono infimo, e Tu il più
eccelso; in verità io sono in distretta, e Tu il possente Signore.
DISPONI per me, o Signore, qualunque cosa buona Tu abbia
creato o creerai e custodiscimi da tutto il male che aborri fra le
cose che hai tratto o trarrai all'esistenza. In verità la Tua conoscenza abbraccia tutto. Lodato Tu sia, in verità non v'è altro Dio
che Te e nulla di nulla nei cieli o sulla terra e tutto quel che v'è
frammezzo potrà mai vanificare il Tuo Intendimento. Ecco, Tu
sei potente sopra tutte le cose.Lungi dalla sublimità del Tuo Essere, o mio Dio, che qualcuno cerchi il Tuo premuroso amore o il Tuo favore. Lungi
dalla Tua gloria trascendente che un’anima implori da Te le
prove delle Tue largizioni e della Tua tenera misericordia.
Troppo alto sei Tu perché ad alcuno sia dato invocare la rivelazione della Tua benigna provvidenza e amorosa cura, e troppo
santificata è la Tua gloria perché vi sia chi possa implorare da
Te l'effondersi delle Tue benedizioni e del Tuo favore e della
Tua grazia celeste. In tutto il Tuo regno del cielo e della terra,
che pur è guarnito d'infinite grazie, Tu sei immensamente
glorificato al di sopra di qualunque cosa cui possa ascriversi
identità.Tutto quello che Ti chiedo, o mio Dio, è di permettermi di
ottenere il Tuo beneplacito, prima che la mia anima si separi da
questo corpo, ancorché ciò mi fosse concesso per un istante più
162breve del più minuscolo frammento di un granello di senape.
Perché se essa se ne andasse mentre Tu Ti compiaci di me,
allora sarei libero da ansietà e da cure; ma se mi abbandonasse
mentre sei scontento di me, a nulla mi gioverebbero le buone
azioni compiute, né varrebbero ad esaltarmi tutti gli onori e le
glorie conquistate.T'imploro dunque ardentemente, o mio Dio, che Tu voglia
concedermi il Tuo beneplacito allorché mi farai ascendere a Te
e mi convocherai al Tuo santo cospetto, poiché dall'eternità sei
stato il Dio del favore supremo per le genti del Tuo regno e il
Signore dei più eccellenti doni per tutti coloro che albergano
nell'eccelso paradiso della Tua onnipotenza.QUANTE anime suscitate a vita furono poi costrette a
crudele umiliazione sul Tuo Sentiero per esaltare la Tua Parola
e glorificare la Tua Unità divina! Qual profusione di sangue è
stata sparsa per amore della Tua Fede nell'intento di rivendicare
l'autenticità della Tua Missione divina e di celebrare la Tua
lode! Oh! l'immensità dei possedimenti iniquamente carpiti
sulla Via del Tuo amore per affermare l'eccellenza della Tua
santità e inneggiare al Tuo glorioso Nome! Quanti piedi hanno
calpestato la polvere al fine di magnificare il Tuo santo Verbo e
di decantare la Tua gloria! E qual coro di voci levatesi in lamento e qual distesa di cuori stretti dal terrore! Quanti gravosi
affanni che nessuno tranne Te potrà contare e quante avversità e
afflizioni ignote a tutti fuor che a Te! Tutto ciò per comprovare,
o Mio Dio l'eccellenza della Tua santità e dimostrare la
trascendenza della Tua gloria.Questi decreti furono da Te ordinati acciocché tutte le
creature testimoniassero di essere state tratte all'esistenza sol
tanto per amor Tuo. Tu hai sottratto loro le cose che ne acquietano i cuori, affinché avessero certezza che tutto quello che è
163associato al Tuo santo Essere è di gran lunga più eccelso ed elevato di ogni altra cosa che potrebbe soddisfarli, perché la Tua
forza irresistibile pervade tutte le cose e nulla potrà mai vanificarla!
In verità hai fatto sì che questi ponderosi avvenimenti si
compissero perché coloro cui è dato intendere riconoscessero
prontamente che Tu li decretasti per dimostrare la sublimità
della Tua Unità divina e affermare l'eccellenza della Tua santità.
GLORIA a Te, o Signore! Chiunque Tu privassi d'ogni bene
terreno e, per opera del Tuo decreto, costringessi in miseria
dall'inizio dei suoi giorni fino alla sua ascensione a Te, se però
Tu lo avessi tratto dall'Albero del Tuo amore, tale favore gli
varrebbe assai di più che tutte le cose da Te create nei cieli e
sulla terra e quel che v'è frammezzo, giacché, mediante la rivelazione dei Tuoi favori, egli erediterebbe la patria celeste e gusterebbe i buoni doni che Tu vi hai riposto, perché le cose che
stanno presso Te sono inesauribili. Questa in verità è la Tua benedizione che conferisci, secondo il beneplacito del Tuo Volere,
a coloro che percorrono il sentiero del Tuo amore.
Quante anime furono messe a morte in passato per amor
Tuo, mentre ora tutti si gloriano dei loro nomi; e quanti sono
coloro ai quali desti agio di procurarsi fortune terrene e che le
accumularono mentre erano orbati della Tua Verità e sono in
questo giorno caduti nell'oblio. Qual cocente castigo! quale
tremenda punizione!O Signore! Concedi che l'Albero della Tua Unità divina
cresca rapidamente; aspergilo dunque, o Signore, con le acque
scorrenti del Tuo compiacimento e, innanzi alle rivelazioni del
la Tua promessa divina, fa’ che produca i frutti che desideri a
Tua glorificazione ed esaltazione, a Tua lode e ringraziamento,
164e che magnifichi il Tuo Nome e lodi l'unicità della Tua Essenza
e Ti adori, perché tutto ciò è nelle mani Tue e di nessun altro.
Grande è la benedizione di coloro il cui sangue Tu hai trascelto per irrorare l'Albero della Tua affermazione ed esaltare
così la Tua santa e immutabile Parola.Disponi per me, o mio Signore, e per i credenti in Te ciò che
è reputato meglio per noi a Tuo giudizio, come è scritto nel
Libro Primigenio, perché la misura stabilita d'ogni cosa si trova
nella stretta della tua mano.I Tuoi buoni doni sono incessantemente riversati su coloro
che Ti portano amore e i mirabili pegni dei Tuoi favori celesti
sono copiosamente elargiti a coloro che riconoscono la Tua
Unità divina. Affidiamo alla Tua cura tutto ciò che hai disposto
per Noi e T'imploriamo di concederci tutto il bene che la Tua
conoscenza abbraccia.Proteggimi, o mio Signore, da ogni male che la Tua onniscienza percepisca, perché non v'è potere né forza se non in Te,
e il trionfo può venire solo dalla Tua presenza, e a Te solo spetta il comando. Tutto ciò che Iddio ha voluto è stato e ciò che
Egli non ha voluto non sarà.Non v'è potere né forza se non in Dio, il Più Eccelso, il Più
Possente.accedano al Paradiso della Tua Fede, sì che nessuna creatura
rimanga fuori dai termini del Tuo compiacimento.Da tempo immemorabile hai avuto il potere di fare quel che
Ti aggrada e hai trasceso tutto ciò che desideri.CONCEDIMI, o mio Dio, piena misura del Tuo amore e del
Tuo compiacimento e con gli incanti della Tua fulgente luce ra 165
pisci i nostri cuori, o Tu Che sei l'Evidenza Suprema, il Glorificato. In pegno della Tua grazia, mandami, durante tutto il
giorno e nottetempo, le Tue corroboranti brezze, o munifico
Signore.Non ho fatto nulla, o mio Dio, per meritarmi di contemplare
il Tuo volto e so per certo che, dovessi pur vivere finché il
mondo duri, non riuscirei a far nulla per meritarmi tal favore,
perché lo stadio di un servo sarà sempre inadeguato all'accesso
ai Tuoi santi precinti, salvo che non mi giunga la Tua grazia e
non mi tocchi la Tua amorevole misericordia e non mi avvolga
il Tuo premuroso amore.Ogni lode a Te, o Tu oltre al Quale non v'è altro Dio. Permetti benigno ch'Io ascenda a Te, che mi sia concesso l'onore di
dimorare vicino a Te e di essere in comunione con Te soltanto.
Non v'è altro Dio che Te.In verità, se Tu decidessi di conferire benedizioni a un servo,
cancelleresti dal reame del suo cuore ogni menzione o inclinazione fuor che la Tua menzione; e se Tu disponessi danno per
un servo a cagione di ciò che le sue mani hanno operato
iniquamente innanzi al Tuo volto, lo porresti a cimento con i
benefizi di questo mondo e dell'altro, acciocché se ne desse
pensiero obliando il Tuo ricordo.GLORIA a Te, o Signore, Che in forza del Tuo decreto hai
tratto all'esistenza tutte le cose create.O Signore! Assisti coloro che hanno rinunziato a tutto fuor
che a Te e concedi loro una possente vittoria. Manda loro, o
Signore, le schiere degli angeli in cielo e in terra e tutto quel
che v'è frammezzo, affinché aiutino i Tuoi servi, li soccorrano
e li rafforzino, li conducano al successo, li sorreggano, li ammantino di gloria, li coprano di onore ed esaltazione, li arricchiscano e li guidino a strabiliante trionfo.
Tu sei il loro Signore, il Signore dei cieli e della terra, il Si 166
gnore di tutti i mondi. Conferma questa Fede, o Signore, mediante la forza di questi servitori e falli prevalere su tutti i popoli del mondo, perché essi, per certo, sono quei Tuoi servi che
si sono distaccati da tutto fuor che da Te e in verità Tu sei il
protettore dei sinceri credenti.Concedi, o Signore, che i loro cuori, per la fedeltà a questa
Tua Fede inviolabile divengano più forti d'ogni altra cosa nei
cieli e sulla terra e in ciò che v'è frammezzo e rinvigorisci, o Signore, le loro mani con i pegni della Tua meravigliosa forza, affinché manifestino il Tuo potere al cospetto di tutta l'umanità.
O SIGNORE! Presso Te cerco riparo e verso tutti i Tuoi
segni volgo il mio cuore.O Signore! In viaggio o in casa, nelle occupazioni o nel lavoro, ripongo ogni fiducia in Te.
Concedimi dunque il Tuo bastevole aiuto sì da affrancarmi
da ogni cosa, o Tu Che sei insorpassato nella Tua misericordia!
Accordami la mia parte, o Signore, come Ti aggrada e fa’
ch'io sia pago di quanto hai disposto per me.O SIGNORE! Sei Tu Che rimuovi ogni ambascia e fughi
ogni afflizione; Tu, Che bandisci ogni cordoglio; Tu, Che
affranchi ogni schiavo e ogni anima redimi. O Signore!
Liberami mercé la Tua clemenza e annoverami fra quei Tuoi
servitori che sono giunti a salvazione.PER tutta l'eternità sei stato, o mio Signore, e sempre
rimarrai l'Unico vero Dio, laddove fuorché Te tutti sono poveri
e indigenti. Tenendo stretta la Tua Corda, o mio Dio, mi sono
distaccato da tutta l'umanità e, drizzato il viso verso la magione
della Tua tenera misericordia, mi sono distolto da ogni creatura.
DegnaTi di ispirarmi, o mio Dio, mercé la Tua grazia e il Tuo
favore, la Tua gloria e la Tua maestà, il Tuo dominio e la Tua
grandezza, perché all'infuori di Te nessun potente e onnisciente
potrò trovare. Proteggimi, o mio Dio, mediante il potere della
Tua gloria trascendente che a tutto provvede e con gli eserciti
dei cieli e della terra, poiché in nessun altro che Te posso
riporre la mia fiducia e oltre Te non v'è rifugio.
Tu sei Dio, mio Signore, Tu conosci i miei bisogni, Tu vedi
il mio stato e hai contezza di quel che m'è accaduto per via del
Tuo decreto e delle sofferenze terrene che ho patito col Tuo
permesso e in pegno della Tua grazia e del Tuo favore.
LA gloria delle glorie e la più fulgida luce si posino su Te, o
mio Dio. Così trascendente è la Tua maestà che mai a immaginazione d'uomo sarà dato coglierla e la Tua grandiosa potestà è
così sublime che gli uccelli dei cuori e delle menti umane non
potranno mai sfiorarne le vette. Tutte le cose si proclamano incapaci di lodarTi come s'addice al Tuo stadio. Infinitamente
eccelso sei Tu; nessuno può glorificare il Tuo Essere o sondare i
segni del Tuo favore sussistente nella Tua più intima Essenza,
perché Tu solo sai qual Tu sia nel Tuo Essere.Ti rendo lode, o Signore Dio nostro, per il munifico favore
di aver tratto all'esistenza il reame della creazione e dell'invenzione - una lode che risplende luminosa in virtù di quella Tua
168ispirazione della quale fuor che a Te a nessuno è concesso aver
piena contezza. Ti glorifico altresì e Ti ringrazio, come si conviene alla Tua presenza soggiogante e alla gloria della Tua irresistibile maestà, per tal sublime dono, questo meraviglioso segno dispiegato nei Tuoi regni della Rivelazione e della Creazione.
Ogni gloria a Te. Ciò che Ti si addice è oltremodo eccelso.
In verità nessuno ha mai adeguatamente compreso l'eccellenza
del Tuo stadio e tranne Te nessuno Ti ha degnamente riconosciuto. Tu sei palese nelle effusioni della Tua grazia e all'infuori
di Te nessuno può penetrare la sublimità della Tua Rivelazione.
Magnificato sia il Tuo Nome. Tranne Te v'è cosa che abbia
un'esistenza indipendente sì da poter alludere alla Tua natura? e
oltre Te v'è alcuno che possieda traccia di identità ove mi sia
dato ravvisarTi? Tutto ciò che è rinomato lo è mercé lo splendore del Tuo Nome, il Più Palese, e ogni cosa è intimamente
perturbata dalla vibrante influenza che emana dal Tuo invincibile Volere. Tra tutte le cose il più vicino alle cose sei Tu.
Lode e gloria a Te. Troppo eccelsa è la Tua sublimità, perché le mani di coloro cui è dato intendere possano raggiungerTi,
e troppo profondi sono i Tuoi insondabili recessi, perché
possano scaturirne rivoli di menti e percezioni umane.
Nel nome di Dio il Compassionevole, il Misericorde.
OGNI lode a Dio Che sempre fu, prima che le cose create
fossero tratte all'esistenza, quando altri che Lui non v'era. Egli è
Colui Che è stato Sempiterno quando della Sua creazione ancora non esisteva alcun elemento. Ecco, le anime di coloro cui
è dato intendere non riescono a cogliere la minima manifestazione dei Suoi attributi e le menti di coloro che hanno riconosciuto la Sua unità non possono discernere il più insignificante
169Santificato sei Tu, o Signore mio Dio. Ogni lingua d'uomo,
già inadeguata a lodare la Tua opera gloriosa, tanto più s'imbroglierebbe nell'esaltare la maestà della Tua possanza trascendente; e se l'umana comprensione è intimamente sconcertata nel
penetrare il mistero di un unico oggetto della Tua creazione,
come potrebbe mai alcuno pervenire a riconoscere il Tuo
Essere?Ti ho conosciuto dal Tuo palesarmi che sei inconoscibile ad
altri che Te. E dalla creazione che Tu hai forgiato dall'assoluta
inesistenza, ho appreso che è sbarrata ogni strada verso la comprensione della Tua Essenza. Tu sei il Dio oltre al Quale altro
Dio non v’è. All'infuori del Tuo Essere a nessuno è permesso
cogliere la Tua natura. Non hai né pari né compagni. Dall'eternità sei stato solo senz'altri che Te e per l'eternità tale rimarrai, e
mai sarà dato a creatura d'accostarsi al Tuo stadio sublime.
Tutti gli uomini, o mio Dio, si confessano incapaci di conoscerTi come Tu conosci il Tuo Proprio Essere; l'impulso generatore che Tu hai sprigionato è palese in tutto il creato e tutte le
creature che hai plasmato non sono altro che espressioni dei
Tuoi segni meravigliosi. Magnificato sia il Tuo nome; Tu sei infinitamente eccelso di là dagli sforzi che qualunque Tua creatura possa compiere per ottenere di Te adeguata e confacente
consapevolezza.Lode a Te! Il modo in cui hai tratto la Tua creazione
dall'inesistenza all'esistenza vieta a tutte le cose create di riconoscerTi; e la maniera in cui hai modellato le creature, con le
limitazioni loro imposte, proclama la loro assoluta nullità innanzi alle rivelazioni dei Tuoi attributi.
Magnificato sei Tu, o mio Dio! L'umanità intera è incapace
di celebrare la Tua gloria e le menti umane sono inette a innalzare la Tua lode. Attesto al Tuo cospetto, o mio Dio, che Tu
sei palesato mediante i Tuoi meravigliosi pegni e riconosciuto
nelle rivelazioni dei Tuoi segni. L'averci Tu tratto all'esistenza
mi spinge a confessare innanzi a Te che Tu travalichi di molto
170ogni nostra lode e, in virtù delle qualità di cui hai infuso il nostro essere, attesto davanti a Te che Tu trascendi la nostra comprensione.
Concedi che nell'avvicinarTi io mi involi verso le più nobili
altezze e permetti ch'io mi accosti a Te mercé l'aroma della Tua
santità. Possa così ogni impedimento essere dissolto dalla luce
dell'estasi e ogni lontananza da Te essere annullata dal mio arrivo ai siti del ricongiungimento e i sottili veli che mi hanno interdetto l'accesso alla Tua gloriosa magione farsi così lievi che
io possa essere ammesso al Tuo cospetto, prendere dimora
presso Te e pronunziare le lodi con le quali Tu mi hai descritto
il Tuo Essere, attestando che sei Dio e che non v'è altro Dio
all'infuori di Te, l'Unico, l'Incomparabile, il Sempiterno, che
non generi né sei generato, che non hai prole, né compagno e
che tranne Te, Che sei il Signore di tutti i mondi, non v'è chi
protegga dal disdoro. Attesto ancora che tranne Te tutti sono
Tue creature, strette nel Tuo pugno. Non v'è alcuno cui sia data
dovizia o che viva in distretta fuorché per Tuo Volere. Tu sei il
Re dei giorni sempiterni e il superno Reggitore. La Tua potenza
sopravanza tutte le cose e ogni creatura esiste per Tuo Volere.
L'intera umanità riconosce il proprio umile servaggio e confessa
i propri falli e non esiste cosa che non intoni la Tua lode.
T'imploro, o mio Dio, per la gloria del Tuo misericordioso
Volto e per la maestà del Tuo antico Nome, di non negarmi il
corroborante aroma dei segni dei Tuoi Giorni - Giorni che Tu
Stesso hai inaugurato e palesato.LODATO e glorificato sei Tu, o Signore mio Dio! Nel
171reame dell'essere Tu sei supremo e il Tuo potere abbraccia tutte
le creature. Tu tieni in pugno il regno del creato e trai
all'esistenza confacentemente al Tuo piacere.Ogni lode a Te, o Signore mio Dio! T'imploro per le anime
che aspettano trepidanti alla Tua porta e per i santi pervenuti
alla corte della Tua presenza di volgere a noi gli sguardi della
Tua tenera compassione e di guardarci con l'occhio della Tua
amorosa provvidenza. Fa’ che nelle nostre anime s'accenda il
fuoco del Tuo dolce affetto e dispensaci le acque vive del Tuo
favore. Mantienici fermi sulla via del Tuo ardente amore e permettici di dimorare entro i recinti della Tua santità. In verità Tu
sei il Donatore, il Più Generoso, l'Onnisciente, di tutto Informato.
Glorificato sei Tu, o mio Dio! T'invoco per il Tuo Più
Grande Nome per il quale i reconditi segreti di Dio, il Più Eccelso, furono palesati e le tribù di tutte le nazioni conversero nel
foco della fede e della certezza, per il quale le Tue Parole
luminose sgorgarono a risvegliare l'umanità e l'essenza di tutto
il sapere fu rivelata da quella Personificazione di favore. Possano la mia vita, il mio intimo essere, la mia anima e il mio corpo
essere offerti in sacrifizio per la polvere nobilitata dai Suoi passi.
Ti prego ardentemente, o Signore mio Dio, per il Tuo gloriosissimo Nome per il quale la Tua sovranità è stata dimostrata
e i pegni della Tua potenza sono stati palesati, e per il quale gli
oceani della vita e della santa estasi hanno spumeggiato a ravvivare le membra di coloro che hanno abbracciato la Tua Causa
-- Ti prego ardentemente di disporre per noi il bene di questo
mondo e dell'altro, di accoglierci alla corte della Tua misericordia e bontà e di accendere nei nostri cuori un cotal fuoco di
gioia e d'estasi che il cuore d'ogni uomo ne sia attratto.
In verità Tu sei il Più Forte, il Patrono, l'Onnipotente, Colui
Che da Sé esiste.GLORIA a Te, o Signore mio Dio! T'imploro di perdonare
me e coloro che sostengono la Tua Fede. In verità Tu sei il
sovrano Signore, l'Indulgente, il Generosissimo. O mio Dio!
Concedi che quei Tuoi servi cui non è data la conoscenza, siano
accolti in seno alla Tua Causa, perché, appena sanno di Te, essi
attestano la verità del Giorno del Giudizio e non smentiscono le
rivelazioni del Tuo favore. Invia loro i pegni della Tua grazia e
dovunque si trovino concedi loro in abbondanza di ciò che hai
disposto per i devoti tra i Tuoi servi. In verità Tu sei il Supremo
Reggitore, il Munificentissimo, il Benevolentissimo.
O mio Dio! In pegno della Tua benevolenza e in segno di
bontà della Tua presenza, fa’ discendere le effusioni della Tua
generosità e della Tua grazia sulle dimore i cui abitanti abbiano
abbracciata la Tua Fede. In verità, tu sei insorpassato nel concedere il perdono. Come potrà colui cui sia negata la Tua liberalità essere contato tra i seguaci della Fede nel Tuo Giorno?
Benedici, o mio Dio, me e coloro che crederanno nei Tuoi
segni il Giorno stabilito e coloro che portino nel cuore il mio
amore - un amore che Tu infondi in loro. In verità Tu sei il
Signore di giustizia, il Più Eccelso.INFINITAMENTE esaltato sei Tu, o mio Dio, di là da
qualunque sforzo essere o creatura possa compiere al fine di
lodarTi e riconoscerTi. Né creatura potrà mai comprenderTi
come s'addice alla realtà del Tuo santo Essere né servo adorarTi
come si confà alla Tua Essenza inconoscibile. Lode a Te;
troppo in alto si trova il Tuo Essere sublime perché qualunque
cenno proferito da una Tua creatura possa mai ottenere accesso
al Tuo cospetto.O mio Dio, ogni qual volta m'innalzai alle Tue sante sfere e
173assursi all'intimo spirito del devoto fervore per Te, fui indotto a
riconoscere che sei inaccessibile e che nessuna menzione di Te
potrà mai raggiungere la Tua corte trascendente. Mi rivolgo
dunque ai Tuoi Amati - Coloro ai Quali Ti sei compiaciuto di
conferire il Tuo stadio onde palesino il Tuo amore e la Tua vera
conoscenza. BenediciLi, o mio Dio, con ogni eccellenza e santo
dono che la Tua conoscenza annoveri entro i domini della Tua
potenza.O mio Dio, mio Signore e mio Maestro! Giuro per la Tua
possanza e la Tua gloria che Tu solo e nessun altro sei il supremo Desìo di tutti gli uomini, che Tu solo e nessun altro sei
l'Oggetto dell'adorazione. O mio Dio! Le vie della Tua inaccessibile gloria mi hanno spinto a proferire queste parole e le
strade delle Tue irraggiungibili altezze mi hanno guidato a pronunziare questi accenni. Eccelso sei Tu, o mio Dio! Troppo palesi sono i segni della Tua rivelazione perché io necessiti di riferirmi ad altri che a Te, e l'amore che Ti porto, ben più dolce al
mio palato della contezza d'ogni cosa, mi affranca dal bisogno
di cercare altra conoscenza che la Tua.Ogni lode a Te, o mio Signore. In verità, credo in Te, qual
Tu sei in Te Stesso e a Te, quale in Te Stesso sei, chiedo perdono per me e per l'intera umanità.
O mio Dio! Sono fuggito presso il Tuo volto e mi sono inchinato innanzi a Te e non ho potere su cosa veruna al Tuo santo cospetto. Se mi castigherai con la Tua potenza, sarai sicuramente giusto nel Tuo decreto; e se mi elargirai tutti i buoni
doni, per certo sarai generoso e munifico. In verità, Tu sei indipendente da tutti i popoli del mondo.
Ho cercato il ricongiungimento a Te, o mio Padrone, eppure
non vi sono giunto se non nella conoscenza del distacco da
tutto fuor che Te. Ho agognato il Tuo amore, però non ho po
tuto trovarlo eccetto rinunziando a tutto all'infuori di Te. Ero
bramoso di adorarTi, ma non mi è stato dato di adorarTi se non
nell'amare coloro che Ti amano. Tranne Te non riconosco
nessuno, o mio Dio. Tu sei incomparabile e non hai compagni.
174Tu solo conosci le nostre colpe e nessun altro ne ha contezza.
Imploro il Tuo perdono per tutto ciò che Ti dispiaccia.
T'invoco sempre con la lingua della Tua ispirazione, dicendo: « In verità, Tu sei Colui Che tutto possiede, l'Impareggiabile. Non v'è Dio all'infuori di Te. Infinitamente lontano ed eccelso sei Tu di là dalle descrizioni di quei tracotanti che Ti danno compagni ».
A TE tutta la maestà e la gloria, o mio Dio, il dominio e la
luce e la grandezza e lo splendore. Tu conferisci sovranità a chi
vuoi e a chi desideri la togli. Non v'è altro Dio all'infuori di Te,
Colui Che tutto possiede, il Più Eccelso. Tu sei Colui Che dal
nulla plasma l'universo e tutto ciò che vi si trova. Non v'è niente
che sia degno di Te fuorché Tu Stesso, e tranne Te alla Tua
santa presenza ogni essere è un reietto e un nulla confrontato
alla gloria del Tuo EssereLungi da me magnificare le Tue virtù se non con ciò con cui
magnificasti Te Stesso nel Tuo ponderoso Libro, dove dici:
« Non L'afferrano gli sguardi ed Egli tutti gli sguardi afferra. È
1di sguardo sottile e di tutto ha notizia ». Gloria a Te, o mio
Dio, in verità né mente né visione, per quanto acute o
perspicaci, potranno mai cogliere la natura del più insignificante
dei Tuoi segni. In verità Tu sei Dio, non v'è altro Dio all'infuori
di Te. Attesto che Tu solo sei l'unica espressione dei Tuoi
attributi, che fuorché la Tua nessuna lode potrà mai pervenire
alla Tua santa corte e che mai i Tuoi attributi saranno afferrati
da altri che da Te.Gloria a Te, Tu trascendi di gran lunga qualunque descrizione d'altri che Te, perché il magnificare adeguatamente le Tue
virtù o il comprendere l'intima realtà della Tua Essenza
travalica l'umana concezione. Lungi sia dalla Tua gloria che le
175Tue creature Ti descrivano o che all'infuori di Te qualcuno Ti
possa mai conoscere. Io Ti ho conosciuto, o mio Dio, perché Tu
Ti sei fatto conoscere, ma se non Ti fossi rivelato a me, non Ti
avrei mai conosciuto. Ti adoro, perché mi hai chiamato a Te,
ma se non fosse stato per il Tuo invito non Ti avrei adorato.
Lodato sei Tu, o mio Dio, le mie colpe sono ingigantite e i miei
peccati sono cresciuti enormemente. Alla Tua santa presenza mi
toccherà ignominia. Sono stato incapace di conoscerTi nella
misura in cui Tu Ti rivelasti a me; non Ti ho adorato con devozione degna del Tuo invito; né Ti ho obbedito, perché non ho
seguito il sentiero del Tuo amore come mi ispirasti.
La Tua potenza mi è testimone, o mio Dio, ciò che Ti si addice è ben più grande ed eccelso di qualunque cosa essere umano possa attentarsi di compiere. In verità nulla può comprenderTi degnamente e nessuna creatura servile adorarTi come si
conviene alla Tua adorazione. Così perfetta e pregnante è la Tua
prova, o mio Dio, che la sua intima essenza trascende qualunque descrizione e le effusioni dei Tuoi doni sono così copiose che nessuna facoltà può apprezzarne l'infinita gamma.
O mio Dio! O mio Maestro! T'imploro per le Tue grazie
illimitate e per le colonne che sorreggono il Tuo glorioso trono,
di aver pietà di quest'umile gente che, incapace di sopportare le
amarezze di questa vita fuggente, men che mai potrà resistere al
Tuo castigo nel mondo avvenire - castigo che, ordinato dalla
Tua giustizia, evocato dalla Tua collera, continuerà ad esistere
per sempre.T'imploro per Te Stesso, o mio Dio, mio Signore e mio
Maestro, d'intercedere per me. Sono fuggito dalla Tua giustizia
verso la Tua misericordia. Come rifugio cerco Te e coloro che
non si discostano dalla Tua via, neppure per un batter d'occhio
-- coloro per amor dei quali plasmasti il creato in pegno della
Tua grazia e del Tuo favore.O MIO Dio! Fuor che Te non v'è nessuno che possa lenire
l'ambascia dell'anima mia; Tu sei la mia somma aspirazione, o
mio Dio. Il mio cuore è sposato soltanto a Te e a coloro che Tu
ami. Confesso solennemente che la mia vita e la mia morte sono
per Te. In verità Tu sei incomparabile e non hai compagni.
O mio Signore! Ti supplico di perdonarmi se mi chiudo a
Te. Per la Tua gloria e la Tua maestà, non Ti ho riconosciuto e
adorato confacentemente, mentre Tu ti fai conoscere da me e
m'inviti a ricordarTi come è degno del Tuo stadio. Grandi
tribolazioni mi coglierebbero, o mio Signore, se Tu T'impadronissi di me a cagione delle mie colpe e trasgressioni. Fuor che
Te non conosco patrono. Fuor che Te non ho rifugio ove fuggire. Nessuna tra le Tue creature può attentarsi d'intercedere
presso Te senza il Tuo consenso. Mi tengo stretto al Tuo amore
innanzi alla Tua corte e, secondo il Tuo comando, Ti prego ardentemente come si conviene alla Tua gloria. Ti supplico di rispondere al mio grido secondo la Tua promessa. In verità Tu sei
Dio; non v'è altro Dio all'infuori di Te. Da solo e senza aiuto,
sei indipendente da tutte le cose create. Non ti giova devozione
di amante, né Ti nuocciono malefatte d'infedele. In verità Tu sei
il mio Dio, Colui Che giammai mancherà alla Sua promessa.
O mio Dio! Ti scongiuro per i segni del Tuo favore di acconsentire che io mi accosti ai sublimi fastigi della Tua santa
presenza e di proteggermi dalla proclività alle sottili allusioni
d'altri che Te. Guida i miei passi, o mio Dio, .verso ciò che Ti è
gradito e ben accetto. Preservami, mercé la Tua possanza,
dall'infuriare della Tua collera e del Tuo castigo e impediscimi
d'entrare nelle dimore che non Ti sono gradite.O MIO Dio! Non Ti ho conosciuto come si conviene alla
Tua gloria, né Ti ho temuto come si addice al mio stadio. Come
posso, in questo stato, menzionarTi e rivolgere il viso verso Te,
io che ho mancato al mio dovere di adorarTi?Non mi traesti all'esistenza per dimostrare il potere della Tua
forza, che è inconfondibilmente palese ed evidente, perché Tu
sei Dio Che è sempre esistito quando nulla esisteva. Ma ci
creasti con la Tua potenza trascendente, solo perché fosse fatta
menzione di noi innanzi alla fulgida manifestazione del Tuo Ricordo.
Non ho altra conoscenza di Te, o mio Dio, se non quella che
Tu mi hai insegnato ond’io potessi riconoscerTi - una conoscenza che di me rispecchia solo incapacità e peccato. Eccomi, dunque, o mio Dio, interamente consacrato a Te, desideroso
di fare quello che desideri. M'inchino umilmente dinanzi alle
rivelazioni della Tua misericordia, confessando che Tu sei Dio
che non v'è altro Dio all'infuori di Te, che sei incomparabile,
che non hai compagni e che non c'è nulla pari a Te. Ne rendi
testimonianza Tu, come s'addice alla Tua gloria.Egli è Dio, il Reggitore Sovrano, il Sempre Vivente,
Colui il Cui soccorso tutti invocano.dell'esistenza e le anime degli uomini attestano che Tu trascendi
le rivelazioni della Tua opera e i latori dei Tuoi nomi e attributi
proclamano che sei infinitamente eccelso al di sopra delle lodi
che gli abitatori dei domini della creazione e dell'invenzione
possano innalzarTi. Tutte le apparenze e le realtà denotano
l'unicità della Tua Essenza e tutte le prove e i segni riflettono la
verità che Tu sei Dio e che non hai pari né compagni in tutti i
regni del cielo e della terra.Altissimo e santificato sei Tu, o Signore! La Tua Essenza
divina attesta che sei imperscrutabile a tutti coloro che dimorano nel tuo reame dell'esistenza e la tua intima Essenza proclama
che sei remoto di là dalla descrizione di coloro che rivelano la
178I segni che le essenze santificate appalesano e le parole che
le eccelse realtà proferiscono e le allusioni espresse dalle eteree
entità proclamano tutti che sei infinitamente eccelso oltre le
possibilità delle personificazioni del reame dell'esistenza e tutti
affermano solennemente che di gran lunga sopravanzi la descrizione di coloro che sono avvolti nei veli della fantasia.
Lode a Te, o Signore! Il Tuo divino Essere è sicura testimonianza dell'unicità della Tua intima Essenza e la Tua suprema
divinità testimonia l'unità del Tuo Essere e le realtà di tutte le
cose create attestano che nessun vincolo o rapporto Ti lega ad
alcunché nel regno della creazione che hai plasmato.
Qualunque uomo di sano intelletto abbia scalato le nobili
cime del distacco e qualsivoglia eloquente abbia raggiunto lo
stadio più sublime attestano che Tu sei Dio, l'Incomparabile, e
che non Ti sei preso compagno nel regno del creato, e che non
v'è alcuno che Ti possa essere paragonato nel regno dell'invenzione. I saggi, avendo solo un'idea della rivelazione della Tua
gloria, concepirono un simulacro di Te secondo la loro comprensione, e gli eruditi, che avevano còlto solo un barlume degli
infiniti segni della Tua bontà e della Tua gloria, hanno inventato
pari Tuoi secondo le loro fantasie.Glorificato, infinitamente glorificato sei Tu, o Signore! Ogni
uomo illuminato è completamente sviato quando s'attenti di
riconoscerTi, e ogni grande sapiente intimamente intricato
allorché Ti cerchi. Ogni evidenza è inferiore alla Tua inconoscibile Essenza e ogni luce, confrontata a un pur fuggevole
sprazzo del dardeggiante fulgore della Tua possanza, declina e
tramonta all'orizzonte.Elargiscimi, o mio Signore, il Tuo benevolo favore e i Tuoi
amorosi doni e donami ciò che si addice alla sublimità della
Tua gloria. Aiutami, o mio Signore a conseguire vittoria segnalata. Aprimi la porta di un sicuro successo e fa’ che le cose che
hai promesso siano vicine e pronte. In verità, Tu sei potente sopra tutte le cose. Corrobora il mio cuore, o mio Dio, con le ac 179
que vive del Tuo amore e dammi da bere, o mio Maestro, dal
calice della Tua tenéra misericordia. Fammi dimorare, o mio
Signore, nella magione della Tua gloria e permetti, o mio Dio,
che io emerga dall'oscurità di cui la Tua divina tenebra è ammantata. Concedimi di aver parte d'ogni bene che hai elargito a
Colui Che è il Punto e a coloro che sono gli esponenti della Sua
Causa, e disponi per me ciò che si addice a Te e si conviene al
Tuo stadio. Perdonami benevolmente le cose che ho perpetrato
al Tuo santo cospetto e non guardarmi con lo sguardo della
giustizia, ma liberami con la Tua grazia, trattami con la Tua
misericordia e secondo i Tuoi benevoli favori, come è confacente alla Tua gloria.
Tu sei il Longanime, il Gloriosissimo, l'Elargitore di favori e
doni, il Signore di abbondante grazia. Tu sei Colui Che tutto
possiede, l'Altissimo.Santificato sei Tu, o Signore, Tu al quale tutti rendono grazie. Qualunque cosa io affermi di Te sarebbe innanzi a Te delitto scellerato, e qualunque menzione di Te io decida proferire
sarebbe l'essenza della trasgressione, e ogni lode con cui io Ti
glorifichi equivarrebbe a turpe bestemmia. Fuor che Te, nessuno è stato o sarà mai capace di penetrare il Tuo mistero, e nessuno è riuscito o riuscirà mai a scoprire la Tua Essenza.
Magnificato sei Tu! Non v'è altro Dio all'infuori di Te. In
verità, Tu sei il Supremo Reggitore, l'Aiuto nel Pericolo, l'Altissimo, l'Incomparabile, l'Onnipotente, il Più Forte. In verità Tu
sei possente nella Tua prodezza, il Signore di trascendente
gloria e maestà.Proteggi, o Dio, chiunque mandi a mente questa preghiera e
la reciti di giorno e notte tempo. In verità, Tu sei Dio, il Signore
del Creato, il Provvidente a tutto. Sei fedele alla Tua promessa, fai qualunque cosa Ti piaccia. Sei Colui Che ha nelle
Sue mani i domini della terra e del cielo. In verità Tu sei l'Onnipotente, l'Inaccessibile, Colui Che nel pericolo soccorre, Che
tutto soggiòga.O MIO Dio, mio Signore e Padrone! Mi sono distaccato dai
miei congiunti e col Tuo ausilio ho cercato di affrancarmi da
tutto quello che dimora sulla terra, sempre pronto ad accettare
ciò che è degno di lode alla Tua vista. Concedimi quel bene che
mi emanciperà da tutto fuor che da Te e donami una porzione
più ampia dei Tuoi favori illimitati. In verità Tu sei il Signore di
abbondante grazia.TI scongiuro per la Tua possanza, o mio Dio! Fa’ che nessun
male mi colga nel tempo del cimento, e negli attimi di negligenza guida i miei passi sulla via piana con la Tua ispirazione divina. Tu sei Dio, potente sei Tu di fare quel che T'aggrada.
Nessuno può opporsi al Tuo volere o vanificare il Tuo Intendimento.
IMPLORO la Tua indulgenza, o mio Dio, e invoco il Tuo
perdono, come Tu desideri che i Tuoi servi si rivolgano a Te. Ti
prego di cancellare i nostri peccati come s'addice alla Tua
Signoria e di perdonare me, i miei genitori e coloro che a Tuo
giudizio sono entrati nella magione del Tuo amore, in maniera
degna della Tua trascendente sovranità e confacente alla gloria
della Tua celestiale potenza.O mio Dio! Tu hai ispirato la mia anima a innalzarTi la sua
supplica e, se non fosse per Te, non Ti avrei invocato. Lodato e
glorificato sei Tu; rendo lode a Te, perché Ti rivelasti a me e Ti
supplico di perdonarmi, perché ho mancato al mio dovere di co 181
noscerTi e non ho camminato sul sentiero del Tuo amore.
LODATO sia il Tuo Nome, o Signore Iddio nostro! In verità
Tu sei il Conoscitore di cose invisibili. Disponi per noi il bene
che la Tua universale conoscenza può pesare. Tu sei il sovrano
Signore, l'Onnipotente, l'Amatissimo.Ogni lode a Te, o Signore! Il Giorno stabilito cercheremo la
Tua grazia e riporremo tutta la fiducia in Te, Che sei nostro
Signore. Glorificato sei Tu, o Dio! Concedici ciò che è buono e
conveniente, sì che possiamo fare a meno d'ogni cosa fuor che
Te. In verità sei il Signore di tutti i mondi.O Dio! Ricompensa coloro che sopportano pazienti nei Tuoi
giorni e rafforza i loro cuori sì che proseguano incrollabili nella
strada della Verità. Concedi loro di essere ammessi nel Tuo
beato Paradiso. Eccelso sei Tu, o Signore Iddio. Fa’ discendere
le Tue celesti benedizioni sulle case i cui abitatori abbiano
creduto in Te. In verità, nell'inviare divine benedizioni Tu sei
insorpassato. O Dio, manda quelle milizie che diano vittoria ai
Tuoi fedeli servitori. Mediante il potere del Tuo decreto, Tu
plasmi le cose create come T'aggrada. In verità, Tu sei il
Sovrano, il Creatore, l'Onnisciente.Di: In verità Iddio è l'Artefice di tutte le cose. A chiunque
voglia Egli dà sostentamento in abbondanza: è il Creatore, la
Sorgente di tutti gli Esseri, il Forgiatore, l'Onnipotente, il Fattore, l'Onnisciente; è il Portatore dei più eccellenti titoli nei cieli
e sulla terra e in quel che v'è frammezzo. Tutti fanno il Suo
comando e tutti coloro che dimorano nei cieli e sulla terra cantano le Sue lodi, e tutti torneranno a Lui.
MERCÈ la Tua rivelazione, o mio Dio, mi hai permesso di
conoscerTi e con la radiosità del Tuo fulgido splendore mi hai
ispirato il Tuo ricordo. Tu sei il Più Vicino a me e tra Te e me
non v'è nient’altro; Tu sei Colui la Cui forza nulla può svigo 182
rire. Lungi dunque dalla Tua Essenza che quei possenti uccelli,
che sono le anime e le immaginazioni umane, possano mai toccare le sue vette; troppo eccelso è il Tuo santo Essere perché i
più nobili sentimenti di uomini illuminati possano raggiungerTi.
Dall'eternità nessuno ha compreso il Tuo Essere e per l'Eternità
rimarrai ciò che sei stato da tempo immemorabile senza
nessuno fuor che Te.Magnificato sia il Tuo Nome, Tu sei l'Amatissimo Che mi
ha permesso di conoscerTi, il Famosissimo che S'è compiaciuto
di concedermi il Tuo amore. Tu sei l'Antico dei Giorni Che
nessuno potrà mai descrivere mediante i segni della Tua gloria e
della Tua maestà, il Potente Che mai sarà dato di comprendere
nelle rivelazioni della Tua grandezza e beltà, perché le
espressioni di maestà e grandezza e gli attributi di dominio e
beltà non sono altro che segni della Tua Volontà divina e fulgidi
riflessi della Tua sovranità, proclamanti per la loro essenza e
natura che la strada è sbarrata e attestanti che il sentiero è impervio, di là da ogni umano limite.
Nel nome del tuo Signore, il Creatore, il Sovrano,
il Provvidente a tutto, il Più Eccelso, Colui ilDÌ: O mio Dio! O Tu Che sei il Fattore dei cieli e della terra,
o Signore del Regno! Tu ben conosci i segreti del mio cuore,
mentre il Tuo Essere è imperscrutabile a tutti fuor che a Te. Tu
vedi tutto ciò che è in me e che all'infuori di Te nessuno può
vedere. Elargiscimi, mediante la Tua grazia, ciò che mi permetterà di fare a meno di tutto tranne Te e assegnami ciò che mi
affrancherà da chiunque salvo Te. Fa’ che io possa cogliere il
frutto della mia vita in questo mondo e nell'altro. Aprimi di 183
nanzi al volto i portali della Tua grazia e donami benignamente
la Tua amorevole misericordia e le Tue elargizioni.
O Tu Che sei il Signore dei favori supremi! Fa’ che il Tuo
aiuto celestiale assista i Tuoi amanti e concedi a noi i doni e le
grazie che possiedi. Dispensaci a sufficienza di ogni cosa, perdona i nostri peccati e abbi misericordia di noi. Tu sei il Signore
nostro e il Signore di tutte le cose create. Non imploriamo
nessuno fuor che Te e non invochiamo nulla se non i Tuoi favori. Tu sei il Signore della munificenza e della grazia, invincibile nella Tua forza e il più abile nei Tuoi disegni. Non v'è Dio
all'infuori di Te, Colui Che tutto possiede, il Più Eccelso.
Concedi le Tue benedizioni, o mio Signore, ai Messaggeri,
ai santi e ai giusti. In verità Tu sei Dio, l'Impareggiabile, il Soggiogatore.
GLORIFICATO sei Tu, o Signore mio Dio! In verità Tu sei
il Re dei re: a chi vuoi conferisci la sovranità e a chi vuoi la
togli. Esalti chi vuoi e chi vuoi svergogni. A chi vuoi concedi la
vittoria e a chi vuoi porti umiliazione. Conferisci dovizia a chi
vuoi e chi vuoi riduci in povertà. Tu fai sì che chi vuoi confonda chi vuoi. Tu tieni in pugno l'impero di tutte le cose create e
con la potenza del Tuo sovrano decreto a chi vuoi doni l'esistenza. In verità sei l'Onnisciente, l'Onnipotente, il Signore della
forza.LODATO e glorificato sei Tu, o Dio! Affretta il giorno in
cui giungeremo alla Tua santa presenza. Consola i nostri cuori
con la potenza del Tuo amore e del Tuo compiacimento e
donaci la fermezza, sì che ci arrendiamo consenzienti al Tuo
184Volere e al Tuo Decreto. In verità la Tua conoscenza abbraccia
tutte le cose che hai creato o creerai e la Tua possanza celestiale
trascende tutto ciò che hai tratto o trarrai all'esistenza. Non v'è
alcuno da adorare fuor che Te, da desiderare tranne Te, da venerare all'infuori di Te e nulla da amare oltre il Tuo compiacimento.
In verità Tu sei il supremo Reggitore, la Verità Sovrana,
l'Aiuto nel Pericolo Colui Che da Sé esiste.TU sai, o mio Dio, che da ogni parte tribolazioni mi han colpito e fuor che Te nessuno può dissiparle o tramutarle. So con
certezza, nel mio amore per Te, che Tu non poni un'anima in
angustia se non desideri esaltarne lo stadio nel Tuo Paradiso
celestiale e fortificarne il cuore in questa vita terrena col baluardo della Tua forza soggiogante, affinché non indulga essa alle
vanità di questo mondo. In verità hai chiara contezza che il ricordarTi mi sarebbe in qualunque circostanza più caro del possesso di tutto ciò che è nei cieli e sulla terra.
Rafforza il mio cuore, o mio Dio, nell'obbedirTi e
nell'amarTi e concedi ch'io possa svincolarmi da tutta la schiera
dei Tuoi oppositori. In verità giuro per la Tua gloria che nulla io
bramo all'infuori di Te, e nulla desidero se non la Tua misericordia, e nulla temo fuor che la Tua giustizia. Ti supplico di
perdonare me e coloro che ami, come T'aggrada. In verità Tu
sei l'Onnipotente, il Munifico.Immensamente esaltato sei Tu, o Signore dei cieli e della
terra, di là dalla lode di tutti gli uomini; pace ai Tuoi fedeli servitori e gloria a Dio, Signore di tutti i mondi.
LODE a Te, o Signore, mio Dilettissimo! Rafforzami nella
Tua Causa e fa’ ch'io sia annoverato tra coloro che non hanno
violato il Tuo Patto né seguito gli dèi della loro stolta fantasia.
185Permettimi, dunque, di ottenere un seggio di verità al Tuo
cospetto, concedimi un pegno della Tua misericordia e uniscimi
a quei Tuoi servi che non avranno timore, che non saranno
messi in angustia. Non abbandonarmi a me stesso, o mio
Signore, non impedirmi di riconoscere Colui Che è la
Manifestazione del Tuo Essere e non stimarmi tra coloro che si
sono discostati dalla Tua santa presenza. Annoverami, o mio
Dio, tra i privilegiati cui è dato di mirare la Tua Bellezza ove
hanno trovato tali delizie che non ne baratterebbero un solo
istante con la sovranità del regno dei cieli e della terra o con il
reame dell'intera creazione. Abbi pietà di me, o Signore, in
questi giorni in cui le genti del Tuo mondo sono incorse in
grave errore; concedimi dunque, o mio Dio, ciò che è buono e
conveniente a Tuo giudizio. In verità Tu sei l'Onnipotente, il
Benevolo, il Munifico, il Longanime.Fa’, o mio Dio, che io non sia contato tra coloro cui sono
date orecchie sorde, occhi ciechi, lingue mute, coloro i cui cuori
non han compreso. Liberami, o Signore, dal fuoco dell'ignoranza e dell'egoistico bramare, permetti ch'io acceda ai precinti
della Tua misericordia trascendente e inviami ciò che hai disposto per i Tuoi eletti. Il potere Tu hai di fare quel che T'aggrada. In verità Tu sei l'Aiuto nel Pericolo, Colui Che da Sé esiste.
O MIO Dio, o mio Signore, o mio Maestro! Ti supplico di
perdonarmi se ho cercato altro diletto che l'amore per Te, o altro
conforto oltre la vicinanza a Te, o altra delizia all'infuori del
Tuo compiacimento, o altra esistenza fuor che la comunione
con Te.VEDI, o mio Signore, la mia dimora nelle viscere di questo
monte e sei testimone della mia pazienza. In verità, non ho bramato altro fuorché il Tuo amore e l'amore di coloro che Ti
amano. Come posso io lodare la fulgida beltà della Tua Signo 186
ria, consapevole qual sono della mia nullità innanzi alla magione della Tua gloria? Eppure l'ambascia della solitudine e
dell'isolamento mi urge ad invocarTi con questa supplica: caso
mai i Tuoi fedeli servitori s'accorgano del mio lamento, e Ti
preghino per me, e Tu Ti compiaccia di rispondere alle loro
preci, in segno di grazia e di favore. Attesto che non v'è altro
Dio all'infuori di Te, poiché sei avvolto in manto di sovranità,
grandezza, gloria e forza, quale a nessuno fra i Tuoi servi è dato
immaginare o intendere. Ecco, in virtù di ciò che è insito nella
Tua Essenza, rimarrai in eterno impenetrabile a tutto fuor che a
Te Stesso.CHI può rimuovere le difficoltà eccetto Dio? Dite: Lodato
sia Iddio! Egli è Dio! Tutti sono Suoi servi e tutti stanno al Suo
comando!Shoghi Effendi ha tradotto molti brani dagli Scritti del Báb e li ha citati nelle
sue varie opere. Questo è l'elenco delle sue traduzioni comprese in questa
Antologia.10 1 «La sostanza con cui Iddio...» a «...o i fedeli scoprire»
(GP p. 50, OMB p. 130)10 3 «Sono una delle colonne portanti...» a «...che è buono e
decoroso». (GP p. 50, OMB p. 130)10 26 «Per la Mia vita!...» a «...nella Mia sinistra...»(GPp.50)
11 2 «Io sono il Punto Primo... » a «. . mai potrà svanire».
(GP p. 50, OMB p. 130)11 27 «Nello stesso anno...» a «...della tua sovranità».
(GP p. 50)12 6 «Giuro su Dio!... » a «. . per tema di Dio,» (GP p. 16)
13 1 «(Ahimè! Ahimè! che cosa M'è toccato!)» (GP p. 16)
13 4 «Giuro sul Signore Supremo!... » a «... tutti gli eletti... »
(GP p. 16, 51)13 34 «Mal incolga a colui...» a «. . .proviene d bene».
(GP, p. 51)14 10 «Giuro su Dio! Non voglio...» a «..un granello di senape».
(GP, p. 51)14 18 «Su questo monte... » a «. . .che Io ho sopportato!»
(GP, p. 16)14 27 «Giuro sulla verità di Dio!... » a «.. sarà eseguito».
(GP, p. 51)35 15 «O consesso dire e di...» a «...decreto di Dio».
(GP, p. 37, 50)35 20 «O Re dell'Islam!...»a «…Paradiso del Suo compiacimen to. ..» (GP, p. 50, 73)
36 10 «In nome di Dio!... » a «. . il potere della terra».
(GP, p. 35)36 25 «In verità, il vostro potere...» a «…che l'hanno smentito;»
(GP, p. 35)36 29 «O consesso di re! Divulgate... » a ...d'Oriente e d'Occi dente...» (GP, p. 35)
37 18 «O accolta di teologi! Temete...» a «...della posizione che
occupaste...» (GP, p. 91)38 8 «In quanto ai negatori di.. » a «... il Possente, d Saggio».
(GP, p. 12)40 4 «Tra non molto... » a «.... tremendo castigo». (GP, p. 92)
45 27 «E, al cadere dell'ora... » a «... la Tua Rivelazione».
(OMB, p. 106)47 24 «O accolta di Sciiti... » a ... decreto del Libro Primigenio».
(GP, p. 91)48 5 «Uscite dalle vostre città... o popoli d'Occidente, e aiutate
Dio» (DP, p. 23)48 12 «Affratellatevi nell'unica, indivisibile religione di Dio,»
49 5 «Per la Mia gloria!... » a «. . cuore del Mio trono;»
19250 17 «Dall'assoluto nulla... » a «. . fuorché alla Tua».
(OMB, p. 105)50 25 «O Vestigio di Dio!... » a «... il Protettore, l'Antico dei
Giorni'». (OMB, p. 105)52 16 «O genti del Corano!... » a «...d'osso di dattero».
(GP, p. 91)54 15 «Temete Iddio, ... » a «...tutto d Paradiso». (GP, p. 35)
58 16 «Se fosse Nostro desiderio... » a «...della Nostra Causa...»
(OMB, p. 130)59 6 «Con tutti i Profeti... » a «... della Sua misericordia».
(OMB, p. 130)60 17 «In verità, tra non molto...» a «...tremendo ed esempla re...» (GP, p. 92)
62 19 «O genti della terra!... » a «. . .sopra tutte le cose».
(GP, p. 12)63 1 «O Qurratu’l- 'Ayn! In Te... » a «...sempre conosciuto».
(OMB, p. 130)64 6 «Io sono il Tempio Mistico... » a «del Roveto Ardente».
(OMB, p. 130)75 17 «Quanto siete cieche... » a «...perfino un lume».
(GP, p. 16)87 8 «Il Bayán è, dal principio...» a «...e della Sua Luce».
(DP, p. 28, EFL, p. 121)89 19 «aver letto mille volte...» a «. . Dio manifesterà.»
(OMB, p. 105)91 8 «È chiaro ed evidente... » a «...né avrà fine».
(OMB, p.123)92 31 «Il Bayán oggi è allo stadio... » a «...Dio manifesterà».
(0MB, p. 105)101 11 «sette potenti sovrani... » a «.. dei loro nomi». (GP, p. 26)
106 21 «Il biasimo ricade... » a «..a salvazione!» (GP, p. 26)
135 7 «A Lui consacra...» a «...né ritornerà». (OMB, p. 113)
135 19 «Egli - glorificata... » a «...pronto a esaudire».
(EFL, p. 109)146 9 «O congregazione del Bayán...» a «... nel Pericolo, l'Altis simo». (DP, p. 29, 30)
187 16 «Chi può rimuovere... » a «... al Suo comando!»
Altri Scritti del Báb tradotti da Shoghi Effendi, e non inclusi in questa Antologia, si trovano in:
Dio passa nel mondo, pp. 23, 25, 28, 29 e 30.L'Ordine Mondiale di Bahá’u’lláh, pp. 100, 101, 126, 127, 146 e 147.
L'Epistola al Figlio del Lupo, pp. 18, 99, 106-112, 119-123 .
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